Carenza di ferro: integratori e vitamina C

Che cos’è la carenza di ferro e quali sono le principali cause?

Il ferro è un minerale ampiamente presente nel nostro organismo, più in particolare nell’emoglobina, la proteina che ha il compito di trasportare l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo. Esso viene introdotto nel corpo attraverso la dieta, in particolare tramite l’assunzione di alimenti quali carne, pesce, legumi (come lenticchie, ceci e fagioli), cereali, frutta secca e verdure a foglia verde, come gli spinaci. La dose giornaliera raccomandata è pari a 14 mg.

Una carenza di ferro è dunque determinata da due cause principali:

• Una dieta povera degli alimenti sopracitati;
• Una dieta povera di vitamina C, responsabile dell’assorbimento del ferro.

La carenza di ferro è un problema da non sottovalutare, che colpisce in particolar modo le giovani donne. I principali sintomi includono:

• Pallore;
• Mal di testa;
• Tachicardia;
• Caduta di capelli;
• Debolezza;
• Unghie fragili.

Come combattere la carenza di ferro?

Il ferro va assunto tramite una dieta sana e completa. Un equilibrato apporto di carne, pesce, uova, verdure a foglia verde, legumi e frutta secca garantirà quindi dei buoni livelli di ferro. Tuttavia, c’è un altro fattore a cui prestare attenzione: la vitamina C. Senza di essa, il ferro non viene correttamente assorbito. Anche questa può essere assunta attraverso l’alimentazione, ad esempio con:

• Agrumi;
• Verdure, tra cui lattuga e spinaci;
• Ortaggi, tra cui broccoli, pomodori e peperoni;
• Tuberi, in particolare le patate novelle.

Se i livelli di vitamina C sono nella norma, ma si verifica comunque una carenza di ferro, è possibile ricorrere agli integratori. Si tratta nella maggior parte dei casi di compresse, al cui interno si trovano sali organici ferrosi, preferibilmente da assumere a stomaco vuoto. Prima di intraprendere una terapia con degli integratori, è sempre bene consultare il medico e leggere attentamente il foglietto illustrativo.