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Allattamento: il cardo mariano

Che cos’è l’allattamento?

L’allattamento al seno è la fase che comincia subito dopo la gravidanza. La neo-mamma comincia a produrre il cosiddetto latte materno, un alimento naturale ricchissimo di nutrienti. Secondo l’OMS (organizzazione Mondiale della Sanità) l’allattamento dovrebbe durare non meno di sei mesi, sia per gli enormi benefici per il bambino, che per la mamma. L’allattamento infatti, aiuta anche a proteggere le neo-mamme dal tumore al seno, dall’osteoporosi e dal tumore alle ovaie. A partire dai sei mesi in poi, l’alimentazione del bambino può gradualmente essere integrata con cibi complementari per soddisfare il suo fabbisogno nutrizionale. A questo punto, dunque, si parla di svezzamento.

Cos’è il cardo mariano?

Il cardo mariano è il frutto dell’omonima pianta, da tempo utilizzato in erboristeria per i suoi numerosi benefici sulla salute, in particolare su quella del fegato. Sembrerebbe infatti di proteggere questo organo da numerosi agenti tossici, come alcol e farmaci, e stimolare la crescita delle sue cellule.

L’estratto di cardo mariano contiene alte quantità di silimarina, un composto vegetale dalle proprietà antiossidanti, antivirali e antinfiammatorie.

Perché il cardo mariano contribuisce all’allattamento?

Secondo alcuni studi, il cardo mariano sarebbe in grado di aumentare la produzione di latte materno nelle donne in fase di allattamento. Ciò sarebbe possibile poiché il frutto sarebbe in grado di stimolare la produzione di prolattina, l’ormone responsabile della produzione del latte.

È stato condotto un solo studio in merito a questa funzione del cardo mariano, alla fine del quale le madri che avevano assunto 420 mg di silimarina per 63 giorni avevano prodotto il 64% di latte in più rispetto alle madri che avevano assunto il placebo.

Come interagisce il cardo mariano con altri farmaci?

Sono state riscontrate interazioni farmacologiche con:

  • Aspirina, il cui metabolismo potrebbe essere alterato dalla silimarina, se assunta contemporaneamente.
  • Metronidazolo, un principio attivo chemioterapico antibatterico contenuto in diversi farmaci.

Come assumere correttamente il cardo mariano?

L’estratto di cardo mariano si trova come integratore soprattutto sotto forma di capsule e compresse. Inoltre, è possibile inserire il cardo mariano all’interno della propria dieta, mediante il consumo di tisane.

Il cardo mariano è generalmente considerato sicuro se assunto per bocca, in quantità moderate. Un consumo prolungato ed eccessivo può determinare talvolta effetti collaterali, quali diarrea, nausea e gonfiore. È sempre bene consultare il proprio medico prima di intraprendere una terapia con il cardo mariano.

Viene sconsigliato l’uso a:

  • Donne in gravidanza, data la scarsità di dati sulla sua sicurezza in questa fase;
  • Pazienti diabetici, dati gli effetti ipoglicemizzanti del cardo mariano;
  • Coloro che presentano allergie o ipersensibilità alla pianta;
  • Pazienti affetti da condizioni sensibili agli ormoni, come pazienti con cancro al seno, dato l’effetto estrogenico del cardo mariano.

Disclaimer: l’elenco potrebbe non essere esaustivo.

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