Graviola
Che cos’è la graviola?
Graviola è il nome dell’albero fruttifero sempre verde, scientificamente noto come Annona muricata, tipico delle foreste tropicali. Il frutto, succoso e morbido, è sfruttato in campo alimentare per la produzione di creme, succhi, frullati, cocktail e gelatine. Possiede una grande quantità di fibre e vitamine, tra le quali spicca la vitamina C. Tuttavia, è nella corteccia, nelle foglie, nelle radici e nei semi che la graviola contiene numerose sostanze potenzialmente benefiche per l’organismo umano. Sembra, infatti, che la graviola possieda proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche e ipoglicemizzanti.
Quali sono i principali benefici della graviola?
La graviola è ricca di sostanze benefiche per l’organismo umano. In particolare, possiede proprietà:
- Antiossidanti. Contiene sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi, molecole prodotte come scarto del metabolismo cellulare, prevenendo eventuali danni cellulari ed eventuali malattie o disturbi annessi (tra cui malattie cardiocircolatorie e diabete). Le sostanze responsabili di tali effetti comprendono la luteolina, la quercetina e la tangeretina.
- Antinfiammatorie. La graviola sembra essere in grado di ridurre l’infiammazione e di contrastare disturbi infiammatori cronici, come l’artrite.
- Antibatteriche. Numerosi studi hanno evidenziato la capacità della graviola di contrastare la proliferazione di batteri patogeni, tra cui quelli responsabili di gengiviti e carie.
- Ipoglicemizzanti. Può aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, prevenendo l’insorgenza del diabete di tipo 2.
Qual è il fabbisogno giornaliero di graviola?
Non esiste un dosaggio giornaliero ufficiale di graviola. Generalmente, è consigliata l’assunzione di una quantità compresa tra 1 e 1.5 grammi di estratto secco di graviola al giorno, divisi in due somministrazioni.
L’assunzione di graviola è generalmente considerata sicura. Tuttavia, occorre limitare tale assunzione ad un periodo di tempo ristretto. Potrebbero insorgere effetti collaterali, come:
- Nausea e/o vomito.
- Alterazione della flora batterica intestinale, con conseguenti disturbi intestinali.
- Disordini del movimento.
È sconsigliata l’assunzione di graviola in caso di gravidanza o allattamento e in persone affette da ipotensione o cardiopatia, o persone allergiche alla graviola. Inoltre, l’uso di graviola potrebbe interferire con farmaci antipertensivi (come diuretici tiazidici, diuretici risparmiatori di potassio, diuretici osmotici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, calcio antagonisti).
Carenza di graviola: quali sono i sintomi?
Una dieta carente di graviola non sembra causare particolari segni o sintomi.
Quali sono gli alimenti ricchi di graviola?
Il frutto della graviola è un frutto tropicale dalla buccia verde e la polpa gialla, molto morbida e gustosa. Viene spesso mangiato fresco, tagliato a metà e gustato direttamente con un cucchiaino. I semi dovrebbero essere evitati, in quanto è stato dimostrato che contengono annonacina, una neurotossina. La polpa può essere impiegata per creare frullati, succhi, sorbetti, gelati, cocktail e molto altro.
Come integrare quando l’alimentazione non basta?
La graviola si può trovare in commercio come estratto secco all’interno di alcuni integratori. Per lo più, è presente sotto forma di capsule e compresse. La sua integrazione apporta benefici antiossidanti, antinfiammatori, antibatterici, antipertensivi e ipoglicemizzanti. Per un maggior sostegno alla salute, è possibile trovare integratori a base di graviola aggiunti d'importanti sali minerali e vitamine.
Si ricorda che l’uso d'integratori non deve sostituire una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, prima d'iniziare ad integrare graviola, è opportuno rivolgersi al proprio medico e/o farmacista di fiducia.
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