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Puntura di medusa

Che cos’è la puntura di medusa?

Le meduse sono animali marini presenti nella quasi totalità dei mari e degli oceani. Tutte le specie di medusa sono munite di tentacoli, e alcune utilizzano il veleno contenuto in essi per difendersi dai predatori o per cacciare. Per “puntura di medusa” si intende normalmente un evento accidentale che implica lo sfregamento dei tentacoli dell’animale contro la pelle umana. In generale infatti, la medusa non è provvista di un uncino o di un pungiglione, e per questo motivo non è opportuno parlare di una vera e propria puntura.

Essa non attacca intenzionalmente l’uomo, ed è piuttosto quest’ultimo a imbattersi nei filamenti urticanti che contraddistinguono l’animale, dalla lunghezza variabile. Quando toccati, i tentacoli si appoggiano sulla cute emanando sostanze irritanti che causano una reazione simile a un’ustione di primo o secondo grado. Il veleno della medusa contiene infatti proteine tossiche, capaci di esercitare un’azione irritante e urticante.

La maggior parte delle punture di medusa scatena reazioni di entità lieve, ma bambini, anziani e persone con un sistema immunitario compromesso sono maggiormente a rischio di sviluppare reazioni gravi, come allergie e in alcuni casi shock anafilattico. Se non curate in tempi brevi, tali complicazioni possono portare alla morte. Nel Mar Mediterraneo tuttavia, le specie di medusa presenti non sono ritenute pericolose per la vita, mentre le zone tropicali nel resto del mondo ospitano esemplari molto più velenosi.

Quali sono i sintomi associati alla puntura di medusa?

La maggior parte delle punture di medusa scatena reazioni di entità lieve, ma è bene ricordare che la gravità dei sintomi può dipendere da diversi fattori, per esempio:

  • La specie di medusa coinvolta;
  • L’area geografica in cui avviene il contatto;
  • L’estensione della zona cutanea colpita;
  • La durata dell’esposizione alla tossina;
  • Lo stato di salute generale dell’individuo colpito.

I sintomi comuni di una puntura di medusa compaiono nel giro di qualche secondo in seguito al contatto. Essi comprendono:

  • Sensazione di bruciore sulla pelle;
  • Formicolio o intorpidimento nel punto in cui è avvenuta la puntura;
  • Arrossamento nel sito della puntura;
  • Comparsa di vescicole nella zona interessata;
  • Dolore localizzato.

Tali manifestazioni si attenuano di norma entro 20 minuti, dando luogo ad un forte prurito esteso in tutta l’area interessata dalla puntura.

I sintomi più gravi di una puntura di medusa compaiono solitamente dopo qualche minuto dal contatto, e includono:

  • Nausea;
  • Vertigini;
  • Vomito;
  • Difficoltà di respirazione;
  • Confusione mentale;
  • Aumento della sudorazione;
  • Pallore;
  • Shock anafilattico.

L’elenco dei sintomi riportati non è da ritenersi esaustivo e ha l’obiettivo di fornire una panoramica generale dei principali sintomi associati alla puntura di medusa.

Cosa fare in caso di puntura di medusa?

Dopo essere entrati in contatto con una medusa è importante valutare attentamente la gravità della situazione e, in caso di dubbio sul da farsi, rivolgersi al più presto agli enti di soccorso locali. In generale, quando si manifestano sintomi di lieve entità, è sufficiente seguire alcune linee guida orientate ad alleviare il prurito e il dolore. In caso di puntura di medusa è quindi opportuno:

  • Mantenere la calma, evitando di fare movimenti azzardati che potrebbero compromettere la sicurezza propria e altrui;
  • Uscire dall’acqua nuotando o salendo su un’imbarcazione (nel caso ci si trovi al largo) o camminare lentamente verso un luogo sicuro (nel caso ci si trovi a riva);
  • Liberare la zona colpita da eventuali residui di tentacolo ancorati alla pelle, aiutandosi con una tessera rigida o un altro oggetto non troppo appuntito;
  • Sciacquare la pelle con acqua salata possibilmente tiepida, in modo da diminuire la sensazione di bruciore.

Se i sintomi non si aggravano, è sufficiente attendere che essi regrediscano spontaneamente. In caso di dolore acuto o di forte prurito, è possibile trattare la zona colpita con farmaci a base di cloruro di alluminio, sostanza fondamentale per lenire il prurito e arginare la diffusione degli agenti urticanti. Inoltre l’applicazione di creme a base di calendula, aloe e Cardiospermum halicacabum oppure di rimedi omeopatici come Apis mellifica, possono ridurre rapidamente i sintomi nella zona della puntura.

I soggetti affetti da una reazione allergica, devono rivolgersi al proprio medico o ai soccorsi per ottenere la prescrizione e la somministrazione di antistaminici. In alternativa, è possibile applicare nelle ore successive alla puntura un antistaminico da banco.

Se nel giro di qualche minuto dovessero invece manifestarsi sintomi più gravi, è assolutamente necessario recarsi al Pronto Soccorso più vicino, o in alternativa chiamare i soccorsi.

Cosa NON fare in caso di puntura di medusa?

Qualora si entri inavvertitamente a contatto con una medusa o ci si trovi a dover soccorrere un individuo punto da essa, è importante evitare alcuni comportamenti errati che possono causare un aggravamento dei sintomi. In generale, si consiglia di:

  • Non toccare la zona colpita con le mani, in quanto tale gesto potrebbe disperdere le sostanze urticanti parti del corpo sensibili, come occhi e bocca;
  • Non grattare la puntura, in quanto ciò potrebbe causare lesioni soggette a infezione;
  • Non strofinare sabbia nei pressi dell’area colpita, in quanto ciò potrebbe aggravare il bruciore e il prurito;
  • Non applicare urina sulla ferita, in quanto questo metodo molto diffuso si è rivelato inadeguato e completamente inefficace nel trattamento dei sintomi;
  • Non applicare ammoniaca sulle ferite, metodo che si è rivelato inefficace;
  • Non utilizzare impacchi contenenti ghiaccio o aceto;
  • Evitare l’esposizione prolungata ai raggi solari per i tre giorni successivi alla puntura, in quanto essi potrebbero aggravare i sintomi e irritare maggiormente le vescicole e gli eritemi presenti;
  • In caso di sintomi gravi, non ritardare la chiamata ai soccorsi;
  • Evitare di mettersi alla guida nel caso in cui si sperimentino vertigini o sintomi come pallore e aumento del battito cardiaco.

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