Colon irritabile: alimentazione
Che cos'è il colon irritabile e quali sono le principali cause?
La sindrome dell'intestino irritabile (IBS) è un disturbo intestinale caratterizzato da significativi cambiamenti nei movimenti intestinali. Si può avere diarrea, costipazione o una combinazione delle due. In alcune persone, forti crampi, dolori addominali e altri sintomi possono disturbare la vita quotidiana.
Le cause non sono, ad oggi, del tutto certe. Sembra che possa esserci una anomalia nella comunicazione tra l’encefalo, le fibre nervose innervanti l'intestino e i muscoli intestinali (che regolano il passaggio del cibo digerito all'interno dell'intestino). Infezioni e alterazioni del microbioma intestinale sembrano favorire l’insorgenza del colon irritabile.
L'intervento medico è importante nel trattamento dell'IBS, ma anche alcune diete possono essere di aiuto. Infatti, nel 70% delle persone che soffrono di colon irritabile i sintomi peggiorano dopo l’assunzione di particolari alimenti.
Come combattere il colon irritabile?
Vi sono diverse diete che possono aiutare ad alleviare i sintomi del colon irritato, le principali prevedono la riduzione di FODMAP, l’integrazione di fibre solubili, l’eliminazione di alimenti contenenti glutine o una dieta a basso contenuto di grassi.
Prima tra tutte, spicca la dieta a basso contenuto di FODMAP, i carboidrati difficili da digerire. L'acronimo sta, infatti, per "oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili". Questi carboidrati attirano più acqua nell'intestino e aumentano il gas, portando a gonfiore, dolore e diarrea. È un tipo di dieta di eliminazione: consiste nella restrizione temporanea di cibi ad alto contenuto di FODMAP per 2-6 settimane per vedere se migliorano i sintomi del colon irritabile. Poi, è possibile reinserire gradualmente questi alimenti per scoprire quali nello specifico causano problemi all’intestino.
È importante notare che non tutti i carboidrati sono FODMAP. Gli alimenti da evitare in questa dieta includono:
- Lattosio (latte, gelato, formaggio, yogurt), solo in caso d'intolleranza al lattosio;
- Alcuni frutti (pesche, anguria, pere, mango, mele, prugne, pesche nettarine);
- Legumi (ceci, fagioli, lenticchie);
- Sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio;
- Dolcificanti;
- Pane, cereali e pasta a base di grano;
- Alcune verdure (carciofi, asparagi, broccoli, cipolle, cavolini di Bruxelles).
Un’altro metodo efficace nel contrastare il colon irritabile, sembra essere l’assunzione di fibre solubili. Esse si trovano generalmente nella frutta, nei fagioli e nell'avena. La fibra aggiunge massa alle feci e le rende più morbide, il che aiuta il movimento intestinale. Alcuni studi indicano che gli integratori di fibre solubili, sono particolarmente efficaci per i sintomi del colon irritabile. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche sulla connessione tra l’assunzione di fibre e questa condizione.
L'adulto medio dovrebbe mangiare circa 25-31 grammi di fibre al giorno. Tuttavia, occorre stare attenti alle fibre insolubili (che si trovano generalmente in verdure e cereali). Esse fermentano facilmente, provocando la produzione di gas e aumentando, così, i sintomi del colon irritato.
Le fonti di fibre solubili includono:
- Carote;
- Farina d'avena;
- Piselli;
- Bacche.
Invece, le fonti comuni di fibra insolubile, da evitare in caso di colon irritato, includono:
- Cereali integrali;
- Noci;
- Pomodori;
- Fagioli verdi;
- Broccoli;
- Zucchine.
Inoltre, il glutine è una proteina presente nei prodotti a base di cereali come il pane e la pasta. La proteina può danneggiare l'intestino delle persone che hanno un'intolleranza al glutine. Alcune persone con una sensibilità o intolleranza al glutine soffrono anche di colon irritabile. In questi casi, una dieta senza glutine può ridurre i sintomi.
In questo caso è consigliabile eliminare orzo, segale e grano dalla dieta per vedere se i problemi gastrointestinali migliorano. Diversi alimenti contengono questi ingredienti:
- Pane,
- Cereali,
- Cracker,
- Pasta,
- Alcune salse,
- Aceto di malto,
- Birra.
Infine, i medici raccomandano comunemente una dieta a basso contenuto di grassi per il colon irritabile, che può comportare il consumo di meno di 27 grammi di grassi al giorno.
Infatti, mangiare regolarmente cibi ad alto contenuto di grassi, contribuisce a una varietà di problemi di salute, tra cui anche peggiorare i sintomi del colon irritabile.
Sono necessarie ulteriori ricerche sull'efficacia della dieta per le persone con sindrome dell’intestino irritabile. Tuttavia, intraprendere una dieta a basso contenuto di grassi fa bene al cuore e può migliorare altri fastidiosi sintomi intestinali.
In presenza di colon irritabile può infine essere utile sottoporsi in farmacia al test per le intolleranze alimentari e al test del microbioma (per conoscere meglio la propria “flora intestinale” e verificarne lo stato di salute).
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