Alito cattivo (alitosi): bicarbonato

Che cos’è il bicarbonato?

Il bicarbonato di sodio, noto anche come carbonato acido di sodio, è un sale di acido carbonico presente in natura, soprattutto disciolto nelle acque superficiali e sotterranee. Vanta numerose proprietà, tra cui:

• Antiacide;
• Antibatteriche e igienizzanti (usato, per esempio, nella rimozione di pesticidi da frutta e verdura);
• Smacchiante;
• Neutralizzante degli odori.

A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca e solubile in acqua.

Il bicarbonato è un ingrediente molto versatile, utile non solo in cucina, ma anche per neutralizzare odori, detergere le superfici, rimuovere le macchie ostinate o pulire aree difficili come il forno o le piastrelle. Inoltre, ha una serie di benefici per la salute. Ad esempio, può aiutare ad alleviare i disturbi digestivi, può essere utilizzato per la cura dei denti e per igienizzare frutta e verdura.

Perché il bicarbonato mi aiuta a combattere l’alito cattivo (alitosi)?

Lavare settimanalmente i denti con il bicarbonato aiuta a neutralizzare i batteri che causano l’alito cattivo. Si consiglia di versare una piccola quantità di bicarbonato sullo spazzolino e usarlo come d’abitudine. Il bicarbonato è anche un ottimo collutorio naturale: riempire la bocca con la soluzione detergente, senza inghiottire, lasciandola agire per un po’, farà sì che il bicarbonato neutralizzi gli acidi che si accumulano sulla parte posteriore dei denti e sotto la lingua.

Come interagisce il bicarbonato con altri farmaci?

Il bicarbonato di sodio non dovrebbe essere utilizzato in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave, pressione alta o in soggetti che stanno assumendo farmaci corticosteroidei o corticotropinici. In caso di gravidanza e allattamento, chiedere consiglio al medico.

Come assumere correttamente il bicarbonato?

Il bicarbonato può essere assunto per via orale sotto forma di compresse e granulato disciolto in acqua o mediante iniezioni.

Si segnalano effetti collaterali noti e, pertanto, si raccomanda di rivolgersi al medico curante per ottenere un preventivo consenso al suo utilizzo, soprattutto se si è in presenza di malattie in atto o in caso di terapie farmacologiche concomitanti.