Dente rotto: rimedi
Che cos’è un dente rotto e quali sono le principali cause?
Un dente può rompersi masticando qualcosa di duro, in seguito ad un evento traumatico (caduta, colpo, incidente), o ancora a causa di carie che producono debolezza dall’interno rendendo il dente fragile.
Se l’incrinatura/frattura è piccola, può anche non causare dolore, mentre una rottura più ampia quasi sicuramente farà male, perché potrebbe celare un danno al nervo oppure perché la dentina risulta esposta al caldo e freddo. Tale dolore può essere costante o intermittente.
Altre cause di un dente rotto possono essere:
- Pressione dovuta al digrignamento dei denti;
- Otturazioni così grandi da indebolire l'integrità del dente;
- Bruschi cambiamenti di temperatura nella bocca - per esempio, quando si mangia qualcosa di estremamente caldo e poi si cerca di raffreddare la bocca con acqua ghiacciata;
- L'età, la maggior parte degli episodi di denti rotti si verifica superati i 50 anni
Come combattere un dente rotto?
Soltanto uno specialista sarà in grado di determinare eventuali danni alla parte vitale del dente e se sia necessario un trattamento canalare. Nel frattempo, in attesa della visita, ci sono alcuni rimedi che possono essere presi per alleviare i sintomi connessi al disturbo:
- Sciacquare la bocca con acqua tiepida o con acqua e sale.
- In caso di sanguinamento, applicare una garza sterile e applicare una certa pressione nell’area per almeno 10 minuti, o finché il sanguinamento non sarà cessato.
- Applicare un impacco freddo alla guancia o alle labbra in corrispondenza del dente rotto, per ridurre il gonfiore ed alleviare il dolore.
- In caso di dolore, assumere un antidolorifico da banco prestando attenzione al rispetto delle istruzioni riportate nel foglietto illustrativo.
- Olio di chiodi di garofano: per ridurre temporaneamente il dolore e il gonfiore associati è possibile ricorrere all’olio di chiodi di garofano. Questo rimedio casalingo prevede l’applicazione sul punto dolorante, sul dente e sulle gengive. Questo olio, infatti, contiene eugenolo, un anestetico naturale. Tuttavia, l’olio di chiodi di garofano aiuta solo a ridurre il dolore e non cura il problema che lo provoca.
A seconda della gravità e della tipologia di rottura, il dentista propenderà per un trattamento differente, e nei casi in cui il frammento recuperato possa essere riposizionato si opterà per questa soluzione. In alcuni casi estetici è possibile utilizzare faccette dentali che coprano il danno visibile. In altri casi si procede invece al riempimento del dente rotto tramite materiali biocompatibili. Se la rottura avviene in un dente visibile, la tecnica utilizzata è quella chiamata bonding: il dentista applicherà una resina dello stesso colore dei denti, in grado di riparare i denti scheggiati o fessurati. Se invece ci fosse bisogno di dare maggiore solidità al dente, si utilizzerà una corona. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario eseguire un trattamento canalare. Quando infatti la rottura arriva in profondità e il nervo risulta esposto, la devitalizzazione e la successiva ricostruzione anche protesica è l’unica soluzione per eliminare il dolore.
In conclusione, una dentatura forte ha meno probabilità di indebolirsi e, di conseguenza, incorrere in rottura. Si raccomanda di prendersi cura della propria igiene dentale a scopo preventivo: spazzolare tre volte al giorno i denti, usare il filo interdentale quotidianamente e prenotare una visita dentistica ogni sei mesi.
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