Colon irritabile: farmaci
Cos’è il colon irritabile e quali sono le principali cause?
Per colon irritabile, noto anche come sindrome del colon irritabile o colite spastica, si fa riferimento ad un insieme di sintomi e disturbi che colpiscono il colon, un tratto dell’intestino crasso. A differenza delle altre malattie infiammatorie che colpiscono l’intestino, quali ad esempio il morbo di Crohn, nella sindrome del colon irritabile non si osserva alcuna anomalia anatomica dell’organo. I sintomi variano in gravità e durata da persona a persona. In generale, durano almeno tre mesi, per almeno tre giorni al mese. Tra questi si annoverano crampi, dolore addominale, gonfiore e gas, stitichezza o diarrea.
Le cause della sindrome del colon irritabile sono attualmente sconosciute. L’ipotesi più attendibile avanzata finora sostiene che la sindrome sia causata da un’anomalia nelle comunicazioni tra encefalo, fibre nervose presenti nell’intestino e muscoli intestinali. Sebbene sia l’ipotesi privilegiata, non è stato possibile confermarla definitivamente.
Come combattere il colon irritabile?
I sintomi del colon irritabile possono essere molto pesanti e durare a lungo. Un miglioramento delle proprie abitudini alimentari dovrebbe arrecare un certo sollievo. Si consiglia dunque di evitare cibi fritti o piccanti, bibite gassate, caffeina e assumere probiotici. Anche lo stress e uno stile di vita sedentario esercitano una forte influenza sull’andamento e sull’insorgenza del colon irritabile, di conseguenza è bene imparare a gestire i propri livelli di stress e cercare di avere uno stile di vita più attivo. Se la correzione dell’alimentazione non risulta sufficiente e non fornisce sollievo dai sintomi, è necessario ricorrere ai farmaci. La scelta del farmaco deve essere fatta col proprio medico, che terrà conto dei sintomi principali, dell’eventuale presenza delle patologie del paziente e delle eventuali terapie in corso. Tuttavia, poiché sono attualmente sconosciute le cause della sindrome del colon irritabile, la terapia si baserà sul curarne i sintomi. Ecco degli esempi:
- Farmaci lassativi osmotici: utili in caso di stipsi e gonfiore. In questo caso possono risultare utili anche integratori di fibre.
- Farmaci antidiarroici e resine sequestranti gli acidi biliari: da usare in caso di diarrea. Le resine rappresentano un'alternativa agli antidiarroici, ma non risultano efficaci su tutti i pazienti (in realtà, il loro utilizzo principale è destinato all’abbassamento del colesterolo).
- Farmaci anticolinergici e antispasmodici: in caso di forti crampi addominali.
- Farmaci antidepressivi: in caso di dolore cronico e conseguenti ripercussioni sulla salute mentale. Agiscono sulla depressione e fungono anche da analgesici.
Disclaimer: l’elenco potrebbe non essere esaustivo.
Prima d'intraprendere un nuovo trattamento, è necessario consultare un medico e informarlo dei propri sintomi e della propria storia clinica.
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