Eritema solare: come prevenirlo
Che cos’è l’eritema solare e quali sono le principali cause?
L'eritema solare è un’infiammazione della pelle causata dall'esposizione solare.
Spesso è associato a prurito, bolle e talvolta a febbre e malessere.
Come si evince dal nome, l’eritema solare è causato da una lunga esposizione ai raggi ultravioletti (UV) emanati dal Sole.
Tali radiazioni sono particolarmente aggressive nei confronti della cute e agiscono facendo sì che il flusso di sangue nelle zone foto-esposte aumenti, così come aumenti la produzione di sostanze infiammanti. Il risultato di tutto ciò è un aumento della vasodilatazione periferica con conseguente arrossamento, edema (gonfiore), prurito (dovuto dall’istamina) e sensazione di calore.
Un eritema è facilmente curabile. Ad esempio, è possibile curarlo con una crema a base di idrocortisone, dall’azione antinfiammatoria.
Quali sono i sintomi dell’eritema solare?
I sintomi dell’eritema solare sono stati, in parte, già esposti nel paragrafo precedente.
Un eritema solare si manifesta nel seguente modo:
- Pelle arrossata;
- Sensazione di calore a livello cutaneo;
- Sensazione di bruciore;
- Prurito;
- Gonfiore dell’area interessata;
- Dolore se la pelle viene toccata;
- Presenza di bolle (nei casi più gravi).
In alcuni casi, se l’eritema è molto esteso o se include la testa, si possono sperimentare anche:
- Febbre;
- Mal di testa;
- Brividi.
Disclaimer: l’elenco non è esaustivo ma serve solamente a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi con l’eritema solare.
Come si può prevenire l’eritema solare?
Per prevenire l’eritema solare bisogna riuscire ad evitare i danni creati dai raggi ultravioletti.
Di seguito alcuni consigli da seguire per evitare di sviluppare reazioni fastidiose.
Cambiamenti nello stile di vita:
- Usare una protezione solare. I prodotti di protezione solare esistono con fattori di protezione diversi (50, 30, 20, 15, etc), e in diversi formati (crema, gel, latte, spray o stick). Devono essere applicati uniformemente sulla pelle prima dell’esposizione e di nuovo durante il giorno.
- Evitare l’uso di cosmetici o farmaci fotosensibilizzanti.
- Se si è particolarmente sensibili è bene coprire la pelle con indumenti leggeri, occhiali da sole, cappelli, ombrelloni. Questo è particolarmente utile per i bambini sotto i 12 mesi, i quali non dovrebbero essere esposti direttamente alla luce del sole.
- È bene evitare l’esposizione ai raggi solari nelle ore più calde (11-16).
- Indossare indumenti anti-UV se non si può evitare l’esposizione.
- Iniziare a prendere il sole gradualmente, così da abituare la pelle.
Cambiamenti nell’alimentazione:
- È bene mangiare alimenti particolarmente ricchi di acqua per evitare la disidratazione.Tra tali alimenti si ricordano: anguria, cetrioli, melone, lattuga, pomodori, zucchine.
- Prediligere alimenti ricchi di antiossidanti, quali:
- Frutta, e soprattutto i frutti rossi, agrumi, l’uva, i kiwi;
- Verdura, soprattutto cavolo, spinaci, barbabietola, verdure a foglia verde;
- Pesce ricco di grassi omega 3.
Integratori:
- Integratori solari, utili a proteggere la pelle e stimolare l’abbronzatura. Esistono diversi mix in commercio, di solito contengono:
- Beta-carotene;
- Vitamine (A, E, C);
- Oligoelementi (zinco, selenio, rame e magnesio);
- Astaxantina.
Può inoltre essere utile effettuare un UV check in farmacia, un test volto a comprendere quanto la pelle sia in grado di difendersi dai raggi solari (UV) e ricevere consigli in merito a una corretta esposizione al sole.
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