Pressione alta: vitamina D
Che cos’è la pressione alta e quali sono le principali cause?
La pressione alta, anche detta ipertensione, è una condizione molto pericolosa, che può portare a gravi problemi di salute, come infarto, insufficienza cardiaca, ictus e malattie renali. La pericolosità dell’ipertensione sta nel fatto che è una condizione spesso asintomatica.
Tra le cause principali di pressione alta vi sono:
- Genetica;
- Dieta povera;
- Mancanza di esercizio fisico;
- Stress;
- Abuso di alcol;
- Effetti collaterali di alcuni farmaci;
- Età avanzata.
Che cos’è la vitamina D?
La vitamina D è una vitamina liposolubile, che viene immagazzinata nel fegato e rilasciata all’occorrenza. Pertanto, non è necessario assumere regolarmente vitamina D, salvo in alcune eccezioni. Le due forme principali di vitamina D sono l’ergocalciferolo, che si assume per via alimentare, e il colecalciferolo, che viene sintetizzato dall’organismo attraverso l’esposizione ai raggi ultravioletti.
La vitamina D presenta numerosi benefici per l’organismo e può aiutare nel trattamento di diverse condizioni. Inoltre, contribuisce a mantenere equilibrati i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.
Perché la vitamina D mi aiuta a combattere la pressione alta?
La vitamina D è in grado di apportare numerosi benefici anche per chi soffre di pressione alta. Questa vitamina, infatti, possiede proprietà antinfiammatorie in grado di proteggere le pareti vasali. Inoltre, regola la pressione sanguigna agendo direttamente sulle cellule endoteliali e muscolari lisce dei vasi sanguigni.
Come interagisce la vitamina D con altri farmaci?
La vitamina D potrebbe creare delle interazioni se assunta in concomitanza dei seguenti farmaci:
- Antiacidi con alluminio;
- Antiepilettici, barbiturici o cimetidina;
- Colestiramina;
- Digitalici;
- Diuretici tiazidici;
- Glucocorticosteroidi;
- Magnesio;
- Anticoagulanti.
Inoltre, l’uso d'integratori di vitamina D nelle donne in gravidanza o allattamento deve essere prima sottoposto a un parere medico.
Come assumere correttamente la vitamina D?
La vitamina D si assume principalmente attraverso l’esposizione ai raggi solari e tramite alcuni cibi, come funghi, fegato di bovino, olio di fegato di merluzzo, ecc. In caso di necessità, è anche possibile assumere degli integratori di vitamina D per via orale. Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età, e si attesta intorno alle 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio.
Dosi eccessive di vitamina D possono provocare alcuni effetti indesiderati, tra cui:
- Calcificazione delle ossa;
- Vomito;
- Diarrea;
- Spasmi muscolari.
L’elenco non è da considerarsi esaustivo e ha il mero scopo di descrivere alcuni dei più comuni effetti indesiderati provocati da un’eccessiva assunzione di vitamina D. Chiedere consulto al proprio medico di base prima di assumerne in qualsivoglia forma.
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