Betaina

Che cosa è la betaina?

La betaina, nota anche come trimetilglicina, è una sostanza naturale estratta solitamente dalla barbabietola da zucchero (Beta vulgaris). Funge da agente alchilante, ovvero agisce come cofattore nella neutralizzazione di alcune sostanze dannose per la salute come l'omocisteina.

Grazie alla sua particolare struttura chimica, la betaina è stata sfruttata per la cura di omocistinuria e iperomocisteinemia, condizioni correlate ad un aumento del rischio cardiovascolare. La betaina è presente sul mercato come integratore, ma anche come ingrediente funzionale di alcuni cosmetici.

Quali sono i principali benefici della betaina?

La betaina è in grado di cedere i gruppi metilici presenti nella sua struttura ad altre molecole come l’omocisteina, la quale viene modificata in metionina. Alti livelli plasmatici di omocisteina causano l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Riducendo, quindi, i livelli di omocisteina, la betaina riduce l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, contrastando l’iperomocisteinemia (alti livelli di omocisteina nel sangue) e l’omocisteinuria (alti livelli di omocisteina nelle urine).

Studi sperimentali stanno portando alla luce altre proprietà benefiche della betaina. Questa sostanza sembra, infatti, esercitare anche un’azione:

• Epatoprotettiva. Sembra contrastare i danni al fegato derivanti dalle tossine ambientali. Inoltre, contrasta l’insorgenza del fegato grasso mediante azione lipotropica (accelera la rimozione del grasso presente come deposito).
• Antidepressiva blanda. La betaina può essere convertita in S-adenosilmetionina, molecola dotata di proprietà antidepressive.
• Neuroprotettiva. Contrasta i danni cerebrali causati dall’alcol.
• Dimagrante. Sembra stimolare la perdita di peso.

Per queste proprietà, tuttavia, sono necessari ulteriori studi.

Qual è il fabbisogno giornaliero di betaina?

Non è riportato un dosaggio giornaliero di betaina. È necessario assumere questa sostanza benefica all’occorrenza. Per il trattamento dell’iperomocisteinemia e dell’iperomocisteinuria nell’adulto, è generalmente consigliata l’integrazione con 6 grammi di betaina al giorno (suddivisi in due dosi da 3 grammi l’una).

L’assunzione di betaina è solitamente considerata sicura. Solo in rari casi il suo uso è stato associato a problemi gastrointestinali, quali nausea, vomito e diarrea. Non è consigliata l’assunzione in caso di ipersensibilità alla betaina o a molecole strutturalmente simili. Inoltre, è raccomandato un consulto medico in caso di concomitante assunzione di farmaci che potrebbero influire sui livelli di omocisteina. L'uso di betaina dovrebbe essere evitato per donne in gravidanza o che allattano.

Carenza di betaina: quali sono i sintomi?

Una dieta carente di betaina non sembra causare particolari segni o sintomi.

Quali sono gli alimenti ricchi di betaina?

L’alimento per eccellenza dal quale viene estratta la betaina, è la barbabietola da zucchero. Tuttavia, è possibile trovare tale sostanza benefica anche all’interno di altri alimenti. Tra essi, riportiamo:

• Quinoa, kamut, avena, amaranto
• Spinaci
• Semi di girasole
• Patate dolci
• Carne (pollo, manzo, vitello)
• Curry

Come integrare quando l’alimentazione non basta?

È possibile trovare in commercio la betaina come integratore, sotto forma di compresse, capsule o come estratto liquido. La betaina è spesso associata a vitamine del gruppo B, capaci di potenziare il calo di omocisteina. L’integrazione è consigliata in caso di iperomocisteinemia e per ridurre il rischio di patologie cardiovascolari. Inoltre, è indicata per migliorare la depressione lieve e moderata, le alterazioni del tono dell'umore e per contrastare le epatopatie. La betaina si può trovare anche all’interno di integratori per il controllo della pressione sanguigna, del funzionamento digestivo e quello nervoso.