Alimentazione e ipotiroidismo
Che cos’è l’ipotiroidismo e quali sono le principali cause?
L'ipotiroidismo è una sindrome dovuta ad una insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello dei vari tessuti; più spesso si verifica quando la tiroide non produce una quantità sufficiente di ormoni, il che determina uno squilibrio in tutto l'organismo.
L'ipotiroidismo è una condizione che, nella sua fase precoce, raramente causa sintomi evidenti; qualora si protragga nel tempo, può però portare a seri problemi di salute.
Gli ormoni tiroidei aiutano a controllare la crescita, la riparazione delle cellule e il metabolismo. Di conseguenza, le persone affette da ipotiroidismo possono sperimentare stanchezza, perdita di capelli, aumento di peso, sensazione di freddo e di depressione, tra molti altri sintomi.
Fra le cause di ipotiroidismo, alcune delle più importanti sono:
- Malattie autoimmuni (ad es. tiroidite di Hashimoto);
- Rimozione chirurgica della tiroide;
- Terapia con iodio radioattivo;
- Alcuni farmaci (ad es. l'amiodarone utilizzato per le aritmie cardiache, o anche il litio prescritto per determinati problemi psichiatrici).
Talvolta, invece, l'ipotiroidismo può essere congenito (nel qual caso è presente fin dalla nascita) o derivare dall'incapacità della ghiandola ipofisaria di produrre l'ormone necessario alla stimolazione della tiroide, dalla gravidanza o da una carenza di iodio.
L'ipotiroidismo colpisce l'1-2% delle persone in tutto il mondo ed è 10 volte più probabile che colpisca le donne che gli uomini.
Inoltre, è collegato ad un maggiore rischio di malattie cardiache, problemi di salute mentale ed altre problematiche tra le quali le seguenti, specifiche per le donne:
- Irregolarità del ciclo mestruale, che può rendere difficile la gravidanza e diventare un fattore di infertilità;
- Aborto spontaneo durante la gravidanza;
- Comparsa del gozzo, un gonfiore nella ghiandola tiroidea che può essere accompagnato o meno da una carenza o un eccesso ormonale.
Come combattere l’ipotiroidismo?
Le persone con ipotiroidismo presentano, in genere, un metabolismo più lento.
Una dieta equilibrata non è in grado di curare l’ipotiroidismo, ma svolge un ruolo fondamentale nella gestione della condizione. Ad esempio, gli alimenti che contengono determinati nutrienti come lo iodio, il selenio, lo zinco possono aiutare a mantenere una corretta funzione della tiroide. Al contrario, cibi a base di soia interferiscono con il normale funzionamento della tiroide e, limitandone l’uso, si possono alleviare i sintomi.
Si consiglia quindi una dieta ricca di nutrienti come:
- Iodio: minerale essenziale che è necessario per produrre gli ormoni tiroidei. La carenza di iodio è molto comune e colpisce quasi un terzo della popolazione mondiale. In caso di carenza di iodio, essendo fortemente a rischio di ipotiroidismo, si raccomanda di aggiungere sale da cucina iodato ai pasti o di consumare alghe, pesce, latticini e uova, ricchi di iodio.
- Selenio: minerale essenziale che aiuta ad "attivare" gli ormoni tiroidei in modo che possano essere utilizzati dal corpo. Ha benefici antiossidanti, il che significa che può proteggere la tiroide dai danni causati da molecole chiamate radicali liberi.
Aggiungere cibi ricchi di selenio, quali noci del Brasile, tonno, sardine, uova e legumi, alla dieta è un ottimo modo per aumentarne i livelli. Evitare l’assunzione di integratori di selenio in assenza di previo consulto con un professionista della salute. Il selenio, infatti, può risultare tossico se assunto in grandi quantità.
- Zinco: come il selenio, lo zinco aiuta il corpo ad "attivare" gli ormoni tiroidei. Diversi studi medici hanno dimostrato che lo zinco può aiutare il corpo a regolare il TSH, l'ormone che spinge la tiroide a rilasciare gli ormoni tiroidei. Le carenze sono rare nei paesi sviluppati, poiché lo zinco è presente in quasi tutti i cibi, e in abbondanza.
In caso di ipotiroidismo, si raccomanda di consumare più cibi ricchi di zinco come crostacei, manzo e pollo.
Per combattere l’ipotiroidismo, tuttavia, bisogna tenere a mente che alcuni composti possono danneggiare la salute di chi ne soffre. I goitrogeni, ad esempio, sono composti che possono interferire con il normale funzionamento della tiroide. Li si ritrova in diversi cibi, come:
- Soia, tofu, tempeh, edamame, ecc.
- Alcune verdure: cavoli, broccoli, cavoli, cavolfiori, spinaci, ecc.
- Frutta e verdure amidacee: patate dolci, manioca, pesche, fragole, ecc.
- Noci e semi: miglio, pinoli, arachidi, ecc.
Si raccomanda quindi di evitare questi prodotti nel caso in cui si soffrisse di ipotiroidismo.
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