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Puntura di insetto

Che cos’è la puntura d'insetto?

La puntura d'insetto è una lesione della pelle causata dal contatto accidentale con un insetto. Al mondo e in Italia esistono milioni di specie diverse di questi invertebrati, che di norma vivono all’aperto e attaccano solamente quando si sentono minacciati. Insetti come api, calabroni, formiche, pulci, vespe ma anche mosche possono mordere in risposta a un attacco percepito, per esempio quando ci si avvicina troppo al loro nido o alveare. Altre specie, come per esempio le zanzare o le cimici dei letti, attaccano per nutrirsi del sangue umano, sostanza che permette loro di vivere e riprodursi.

In generale, la maggior parte dei morsi volontari e involontari da parte degli insetti non provocano altro che un lieve disagio, ma nonostante ciò è importante sapere che esistono punture di insetto dalle conseguenze gravi e talvolta mortali. Ciò è particolarmente vero nel caso in cui il soggetto colpito risulti allergico alla tossina espulsa dall’insetto, circostanza che può portare al cosiddetto shock anafilattico, una grave reazione allergica che coinvolge diversi organi. In altri casi, gli insetti possono essere portatori di agenti patogeni come virus, batteri e parassiti. Tali microrganismi vengono veicolati nell’ospite attraverso le punture, e possono portare allo sviluppo di patologie anche gravi. Tra gli insetti che mordono intenzionalmente, ovvero per procurarsi il nutrimento necessario attraverso il sangue umano, rientrano:

  • Cimici dei letti;
  • Pulci;
  • Pidocchi della testa;
  • Pidocchi del pube;
  • Tafani;
  • Mosche nere;
  • Zanzare.

Gli insetti che pungono solamente quando si sentono minacciati includono:

  • Api;
  • Vespe;
  • Calabroni;
  • Bombi;
  • Formiche rosse;
  • Formiche nere.

Erroneamente, si tende a far rientrare all’interno della dicitura “puntura di insetto” anche la puntura di ragno, di scorpione, di zecca e di acaro. In realtà, i ragni, gli scorpioni, le zecche e gli acari appartengono alla classe degli aracnidi, e presentano caratteristiche morfologiche leggermente diverse da quelle degli insetti. Mentre questi ultimi sono costituiti da capo, addome e da sei zampe, gli aracnidi contano sempre otto zampe. Le zecche inoltre, rientrano nel gruppo dei predatori intenzionali, ovvero che si alimentano di sangue per vivere. I ragni al contrario, vivono solitamente riparati in spazi all’aperto o al chiuso bui e riparati, e attaccano l’uomo solo se minacciati o colpiti accidentalmente.

Quali sono i sintomi associati alla puntura d'insetto?

I sintomi legati alla puntura d'insetto possono variare notevolmente in base alla specie responsabile del morso, all’età e allo stato di salute del soggetto. In generale, nonostante chiunque possa essere punto da un insetto, i bambini e gli anziani sono maggiormente esposti a sviluppare reazioni gravi. Anche chi è affetto da malfunzionamento del sistema immunitario può risultare più vulnerabile all’azione di tossine e agenti patogeni trasmessi dagli insetti. Di norma, le punture d'insetto causano sintomi lievi che compaiono nel giro di pochi minuti dopo il contatto, e scompaiono nelle ore successive. Essi includono:

  • Dolore nel sito della puntura;
  • Gonfiore dell’area colpita;
  • Arrossamento della pelle nei pressi della puntura;
  • Prurito localizzato;
  • Calore nei pressi della puntura;
  • Formicolio;
  • Comparsa di uno o più puntini rossi nei pressi della puntura.

In caso di una forte reazione alla puntura d'insetto, alcuni soggetti possono sviluppare nei minuti o nelle ore successive sintomi più gravi, spesso causati da una reazione allergica. Tra di essi rientrano:

  • Febbre;
  • Tachicardia, un’accelerazione del battito cardiaco;
  • Orticaria, un forte prurito esteso ad aree del corpo diverse da quelle colpite dalla puntura;
  • Difficoltà di respirazione;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Spasmi muscolari;
  • Gonfiore delle labbra e della gola;
  • Confusione;
  • Perdita di coscienza.

I medesimi sintomi riguardano anche le punture da parte di ragni, zecche e scorpioni. Alcune specie di ragno risultano estremamente pericolose, e la loro puntura deve essere trattata al più presto da personale medico o paramedico qualificato. In Italia, le specie di ragno considerate potenzialmente pericolose per la vita sono la malmignatta, il ragno violino e la tarantola.

Alcuni insetti sono inoltre responsabili della trasmissione di malattie che necessitano di un immediato trattamento medico, come:

  • Malattia di Lyme, una patologia trasmessa dalle zecche che causa forti dolori, sbalzi d’umore ed eruzioni cutanee;
  • Scabbia, una patologia causata da piccoli acari, che comporta eruzioni cutanee e forte prurito;
  • Malaria, una patologia potenzialmente mortale trasmessa dalle zanzare, che è oggi quasi debellata in Europa ma che colpisce ancora migliaia di individui in paesi come l’Africa e l’Asia;
  • Encefalite, una malattia grave che colpisce il cervello trasmessa da zecche e zanzare.

L’elenco dei sintomi riportato non è esaustivo e serve per fornire una panoramica generale dei principali sintomi associati alla puntura d'insetto.

Cosa fare in caso di puntura di insetto?

