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Diarrea: come prevenirla

Che cos’è la diarrea e quali sono le principali cause?

La diarrea è un disturbo intestinale che si manifesta con il bisogno impellente di evacuare feci liquide o semiliquide.

La diarrea non è un disturbo, ma più che altro un sintomo collegato a varie patologie. Inoltre, può essere acuta o cronica e in base alla tipologia le cause si differenziano.

La diarrea acuta si verifica quando la condizione dura massimo due settimane.

In questo caso, le cause scatenanti possono essere:

  • Infezione virale o batterica;
  • Intolleranze alimentari o ingestione di cibi irritanti;
  • Alterazioni della flora batterica intestinale;
  • Ansia o stress.

La diarrea cronica, invece, dura per più di 3 o 4 settimane.

Alcune cause comuni includono:

  • Sindrome dell'intestino irritabile;
  • Malattie infiammatorie intestinali;
  • Condizioni, come la malattia celiaca, che influenzano l'assorbimento di alcuni nutrienti.

Quali sono i sintomi della diarrea?

Come già accennato nel paragrafo precedente, la diarrea è sintomo di una condizione sottostante, motivo per cui la sintomatologia legata a essa non è niente di più della diarrea in sé.

La diarrea, come sintomo, è caratterizzata dal bisogno urgente di andare in bagno e dalla produzione di feci estremamente poco consistenti (spesso liquide).

In alcuni casi, la diarrea si può accompagnare ad altri sintomi quali:

  • Dolori addominali;
  • Vomito;
  • Febbre;
  • Disidratazione;
  • Dimagrimento.

Disclaimer: l’elenco proposto non è da considerarsi esaustivo.

Come si può prevenire la diarrea?

La diarrea non può sempre essere prevenuta.

In linea generale, però, bisogna capire qual è la causa scatenante (o che potrebbe scatenare un episodio diarroico) e andare ad agire su di essa.

Questo si può fare nei seguenti modi.

Cambiamenti nello stile di vita:

  • Se la diarrea è un sintomo psicosomatico di una condizione di ansia o stress, sarà bene cercare di gestire quel disagio. Lo si può fare con:
    • Terapia psicologica.
    • Imparando tecniche di gestione dello stress e dell’ansia;
    • Tecniche di rilassamento profondo o meditazione;
    • Praticando yoga o un’altra attività fisica che si trova rilassante;
    • Cercando, se possibile, di evitare la fonte dello stress.
  • Cercare di avere uno stile di vita sano in modo tale da non indebolire il sistema immunitario.
  • Lavarsi frequentemente le mani per evitare di contrarre un’infezione virale o batterica.
  • Lavare frequentemente l’area nella quale viene preparato o mangiato il cibo.

Cambiamenti nell’alimentazione:

Per prevenire la diarrea bisogna:

  • Se non si è sicuri della provenienza o del metodo di conservazione, consumare solo cibi cotti (carne, pesce e verdure).
  • Se non si è sicuri della potabilità dell’acqua, consumare solo acqua in bottiglia ed evitare l’aggiunta di cubetti di ghiaccio non preparati con acqua in bottiglia.
  • Mettere subito in frigo gli avanzi di cibo e lasciare che gli alimenti congelati si scongelino in frigo (e non all’aria aperta, dove potrebbero attrarre batteri e virus).

Per prevenire ulteriori scariche di diarrea (dopo che se ne ha già avuta una) è utile:

  • Mangiare cibi astringenti, quali:
    • Limone;
    • Banane;
    • Nespole;
    • Tè.
  • Consumare cibi con poche fibre, quali:
    • Carni e pesci magri;
    • Formaggi stagionati e non grassi.
  • Mangiare cibi che non hanno funzione lassativa, come:
    • Patate lesse;
    • Riso bollito;
    • Mirtilli;
    • Fragole;
    • Carote bollite.
  • Sono da evitare:
    • Latte e latticini freschi;
    • Cibi lassativi, quali legumi, cereali integrali, kiwi, fichi, ecc.;
    • Cibi molto grassi o troppo proteici, quali snack salati o dolci, insaccati, tagli di carne grassa;
    • Cibi fritti o cotti al sangue;
    • Condimenti eccessivi.

Rimedi naturali e fitoterapici:

  • Mirtillo. Le foglie di mirtillo svolgono una funzione astringente e antidiarroica, oltre ad avere proprietà asettiche (utili se si tratta di diarrea infettiva). Con i mirtilli, tra le altre cose, si può preparare un decotto che verrà bevuto due volte al giorno lontano dai pasti.
  • Potentilla. Pianta nota per la sua attività astringente, antinfiammatoria, cicatrizzante, batteriostatica e antivirale.
  • Alchemilla. Vengono sfruttate le proprietà astringenti e antisettiche delle foglie.
  • Corbezzolo. Pianta dalle proprietà astringenti.

Integratori:

  • Probiotici (come, ad esempio, il saccharomyces boulardii) e prebiotici. Ricostituiscono la flora batterica intestinale, a sua volta responsabile della lotta ai batteri patogeni nell'intestino.

Infine possono essere utili i servizi offerti dalle farmacie per la prevenzione:

- test del microbioma (per conoscere meglio la propria “flora intestinale” e verificarne lo stato di salute)

- test delle intolleranze alimentari

- test della permeabilità intestinale

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