Ginkgo biloba estratto secco
- Che cos’è il ginkgo biloba?
- Quali sono i principali benefici del ginkgo biloba?
- Qual è il fabbisogno giornaliero dell’estratto secco del ginkgo biloba?
- Carenza di estratto secco del ginkgo biloba: quali sono i sintomi?
- Quali sono gli alimenti ricchi di ginkgo biloba?
- Come integrare quando l’alimentazione non basta?
Che cos’è il ginkgo biloba?
Il ginkgo biloba è un albero molto antico e longevo, appartenente alla famiglia delle Ginkgoaceae. Poiché è l'unico membro sopravvissuto di un antico ordine di piante, a volte viene definito un “fossile vivente”. In Giappone è considerato un albero sacro e, ad oggi, cresce in tutte le zone temperate del mondo come pianta ornamentale.
Le foglie del ginkgo possiedono molte proprietà benefiche per la salute dell’uomo e, per questo, vengono sfruttate nella medicina tradizionale cinese e come integratore in tutto il mondo, sotto forma di estratto secco. Gli integratori di ginkgo sono associati a diverse indicazioni e usi per la salute, la maggior parte dei quali si concentrano sul benessere cerebrale, emotivo, cardiovascolare e sessuale.
Quali sono i principali benefici del ginkgo biloba?
I costituenti principali delle foglie sono i flavonoidi ed i terpenoidi, dotati di importanti proprietà antiossidanti. Gli antiossidanti combattono o neutralizzano gli effetti dannosi dei radicali liberi, molecole altamente reattive che vengono prodotte nel corpo durante le normali funzioni metaboliche, come la conversione del cibo in energia o la disintossicazione. Tuttavia, i radicali liberi hanno anche il potenziale di danneggiare i tessuti sani, contribuendo all'invecchiamento accelerato e allo sviluppo di numerose malattie.
Le molecole antiossidanti, assieme a molte altre, apportano numerosi benefici all’organismo umano. Ecco riportati i principali effetti benefici:
- Combattono le infiammazioni. L'infiammazione fa parte della risposta naturale del corpo alle lesioni o all'invasione di una sostanza estranea. Nella risposta infiammatoria, vari componenti del sistema immunitario vengono reclutati per combattere l'agente percepito come “nemico” o per guarire una ferita. Alcune malattie croniche innescano una risposta infiammatoria anche quando non è presente alcuna patologia o lesione. Nel tempo, questa infiammazione eccessiva può causare danni permanenti ai tessuti e al DNA del corpo. Anni di ricerca hanno dimostrato che l'estratto di ginkgo è in grado di ridurre i marcatori dell’infiammazione in una varietà di stati patologici. Alcune condizioni specifiche in cui l'estratto di ginkgo ha dimostrato di ridurre l'infiammazione includono:
- Artrite.
- Sindrome dell'intestino irritabile.
- Cancro.
- Malattie cardiache.
- Ictus e Declino cognitivo
- Migliora la circolazione e la salute del cuore. L'apparente capacità del ginkgo di aumentare il flusso di sangue in varie parti del corpo potrebbe essere all'origine di molti dei suoi presunti benefici. L’estratto di ginkgo sembra infatti aumentare i livelli di ossido nitrico circolante, un composto responsabile della dilatazione dei vasi sanguigni. Altre ricerche indicano anche gli effetti protettivi del ginkgo sulla salute del cuore e sulla prevenzione dell'ictus, probabilmente per via dei composti antinfiammatori presenti nella pianta. Sono, tuttavia, necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio come il ginkgo biloba influenzi la circolazione e la salute del cuore.
- Riduce i sintomi dei disturbi psichiatrici e della demenza. Il Ginkgo è stato ripetutamente valutato per la sua capacità di ridurre l'ansia, lo stress e altri sintomi associati al morbo di Alzheimer, ad altre forme di demenza e al declino cognitivo associato all'invecchiamento. Nel complesso, tuttavia, i risultati della ricerca sono incoerenti in questo campo.
- Migliora la funzione cerebrale. Alcuni studi supportano l'idea che l'integrazione di ginkgo possa aumentare le prestazioni mentali e il benessere percepito in persone sane. I risultati di studi come questi hanno dato origine ad affermazioni che collegano il ginkgo al miglioramento della memoria, della concentrazione e dell'attenzione.
- Può ridurre l'ansia. Alcune ricerche indicano che l'integrazione con il ginkgo può ridurre i sintomi dell'ansia, probabilmente grazie alle sostanze antiossidanti in esso presenti.
