Sonnolenza: ginseng
Che cos’è la sonnolenza e quali sono le principali cause?
La sonnolenza o ipersonnia è una condizione che comprende una serie di disturbi del sonno ed è caratterizzata da un’eccessiva stanchezza diurna (EDS).
L’ipersonnia può essere suddivisa in due tipologie: primaria e secondaria.
L'ipersonnia primaria si verifica senza altre condizioni mediche presenti e l'unico sintomo è l'eccessiva stanchezza. Si pensa che sia causata da problemi relativi ai sistemi cerebrali che controllano le funzioni del sonno e della veglia.
L’ipersonnia secondaria, invece, si verifica a causa di un’altra condizione medica sottostante, tra cui:
- Apnea ostruttiva del sonno;
- Morbo di Parkinson;
- Insufficienza renale;
- Sindrome da fatica cronica.
Queste condizioni, infatti, disturbano il sonno durante la notte e causano conseguente stanchezza durante il giorno. Anche il fumo di sigaretta e il consumo regolare di alcol e droghe possono portare alla sonnolenza.
Che cos’è il ginseng?
Il ginseng è una pianta appartenente alla famiglia delle Araliaceae ed è stata utilizzata per secoli nella medicina cinese. Esistono diverse varietà di ginseng. Le principali sono il ginseng asiatico, quello americano e quello siberiano. Il ginseng è ricco di sostanze utili per l’organismo, tra cui vitamine, oli essenziali, polisaccaridi e gintonina. Inoltre, al ginseng vengono attribuite diverse proprietà benefiche per l’organismo, come antiossidanti e rivitalizzanti.
Perché il ginseng mi aiuta a combattere la sonnolenza?
In linea generale, è consigliabile seguire una dieta sana ed equilibrata e praticare attività fisica regolare per mantenere l’organismo in salute e prevenire eventuali condizioni che possono portare a sviluppare la sonnolenza. Inoltre, è bene evitare il consumo di alcol e droghe per ridurre i fattori di rischio che possono condurre a tale disturbo.
È stato dimostrato che il ginseng aiuta a combattere la stanchezza e a promuovere l'energia.
Diversi studi, infatti, hanno associato alcuni componenti del ginseng, come i polisaccaridi e gli oligopeptidi, ad un minore stress ossidativo e ad una maggiore produzione di energia nelle cellule. Inoltre, grazie alla presenza del ginsenoside, il ginseng promuove il rilascio di cortisolo, un ormone che può aiutare l’organismo a fronteggiare i forti periodi di stress.
Come interferisce il ginseng con altri farmaci?
Se assunto tramite la dieta, il ginseng non interferisce con i farmaci né sembra causare effetti collaterali gravi.
Se assunto sotto forma di integratori, estratti o capsule, invece, il ginseng potrebbe interferire con i seguenti farmaci:
- Lamictal;
- Ipoglicemizzanti orali;
- Digossina;
- Farmaci per il diabete;
- Fenelzina;
- Warfarin;
- Gleevec.
Come assumere correttamente il ginseng?
Per quanto riguarda gli integratori a base di ginseng è bene seguire attentamente le indicazioni fornite dal produttore o dal medico/farmacista. Generalmente, la dose consigliata è di 200 mg al giorno di estratto secco e di 2 g al giorno di radice secca.
Prima di assumere un qualsiasi integratore alimentare, è consigliabile consultare il proprio medico.
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