Cloruro di potassio

Che cos’è il cloruro di potassio?

Il cloruro di potassio è un sale inorganico formato da potassio e cloro. Questo sale è una buona fonte di potassio, un minerale importante per la salute dell’uomo: favorisce la contrazione muscolare (inclusa quella del miocardio, il muscolo del cuore), regola l'equilibrio dei fluidi e dei minerali all'interno e all'esterno delle cellule e mantiene la pressione nella norma. Una sua carenza potrebbe causare sintomi quali debolezza muscolare, aritmie e disturbi dell’umore. Il cloruro di potassio viene, quindi, venduto sotto forma di integratore per contrastare carenze di potassio. Inoltre, questo sale è sfruttato dall’industria alimentare come alternativa al comune sale da cucina (così da evitare eccessivi livelli di sodio, che causerebbero ipertensione). Ogni grammo di cloruro di potassio apporta circa 0,524 g di potassio elementare.

Quali sono i principali benefici del cloruro di potassio?

Il cloruro di potassio è una buona fonte di potassio, rimedio benefico, dunque, in caso di carenza di questo minerale. Bassi livelli di potassio sono spesso causati da una dieta errata o da una forte disidratazione indotta da eccessiva sudorazione, da diarrea o vomito prolungati nel tempo, da farmaci diuretici che non “risparmiano” il potassio, da farmaci lassativi o cortisonici.

Inoltre, scegliere il sale di cloruro di potassio come sostituto del comune sale da cucina ha diversi benefici per la salute: riduce l'assunzione di sodio e aumenta quella del potassio. Un minor apporto di sodio riduce il rischio di ipertensione e, dunque, di malattie cardiovascolari.

Qual è il fabbisogno giornaliero di cloruro di potassio?

La quantità media giornaliera raccomandata di potassio varia tra i 3 e i 5 grammi (per un adulto medio). Ogni grammo di cloruro di potassio apporta circa 0,524 g di potassio elementare.

Gli integratori di cloruro di potassio sono generalmente considerati sicuri per la maggior parte delle persone. Tuttavia, se assunti a dosi eccessive, i livelli del potassio nel sangue si alzano e si incorre nell’iperkalemia. Questa può causare sintomi come: confusione mentale, stati di ansia, aritmie cardiache, sete intensa, diarrea, vomito, debolezza muscolare e formicolio a mani, piedi e bocca. Inoltre, è necessario prestare particolare attenzione all’assunzione di cloruro di potassio in caso di malattie renali, ipertensione, patologie cardiache, occlusione intestinale o diarrea cronica, ulcere gastriche o intestinali. In questo caso, è consigliabile rivolgersi al proprio medico di fiducia prima di assumere tali integratori.

Carenza di potassio: quali sono i sintomi?

La carenza di potassio, chiamata anche ipokalemia, è rara. Tuttavia, se si presenta, potrebbe causare vari sintomi. Questi includono:

• Crampi muscolari. Talvolta possono comparire fascicolazioni improvvise dovute a una ipereccitabilità neuromuscolare.
• Astenia (debolezza generale causata da una minore forza muscolare).
• Stitichezza.
• Scarso appetito.
• Nausea e/o vomito.
• Cambiamenti dell’umore.

Quali sono gli alimenti ricchi di cloruro di potassio?

Il cloruro di potassio è presente come sostituto del sale (E508) in molti alimenti, soprattutto quelli indicati “a basso contenuto di sodio”. Questo sale può trovarsi anche in molti altri alimenti, tra cui:

• Zuppe.
• Cereali.
• Condimenti.
• Patate.
• Antipasti congelati.
• Barrette snack.
• Bevande elettrolitiche sostitutive.

Essendo abbastanza amaro, generalmente non viene aggiunto in grandi quantità all’interno di questi alimenti.

È possibile ottenere le giuste quantità di potassio seguendo una dieta sana e ricca di:

• Frutta: banane, prugne secche, succo d’arancia, albicocche secche e uva passa.
• Verdure: zucca, pomodoro, spinaci, broccoli e funghi.
• Legumi: fagioli, lenticchie e soia.
• Latte e yogurt.
• Carne e pesce (soprattutto se disidratati).

Come integrare quando l’alimentazione non basta?

È possibile apportare un maggior quantitativo di potassio nella propria dieta assumendo integratori specifici. La maggior parte di essi si trova sotto forma di polvere in bustine oppure come compresse, da assumere per contrastare una carenza di potassio e i sintomi a essa associati. In generale, è preferibile assumere tali integratori in concomitanza dei pasti (non a stomaco vuoto) e diluendo in acqua in caso di preparazioni sotto forma di polvere. È consigliabile, inoltre, non coricarsi nei 30 minuti successivi all’assunzione.