- Può contrastare la depressione. Alcuni studi iniziali sembrano dimostrare che l'integrazione di ginkgo sia in grado di intervenire sui sintomi della depressione. In particolare, sembra che questo effetto sia legato alle proprietà antinfiammatorie del ginkgo, che migliorano la capacità del corpo di far fronte a livelli alti di ormoni dello stress. Tuttavia, la depressione è una condizione complessa che può avere una varietà di cause e sono necessarie ulteriori ricerche sul ruolo dell’assunzione del ginkgo biloba in questi pazienti.
- Può supportare la vista e la salute degli occhi. Pochissime ricerche hanno indagato gli effetti del ginkgo sulla vista e la salute degli occhi. Tuttavia, i primi risultati sono promettenti. Il ginkgo sembra apportare un maggior flusso di sangue all’occhio, anche se ciò non è necessariamente traducibile con una migliore visione.
- Può trattare mal di testa ed emicranie. Nella medicina tradizionale cinese, il ginkgo è un trattamento molto popolare per il mal di testa e le emicranie. A seconda delle cause, il ginkgo biloba sembra essere davvero efficace in tal senso. Visti gli effetti antinfiammatori e antiossidanti del ginko, se un mal di testa o un'emicrania sono causati da uno stress eccessivo, tale pianta può essere utile. Inoltre, se il mal di testa è legato a un flusso sanguigno ridotto o a vasi sanguigni costretti, la capacità del ginkgo di dilatare i vasi sanguigni può migliorare i sintomi. Al contrario, alcune emicranie sono causate da un'eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni. In questa situazione, il ginkgo può avere effetti limitati o nullo.
- Può migliorare i sintomi dell'asma e della BPCO. Alcune ricerche indicano che il ginkgo può migliorare i sintomi dell'asma e di altre malattie respiratorie infiammatorie come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Questo effetto è attribuito ai composti antinfiammatori del ginkgo, che possono permettere una ridotta infiammazione delle vie respiratorie e una maggiore capacità polmonare. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche.
- Riduce i sintomi della sindrome premestruale. Ricerche preliminari indicano che il ginkgo può aiutare a trattare i sintomi sia fisici che psicologici della sindrome premestruale (PMS). Sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio la relazione di causa ed effetto tra il ginkgo e i sintomi della sindrome premestruale.
- Tratta la disfunzione sessuale. Alcune fonti indicano che il ginkgo può trattare le disfunzioni sessuali, come la disfunzione erettile, migliorando il flusso di sangue. Tale pianta ha, infatti, la capacità di migliorare i livelli ematici di ossido nitrico, molecola che migliora la circolazione attraverso la dilatazione dei vasi sanguigni.
Qual è il fabbisogno giornaliero dell’estratto secco del ginkgo biloba?
Non è riportato un dosaggio giornaliero ufficiale di ginkgo biloba. Il ginkgo è disponibile in varie forme e sembra essere più efficace se assunto in diverse dosi per un totale di 120-240 mg al giorno. Non c'è un dosaggio massimo chiaramente definito, ma è saggio iniziare con una dose più bassa e poi aumentarla per garantirne la tolleranza. La maggior parte delle ricerche non ha valutato dosi superiori a 600 mg al giorno, quindi è preferibile non superare questa quantità. Possono essere necessarie fino a sei settimane prima di iniziare a notare qualche effetto.
Per la maggior parte degli adulti, il rischio associato all'assunzione di ginkgo è relativamente basso, ma ci sono casi in cui il ginkgo potrebbe causare seri danni. È necessario non mangiare semi di ginkgo crudi, perché sono velenosi. Inoltre, in caso di allergia a piante che contengono alchilfenoli o di assunzione di alcuni farmaci (tra cui fluidificanti del sangue e antidepressivi), è consigliato non assumere il ginkgo. I possibili effetti collaterali includono:
- Nausea.
- Diarrea.
- Vertigini.
- Mal di testa.
- Dolore allo stomaco.
- Rash cutaneo e reazione allergica.
È importante parlare con il proprio medico prima di includere il ginkgo nella propria routine.
Carenza di estratto secco del ginkgo biloba: quali sono i sintomi?
Una carenza di ginkgo biloba nella propria dieta non sembra causare particolari segni o sintomi.
Quali sono gli alimenti ricchi di ginkgo biloba?
È possibile impiegare il ginkgo biloba per preparare ottime e benefiche tisane, tè o infusi.
Come integrare quando l’alimentazione non basta?
Il ginkgo biloba è presente in commercio anche come integratore, per lo più in forma di compresse, capsule o in forma liquida.
L’integrazione è utile al supporto della memoria, delle funzioni cognitive, dell’apparato cardiocircolatorio e della vista.
Si ricorda che l’uso di integratori non deve sostituire una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, prima di iniziare ad integrare ginkgo biloba, è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia.
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