I trattamenti per una puntura di insetto variano in base al tipo di specie responsabile. In generale, è possibile curare la maggior parte delle punture d'insetto a casa, seguendo alcune linee guida che permettono di alleviare i sintomi più leggeri e di fornire sollievo alla zona colpita. Esse includono:

  • Mantenere la calma e allontanarsi da zone in cui sono presenti alveari o nidi d'insetto;
  • Far sedere il soggetto colpito per prevenire cadute accidentali;
  • Rimuovere il pungiglione o l’insetto dal sito della puntura. Per la rimozione delle zecche, si consiglia di utilizzare pinzette specifiche e di eseguire un movimento netto verso l’alto, evitando di ruotare l’animale su se stesso e avendo cura di prelevarne la testa nel punto più vicino possibile alla pelle. Per rimuovere il pungiglione delle api (più raramente quello di vespe o calabroni) si suggerisce di utilizzare una tessera rigida e di farla scorrere direttamente sopra la puntura.
  • Disinfettare la zona interessata con acqua ossigenata;
  • Immergere l’area interessata dalla puntura in acqua fredda o, in alternativa, applicare un impacco di ghiaccio. In questo modo, l’assorbimento del veleno verrà rallentato e il gonfiore ed il rossore scompariranno più velocemente;
  • Applicare sulla ferita un impacco a base di sostanze fitoterapiche dall’azione lenitiva, come per esempio calendula, camomilla, malva, lavanda o aloe vera gel;
  • Coprire il sito della puntura con una benda o una garza sterile senza comprimerlo eccessivamente;
  • In caso di puntura di zecca o di ragno, conservare se possibile l’animale in un contenitore ermetico, in modo da consegnarlo al medico o al centro antiveleni per ulteriori analisi. Ciò faciliterà eventualmente la fase di terapia, soprattutto nel caso in cui si tratti di specie pericolose.

Per quanto riguarda l’utilizzo di medicinali, in caso di sintomi lievi è possibile applicare sulla zona colpita creme ad azione topica da banco, dalla funzione antistaminica, analgesica o antinfiammatoria.

Nel caso in cui compaiano sintomi di una reazione allergica o di shock anafilattico si consiglia di:

  • Chiamare tempestivamente il 112;
  • Nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, posizionare il soggetto colpito in posizione supina con le gambe sollevate;
  • Controllare periodicamente il polso e la respirazione del soggetto.

In mancanza di respirazione della vittima, eseguire una rianimazione cardiopolmonare. Per svolgerla nel modo corretto, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  • Posizionarsi in ginocchio a lato del soggetto sdraiato;
  • Rimuovere giacche, maglioni, sciarpe o indumenti spessi dal torace della vittima;
  • Appoggiare la mano dominante (destra per i destrorsi, sinistra per i mancini) sul torace della vittima;
  • Disporre l’altra mano sulla mano dominante e intrecciare le dita;
  • Comprimere con le braccia tese il torace con movimenti verso l’alto e il basso di non più di 5 cm, senza mai staccare le mani dal torace della vittima; Svolgere 30 compressioni;
  • Continuare a effettuare 100-120 compressioni in un minuto, che equivalgono a circa due compressioni al secondo;
  • Dopo aver concluso 30 compressioni, effettuare la ventilazione bocca a bocca, tenendo il naso della vittima tappato con pollice e indice e sollevando delicatamente il suo mento verso l’alto. Soffiare per un secondo e ripetere una seconda volta.

Esiste inoltre un’ulteriore procedura di primo soccorso da effettuare se un paziente affetto da shock anafilattico per una puntura d'insetto ha con sé un kit di emergenza per l’anafilassi (shock anafilattico). Per utilizzare il kit, è necessario:

  • Afferrare la siringa con l’adrenalina con la mano dominante;
  • Estrarre il tappo con l’altra mano;
  • Inserire l’ago della siringa nel lato esterno della coscia della vittima, spingendo a fondo fino al segnale acustico “click” che indica il completamento dell’iniezione;
  • Rimuovere la siringa dopo 10 secondi;
  • Massaggiare il sito dell'iniezione per 10 secondi.

In generale, prima di operare uno o più dei trattamenti riportati, è sempre bene valutare attentamente la situazione e riconoscerne la gravità. In caso compaiano sintomi gravi o di dubbio su come agire, è necessario contattare immediatamente il 112 e/o il proprio medico.

Cosa NON fare in caso di puntura d'insetto?

Per evitare di peggiorare la situazione e di causare ulteriori danni alla vittima, è necessario evitare di compiere azioni azzardate e impulsive. Per questo motivo, si consiglia di:

  • Non grattare la zona colpita dalla puntura;
  • Non incidere la puntura con unghie o strumenti taglienti, pena la possibile distribuzione di veleno o la formazione di vesciche e infezioni;
  • Non utilizzare sulla puntura agenti chimici aggressivi come ammoniaca, benzina, trielina o alcol, in quanto potrebbero aumentare l’infiammazione e causare lesioni e ustioni;
  • Non ritardare la chiamata ai soccorsi nel caso in cui compaiano sintomi gravi;
  • Se il soggetto perde conoscenza, non muovergli il capo e il collo in modo impulsivo;
  • Non provare a guidare da soli verso il pronto soccorso in caso di reazione allergica o di sintomi gravi;
  • Non assumere farmaci senza prima aver consultato un medico.

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