Linfa di betulla
Che cos’è la linfa di betulla?
La linfa di betulla, conosciuta anche come acqua di betulla, viene estratta dal tronco degli alberi del genere Betula. È la linfa degli alberi di betulla e viene raccolta all'inizio della primavera. Durante l'inverno, infatti, gli alberi di betulla immagazzinano sostanze nutritive che vengono poi rilasciate nella loro linfa. È ricca di vitamine e minerali, tra cui potassio, magnesio e manganese, e fornisce discrete quantità di polifenoli antiossidanti, che aiutano a combattere lo stress ossidativo cellulare. La linfa di betulla è consumata da secoli nel Nord Europa e in Cina per i suoi numerosi benefici sulla salute. Viene consumata da sola (leggermente dolce e poco calorica) oppure viene trasformata in altri prodotti, come sciroppo, birra, vino e idromele. È anche presente all’interno di cosmetici e sotto forma di integratori per la cura della pelle e della ritenzione idrica.
Quali sono i principali benefici della linfa di betulla?
La linfa di betulla è ricca di nutrienti e sostanze benefiche per la salute. In particolare presenta:
- Proprietà diuretiche e drenanti. L’alto contenuto di potassio sembra essere efficace nel combattere la ritenzione idrica, l’edema linfatico e l’iperuricemia (elevati livelli di acido urico nelle urine). Inoltre, grazie alle proprietà diuretiche, la linfa di betulla previene i calcoli renali.
- Proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Il betuloside e il monotroposide contenuti nella linfa di betulla possiedono proprietà antinfiammatorie. L’aglicone, una porzione del monotroposide, è responsabile dell’azione antidolorifica. L’azione antinfiammatoria, combinata con le proprietà drenanti, rende la linfa di betulla un ottimo rimedio contro la cellulite. Inoltre, risulta un valido rimedio anche per trattare l’artrosi, soprattutto se associata all’iperuricemia.
- Proprietà antiossidanti. La linfa di betulla è ricca di polifenoli antiossidanti, che proteggono le cellule dai danni delle molecole instabili chiamate radicali liberi, prodotte come scarto del metabolismo cellulare. L’attività antiossidante contribuisce a contrastare la comparsa di diverse condizioni, tra cui malattie cardiache, diabete di tipo 2, osteoporosi, Alzheimer, Parkinson e anche alcune forme di cancro. Uno studio ha identificato la betulina, un composto vegetale che il corpo trasforma in acido betulinico. Anche se la ricerca è limitata, questo acido potrebbe avere proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e anticancro. La linfa di betulla contiene anche vitamina C, un potente antiossidante. Inoltre, il manganese presente nella linfa aiuta a formare un antiossidante chiamato superossido dismutasi (SOD), che protegge le cellule dai danni ossidativi e può ridurre il rischio di diverse malattie croniche.
- Migliorare la salute delle ossa. L’alta quantità del minerale manganese contenuto all’interno della linfa di betulla favorisce lo sviluppo e il mantenimento delle ossa. Diversi studi hanno dimostrato che se combinato con calcio, zinco e rame (presenti anch’essi nella linfa di betulla) il manganese può aiutare a ridurre la perdita ossea nelle donne anziane.
- Migliorare la salute della pelle e dei capelli. Gli antiossidanti presenti nella linfa di betulla, soprattutto la vitamina C, hanno dimostrato di stimolare la produzione di collagene, una proteina che aiuta a mantenere la pelle forte, elastica e idratata. Inoltre, la vitamina C protegge la pelle dai dannosi raggi UV, che possono causare rughe e altri segni di invecchiamento. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche.
Poiché aiuta la produzione di collagene e l'assorbimento del ferro, la vitamina C della linfa di betulla può anche rafforzare i capelli.
Qual è il fabbisogno giornaliero di linfa di betulla?
Non è riportata una dose giornaliera necessaria a soddisfare il fabbisogno di linfa di betulla.
La linfa di betulla è generalmente considerata sicura se consumata con moderazione. È comunque preferibile limitarne l'assunzione, poiché comporta il rischio di tossicità da manganese. Questo può essere particolarmente pericoloso per le persone con una funzione epatica o cardiaca compromessa. L'attuale limite superiore tollerabile (UL) per il manganese è di 9-11 mg al giorno per gli adulti e 2-6 mg al giorno per i bambini (una singola porzione da 300 ml di acqua di betulla contiene 3 mg di manganese). Gli adulti dovrebbero perciò limitarsi a tre porzioni o meno al giorno. Molte persone risultano allergiche al polline di betulla, e devono perciò prestare attenzione a una sua assunzione. È consigliabile consultare il proprio medico di fiducia in caso di concomitante assunzione di farmaci, in particolare di anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici e diuretici. L'uso della linfa di betulla in gravidanza e durante l'allattamento non è raccomandato.
Carenza di linfa di betulla: quali sono i sintomi?
Una carenza di linfa di betulla nella dieta non sembra causare particolari segni o sintomi.
Quali sono gli alimenti ricchi di linfa di betulla?
La linfa di betulla può essere assunta così come tale o diluita con acqua o altre bevande a piacere personale.
Come integrare quando l’alimentazione non basta?
La linfa di betulla si trova in commercio sotto svariate forme. Comunemente è diffusa in forma liquida (estratto idroalcolico), da bere come tale o dopo opportuna diluizione. È possibile però trovarla anche in integratori sotto forma di compresse. Spesso la linfa di betulla è associata ad altri composti vegetali, i quali favoriscono l’azione drenante e depurativa, regolando l'equilibrio tra il sistema linfatico e microcircolatorio. L’integrazione di linfa di betulla nella dieta è, infatti, consigliata per un efficace effetto drenante e, talvolta, per il benessere dei capelli, delle ossa e delle articolazioni.
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