Diosmina

Che cosa è la diosmina?

La diosmina è un flavonoide che si trova più comunemente negli agrumi. I flavonoidi sono composti vegetali che hanno proprietà antiossidanti: proteggono il corpo dalle infiammazioni e dalle molecole instabili, chiamate radicali liberi, prodotte a seguito del metabolismo cellulare.

La diosmina è stata isolata per la prima volta dalla pianta di fico (Scrophularia nodosa L.) nel 1925. È considerata una terapia naturale per trattare varie condizioni, come emorroidi, vene varicose, insufficienza venosa, ulcere alle gambe e altri problemi circolatori. Si ritiene che aiuti a ridurre l'infiammazione e a ripristinare il normale flusso sanguigno nelle persone con insufficienza venosa, una condizione in cui il flusso sanguigno è compromesso.

Oggi, la diosmina è ampiamente derivata da un altro flavonoide chiamato esperidina, che si trova anch’essa negli agrumi, soprattutto nelle scorze d'arancia. L’esperidina può anche essere aggiunta alle preparazioni a base di diosmina: la maggior parte degli integratori di diosmina contengono il 90% di diosmina con il 10% di esperidina e sono etichettati come MPFF (Frazione Flavonoide Purificata Micronizzata, un gruppo di flavonoidi che comprende disomentina, esperidina, linarina e isoroifolina). La forma d'integratore più comune è la diosmina in compresse.

Quali sono i principali benefici della diosmina?

La diosmina possiede proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. La ricerca suggerisce che questo composto può ridurre l'infiammazione nelle vene e quindi migliorare il flusso di sangue.

La diosmina è ampiamente utilizzata in caso di:

• Emorroidi. Vene gonfie ed infiammate situate vicino all’ano. Numerosi studi suggeriscono che la diosmina aiuta a trattare le emorroidi interne ed esterne. In una revisione di 24 studi su oltre 2.300 persone, i flavonoidi vegetali come la diosmina hanno diminuito il prurito legato alle emorroidi, il sanguinamento, lo scarico e altri sintomi emorroidari. Inoltre, sembra che riduca i tempi di guarigione dopo un’emorroidectomia (la rimozione chirurgica delle emorroidi). Anche se questi risultati sono promettenti, la maggior parte dei miglioramenti sono visti in persone nelle prime fasi della malattia emorroidaria.
• Malattia venosa cronica. Un termine che racchiude tutte quelle patologie con vene gonfie e deboli alle gambe che rallentano il flusso sanguigno, come per esempio l’insufficienza venosa cronica, le vene varicose e la flebite. La diosmina sembra ridurre i sintomi di tali malattie e sembra ridurre la pesantezza delle gambe, il gonfiore, i crampi e la sindrome delle gambe senza riposo.
• Trattamento di altri disturbi dei vasi sanguigni, tra cui vene varicose, coaguli di sangue, emorragia retinica (sanguinamento nella retina dell'occhio), ulcere venose delle gambe e stasi venosa (flusso di sangue lento nelle gambe).

Alcune persone assumono la diosmina come antinfiammatorio anche per altre condizioni, tra cui il linfedema (infiammazione del sistema linfatico), il varicocele (dolore e allargamento delle vene nello scroto), piccole emorragie nasali, dolore pelvico e rosacea (arrossamento della pelle del viso). Anche se piccoli studi hanno mostrato alcuni risultati positivi, sono necessari studi più ampi prima che si possano fare raccomandazioni diffuse.

Qual è il fabbisogno giornaliero di diosmina?

Non è riportato un dosaggio giornaliero di diosmina. La maggior parte dei prodotti a base di diosmina consigliano l’assunzione di circa 1.000 mg al giorno. Sotto la guida di un medico professionista, queste linee guida di dosaggio hanno dimostrato di essere sicure ed efficaci per varie condizioni:

• Malattia venosa cronica: 1.000 mg al giorno per 3-6 mesi.
• Emorroidi: 1.000-2.000 mg al giorno per 4 giorni, seguiti da 1.000 mg al giorno per 3 giorni.
• Vene varicose: 1.000-2.000 mg al giorno per un massimo di 6 mesi.

Tuttavia, è necessario consultare un medico e il farmacista per stabilire il corretto dosaggio.

La diosmina è generalmente riconosciuta come sicura. Anche se rari, gli effetti collaterali della diosmina includono mal di stomaco, diarrea, mal di testa, vertigini, eruzioni cutanee, orticaria, dolore muscolare e - in casi gravi - battito cardiaco irregolare. Potrebbe anche peggiorare l'emorragia nelle persone con disturbi di sanguinamento. Se si verificano effetti collaterali dopo l'assunzione di diosmina, interrompere l'uso e parlare col proprio medico.

È meglio non assumere diosmina per più di 3 mesi - o prendere più della dose raccomandata sull'etichetta - a meno che non sia stato indicato dal proprio medico. Ad oggi, non ci sono casi noti di sovradosaggio di diosmina o segnalazioni di tossicità. La diosmina potrebbe interagire con alcuni farmaci anticoagulanti, anticonvulsivanti, antistaminici, rilassanti muscolari e antinfiammatori non steroidei (FANS). Inoltre, i bambini e le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero evitare di assumere la diosmina, poiché non ci sono ricerche disponibili sulla sicurezza.

Carenza di diosmina: quali sono i sintomi?

Una carenza di diosmina non sembra causare particolari segni o sintomi.

Quali sono gli alimenti ricchi di diosmina?

I frutti del genere Citrus contengono significative quantità di diosmina. Tra essi abbiamo limoni, lime, arance e pompelmi.

Come integrare quando l’alimentazione non basta?

La diosmina è presente all’interno di numerose specialità medicinali ed anche di integratori. Si trova principalmente sotto forma di compresse e bustine, ma anche come capsule o flaconcini. La sua integrazione è consigliata per ottenere un effetto antinfiammatorio in caso di emorroidi, per stimolare il microcircolo e combattere le gambe gonfie o per migliorare la salute delle vene (contrastando numerosi disagi cardiocircolatori).

Spesso l’assunzione viene associata all’applicazione di rimedi topici sia in caso di emorroidi sia d'insufficienza venosa; e all’utilizzo di calze compressive graduate che rappresentano un trattamento di elezione nel trattamento dei disturbi circolatori degli arti inferiori.