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Bifidobatteri

Che cosa sono i bifidobatteri?

I bifidobatteri sono microrganismi batterici benefici che popolano il nostro intestino. Vivono insieme ad altri microorganismi dando vita al microbioma intestinale (o flora intestinale) e collaborano per apportare salutari benefici all’organismo. Una delle funzioni principali dei bifidobatteri nell'uomo è quella di digerire le fibre e altri carboidrati complessi, contrastando l'aumento di peso ed il rischio di diabete, malattie cardiache e altri disturbi cronici. Nonostante la loro importanza per il corpo, i bifidobatteri costituiscono in genere meno del 10% dei batteri presenti nel microbiota dell'intestino adulto.

Questi batteri benefici sono particolarmente importanti per i neonati e i bambini. Infatti, sono uno dei primi tipi di batteri a crescere nell'intestino dopo la nascita e possono costituire il 60% di tutti i batteri del microbiota intestinale del bambino. Il loro ruolo principale durante questo periodo è quello di digerire gli zuccheri sani nel latte materno, importanti per la crescita. I bifidobatteri possono anche sostenere il sistema immunitario e favorire l’integrità della parete intestinale nei neonati, prevenendo così numerose infezioni.

Poiché questi batteri sono importanti per la salute, vengono spesso usati come probiotici negli integratori o in alcuni alimenti. I probiotici sono microrganismi vivi in grado di esercitare funzioni benefiche per l’organismo umano quando vengono consumati.

Quali sono i principali benefici dei bifidobatteri?

I bifidobatteri sono tra i più importanti microrganismi che salvaguardano la salute dell’uomo. Molti disturbi sono, infatti, associati a un basso numero di bifidobatteri nell'intestino: persone affette da celiachia, obesità, diabete, asma allergica e dermatite sembrano avere tutti livelli più bassi di bifidobatteri nel loro intestino rispetto ad individui sani.

In particolare, i bifidobatteri:

  • Regolano il metabolismo degli zuccheri. Nei bambini favoriscono la digestione del lattosio, migliorandone la tollerabilità.
  • Regolano la digestione delle fibre. Quando i bifidobatteri digeriscono le fibre, producono importanti sostanze chimiche, chiamate acidi grassi a catena corta (SCFA) e vitamine (soprattutto le vitamine del gruppo B). Questi composti svolgono una serie di ruoli importanti per la salute dell'intestino e sono anche implicati nel controllo del senso di sazietà e nella regolarità del transito intestinale.
  • Svolgono una funzione antibatterica. Combattono le infezioni dovute alla proliferazione di batteri “dannosi”, non presenti nel microbioma intestinale, come l’Helicobacter pylori.
  • Regolano la risposta immunitaria e infiammatoria. I bifidobatteri riducono l’infiammazione in persone con malattie infiammatorie intestinali (IBD), malattia di Crohn, colite ulcerosa, sindrome da fatica cronica e psoriasi. Alcune specie possono aiutare a migliorare i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile, tra cui gonfiore, crampi e dolore addominale.
  • Abbassano i livelli di colesterolo. Alcuni studi hanno mostrato un ridotto quantitativo di colesterolo nel sangue a seguito dell’assunzione di bifidobatteri, con conseguenti numerosi benefici a livello cardiovascolare.
  • Prevengono l’obesità. Un basso quantitativo di bifidobatteri è stato correlato all’insorgenza di varie problematiche, tra cui l’obesità. Uno studio ha scoperto che l'assunzione di un probiotico Bifidobacteria per 45 giorni ha ridotto l'indice di massa corporea (BMI) e il colesterolo nel sangue nelle persone con sindrome metabolica.
  • Contribuiscono alla salute mentale. Due studi hanno dimostrato che, in combinazione con altri probiotici, i bifidobatteri hanno ridotto lo stress psicologico e i pensieri negativi associati all'umore triste nelle persone sane. Inoltre, uno studio recente è stato il primo a dimostrare che i probiotici possono beneficiare le persone con depressione.

Qual è il fabbisogno giornaliero di bifidobatteri?

Non è riportato un dosaggio giornaliero specifico per i bifidobatteri. Tuttavia, il Ministero della Salute ha stabilito che generalmente l’uomo necessita di almeno 1 miliardo di probiotici (microrganismi vivi, tra cui i bifidobatteri) al giorno.

Carenza di bifidobatteri: quali sono i sintomi?

Una carenza di bifidobatteri può alterare l’equilibrio della flora intestinale, causando disbiosi. I disturbi tipici sono:

  • Diarrea.
  • Stipsi e alterazioni dell'alvo.
  • Dolori addominali.
  • Tensione addominale.
  • Gonfiore addominale e flatulenza.

Quali sono gli alimenti ricchi di bifidobatteri?

È possibile aumentare il quantitativo di bifidobatteri seguendo una specifica dieta. In particolare, risulta benefico mangiare:

  • Cibi fermentati: i cibi fermentati come lo yogurt e il kimchi contengono batteri sani. Contengono principalmente Lactobacilli e, a volte, anche bifidobatteri.
  • Cibi ricchi di fibre: i bifidobatteri sono in grado di digerire le fibre ed apportare benefici. Pertanto, gli alimenti ricchi di fibre, come mele, carciofi, mirtilli, mandorle e pistacchi, possono aiutare questi batteri benefici a crescere.
  • Cereali integrali: cereali come l'avena e l'orzo sono indicati per la salute dell'intestino e possono favorire l’aumento di bifidobatteri intestinali.
  • Cibi prebiotici: da non confondere con i probiotici, sono carboidrati che aiutano i batteri sani a crescere. Cipolle, aglio, banane e altra frutta e verdura contengono tutti prebiotici che possono aumentare i bifidobatteri.
  • Cibi ricchi di polifenoli: composti vegetali che possono essere scomposti dai bifidobatteri intestinali. I polifenoli di alimenti come il cacao, il tè verde e il vino rosso aumentano questi batteri presenti nell'intestino.

Come integrare quando l’alimentazione non basta?

I bifidobatteri sono presenti in numerosi integratori, sia da soli che in aggiunta ad altri microrganismi probiotici. Generalmente si trovano sotto forma di polvere orosolubile, capsule, compresse o flaconcini liquidi, e gocce per i bambini più piccoli. L’integrazione con probiotici, tra cui i bifidobatteri, favoriscono il ripristino della flora intestinale e, dunque, il benessere dell’intestino. Sono consigliati in caso di debolezza o disequilibrio della flora intestinale, in caso di terapia antibiotica in corso, diarrea, disbiosi con stipsi o candidosi, e disturbi della pelle.

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