Cattiva digestione (dispepsia): rimedi naturali

Che cos’è l’indigestione e quali sono le principali cause?

Mangiando troppo o troppo in fretta, si può incorrere in una occasionale indigestione o dispepsia.

I sintomi della cattiva digestione possono includere una fastidiosa sensazione di pienezza addominale dopo il pasto, dolore o una sensazione di bruciore nella parte superiore dello stomaco.

L'indigestione non è una malattia, ma piuttosto un sintomo di altri problemi gastrointestinali, come ulcere, gastriti o reflusso gastroesofageo.

Come combattere l’indigestione?

La maggior parte delle persone ha sofferto di cattiva digestione almeno una volta nella vita. Invece di prendere degli antiacidi da banco per placare il sintomo o altri rimedi farmacologici, è possibile controllare i sintomi con ingredienti ed erbe normalmente presenti nella maggior parte delle cucine. Tuttavia, anche se l'indigestione è un disturbo comune, alcuni sintomi non dovrebbero essere ignorati, poiché quando l’indigestione è frequente può essere correlabile ad un problema digestivo cronico come il reflusso acido, la gastrite o patologie più gravi. Pertanto, si raccomanda di consultare un medico se l'indigestione permane per più di due settimane

Ecco otto rimedi casalinghi che possono fornire un rapido sollievo per la dispepsia:

• Tè alla menta piperita. La menta piperita è più di un semplice rinfrescante per l'alito: ha un effetto antispasmodico che la rende un buon rimedio per alleviare i problemi di stomaco come la nausea e l'indigestione. Tuttavia, è consigliabile non bere o mangiare menta piperita quando l'indigestione è causata dal reflusso acido poiché la menta piperita rilassa lo sfintere esofageo inferiore, il muscolo tra lo stomaco e l'esofago; questo può far rifluire gli acidi dello stomaco nell'esofago e peggiorare il reflusso acido. Il tè alla menta piperita, inoltre, non è raccomandato per le persone con malattia da reflusso gastroesofageo o ulcere.
• Camomilla. La camomilla è nota per favorire il sonno e calmare l'ansia, ma può anche alleviare i disturbi intestinali e l'indigestione, riducendo l'acidità dello stomaco nel tratto gastrointestinale. La camomilla ha proprietà anche come antinfiammatorio, ma è bene sottolineare che contiene una sostanza che ha un'azione anticoagulante, motivo per cui c'è il rischio di sanguinamento se si combina la camomilla con medicinali che agiscono allo stesso modo.
• Aceto di sidro di mele. I presunti benefici per la salute dell'aceto di sidro di mele vanno dal miglioramento delle condizioni della pelle al supporto nella perdita di peso. Il sidro può anche aiutare ad alleviare l'indigestione. Dato che poco acido nello stomaco può scatenare l'indigestione, si può bere l'aceto di sidro di mele per aumentarne la produzione. Tuttavia, anche se l'aceto di sidro di mele è sicuro, berlo in eccesso o non diluito può causare effetti collaterali come erosione dei denti, nausea, bruciore alla gola e calo di zuccheri nel sangue.
• Zenzero. Lo zenzero è un altro rimedio naturale efficace in casi di indigestione, perché può ridurre le concentrazioni di acido presente nello stomaco. Un eccesso di acido a livello gastrico, infatti, rientra nelle possibili cause dell’indigestione. È comunque consigliabile limitare il consumo di questa sostanza a 3 o 4 grammi al giorno dal momento che l'assunzione di troppo zenzero può causare gas, bruciore alla gola e bruciore di stomaco.
• Semi di finocchio. Possono essere usati come rimedio per l’indigestione, oltre a calmare altri problemi gastrointestinali come crampi allo stomaco, nausea e gonfiore.
• Bicarbonato di sodio. Il bicarbonato di sodio può neutralizzare rapidamente l'acido dello stomaco e alleviare l'indigestione, il gonfiore e il gas dopo aver mangiato.
• Radice di liquirizia. La radice di liquirizia può calmare gli spasmi muscolari e gli stati infiammatori del tratto gastrointestinale, entrambe condizioni che possono scatenare l'indigestione. In generale, mangiare o bere la radice di liquirizia 30 minuti prima di mangiare o un'ora dopo aver mangiato può ridurre la probabilità di indigestione, senza superare i 2,5 grammi al giorno.