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Acido linoleico coniugato

Che cos'è l’acido linoleico coniugato?

L'acido linoleico coniugato, sintetizzato con la sigla CLA, è un acido grasso polinsaturo essenziale della famiglia omega 6. L’organismo umano non è in grado di sintetizzarlo, in quanto sprovvisto degli enzimi deputati alla sua produzione. Perciò, risulta necessario assumerlo mediante la dieta.

Quali sono i principali benefici dell’acido linoleico coniugato?

L’acido linoleico coniugato è correlato a diverse funzioni biologiche, grazie alle sue proprietà:

  • Favorenti la perdita di peso: l’azione dell’acido linoleico coniugato sembra aumentare la combustione dei grassi e rallentare la loro sintesi. Sembra inoltre favorire una ricomposizione corporea, portando a un calo di massa grassa e ad un contemporaneo aumento di quella magra. Tuttavia, gli effetti sono modesti e talvolta direttamente collegati alla frequenza di attività fisica che si svolge e allo stile di vita che si segue.
  • Anticancerose: l’acido linoleico coniugato sembra contrastare la replicazione incontrollata delle cellule coinvolte nelle masse tumorali, soprattutto alla mammella, ai polmoni e all’intestino. Sono però necessari ulteriori studi sull’uomo.
  • Contrastanti il diabete di tipo 2.
  • Antitrombotiche: il CLA sembra modulare la sintesi delle molecole pro-infiammatorie, apportando benefici al sistema cardiovascolare.
  • Immunomodulatorie: l’acido linoleico coniugato sembra ridurre la concentrazione di immunoglobuline IgE, coinvolte nelle risposte allergiche, incrementando al contempo l'efficacia della risposta immunitaria specifica. Questo implica un minor rischio di reazioni autoimmuni e, allo stesso tempo, una migliore protezione contro potenziali agenti patogeni.

Qual è il fabbisogno giornaliero dell’acido linoleico coniugato?

All’interno di una dieta equilibrata, il fabbisogno giornaliero di acido linoleico coniugato varia tra i 20 ed i 170 mg al giorno.

Gli studi condotti per verificare le proprietà benefiche di questo acido grasso hanno però sfruttato dosi più elevate, intorno ai 3000-6000 mg al giorno.

Dosi superiori a queste potrebbero portare allo sviluppo di effetti collaterali, soprattutto problemi gastrointestinali, quali nausea e dolori addominali. Pertanto, prima di assumere acido linoleico coniugato in quantità elevate è consigliabile rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Carenza di acido linoleico coniugato: quali sono i sintomi?

Non vi sono evidenze scientifiche su sintomi causati da una carenza di acido linoleico coniugato.

Quali sono gli alimenti ricchi di acido linoleico coniugato?

Le principali fonti alimentari contenenti acido linoleico coniugato sono di origine animale, tra cui la carne di manzo, e prodotti lattiero-caseari (latte e formaggi). Gli animali ruminanti (mucche, capre e pecore), al contrario dell’essere umano, possiedono infatti enzimi deputati alla sintesi di questo acido grasso. La quantità totale di CLA in questi alimenti varia notevolmente a seconda di ciò che gli animali hanno mangiato. Per esempio, il contenuto di CLA è del 300-500% più alto nella carne di manzo e nei prodotti lattiero-caseari provenienti da mucche nutrite con erba rispetto alle mucche nutrite con cereali.

Anche a partire dall’olio di cartamo e da quello di girasole è possibile ottenere l’acido linoleico coniugato. Questi sono infatti sfruttati per produrre specifici integratori di CLA.

Come integrare quando l’alimentazione non basta?

La maggior parte degli integratori a base di acido linoleico coniugato si trovano sotto forma di perle, capsule, compresse o in forma liquida, e sono sfruttati per la perdita di peso e per una ricomposizione corporea (intervenendo sul rapporto massa grassa/massa magra).

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