Puntura di ragno

Che cos’è la puntura di ragno?

La puntura di ragno o aracnidismo, è una lesione che si verifica in seguito al morso di un aracnide. Quando un ragno entra accidentalmente in contatto con la pelle umana, esso può difendersi mordendo l’aggressore. Quando l’apparato boccale del ragno penetra negli strati più superficiali della pelle, rilascia un veleno normalmente utilizzato per paralizzare o uccidere le prede, come piccoli insetti o roditori. Nella maggior parte dei casi, il morso di ragno non è abbastanza tossico da provocare conseguenze gravi o pericolose per la salute. Alcune specie tuttavia, possono iniettare un veleno capace di generare reazioni allergiche, che se non adeguatamente trattate possono dare vita a numerose complicazioni.

Esistono diverse tipologie di puntura di ragno, che dipendono dalla specie coinvolta e dalla zona del corpo colpita. Non tutti i ragni infatti iniettano veleno durante la puntura: in questo caso si parla del cosiddetto “dry bite” ovvero “morso asciutto”. In Italia il morso di ragno è un evento piuttosto comune, anche se le specie considerate pericolose sono in netta minoranza rispetto a quelle innocue. I ragni, inoltre, tendono molto spesso a evitare l’uomo, concentrando le proprie energie nella cattura di insetti. Essi non sono ritenuti quindi animali aggressivi, e tendono a pungere solo se urtati accidentalmente o per difendersi.

Quali sono i sintomi associati alla puntura di ragno?

La gravità dei sintomi della puntura di ragno varia in base alla specie coinvolta. La maggior parte delle conseguenze causate dalla puntura di ragno si manifestano entro le 6 ore successive al morso. I sintomi più comuni sono di entità lieve, e comportano:

• Dolore nel sito della puntura;
• Arrossamento della pelle nella zona colpita;
• Gonfiore;
• Comparsa di puntini rossi paralleli, che indicano il luogo in cui il ragno ha affondato i propri aculei o zanne;
• Prurito nel sito della puntura;
• Comparsa di vesciche intorno al morso.

Nel caso in cui il morso provenga da una specie particolarmente velenosa, è possibile sperimentare sintomi più gravi, che includono:

• Comparsa di un anello rosso o viola intorno al morso;
• Crampi muscolari;
• Mal di testa;
• Sudorazione;
• Febbre o brividi;
• Difficoltà di respirazione;
• Nausea o vomito;
• Ansia, irrequietezza;
• Linfonodi gonfi;
• Alta pressione sanguigna;
• Ipersalivazione;
• Scarsa coordinazione e vertigini;
• Disturbi della vista e dell'udito;
• Spasmi muscolari.

I soggetti sensibili al veleno di alcune specie possono inoltre sperimentare specifici sintomi legati ad una reazione allergica. Questi includono:

• Eritema;
• Dolore intenso;
• Edema;
• Orticaria generalizzata,
• Palpitazioni;
• Shock anafilattico.

In Italia, la sintomatologia più grave può essere causata dalle tre seguenti specie di aracnide:

• Ragno violino, una specie delle dimensioni di circa 8 mm di colore marrone tendente al giallo. Esso è caratterizzato da otto lunghe zampe e da alcune macchie sul dorso (il cosiddetto “violino”). Il ragno violino vive prevalentemente nelle zone mediterranee e predilige la notte come momento di caccia. Durante la giornata vive in spazi bui e riparati.
• Tarantola, un ragno di grandi dimensioni ricoperto di piccoli peli. Generalmente di colore nero o marrone, la tarantola vive prevalentemente nel sud Italia e non provoca reazioni mortali;
• Malmignatta, dalla forma tondeggiante e contraddistinta da un colore nero con macchie rosso acceso. Questa specie non vive all’interno delle abitazioni e predilige aree ricche di vegetazione.

L’elenco dei sintomi riportati non è da ritenersi esaustivo e serve a fornire una panoramica dei principali sintomi associati alla puntura di ragno.

Cosa fare in caso di puntura di ragno?

Le procedure di primo soccorso da intraprendere in seguito alla puntura di ragno variano in base alla gravità dei sintomi. In generale, prima di agire è sempre opportuno valutare la situazione e, in caso di dubbio o di sintomi gravi, è bene rivolgersi al medico o ai soccorsi locali quanto prima.

Se il soggetto colpito dalla puntura di ragno lamenta sintomi lievi, è possibile procedere facendo riposare la zona colpita dal morso e adottando alcune strategie per lenire il dolore e il bruciore. Si consiglia perciò di:

• Lavare la ferita accuratamente utilizzando acqua e sapone;
• Applicare un impacco freddo o immergere l’area colpita in acqua fredda;
• Coprire la ferita con una benda o una garza sterili;
• Seguire attentamente l’andamento dei sintomi.

Ci sono poi alcuni rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi di una puntura di ragno. Tra di essi rientrano:

• Gel di aloe vera, che può lenire l’irritazione e aiutarla a guarire più velocemente;
• Olio di lavanda, utile per ridurre il dolore;
• Olio di rosa, anch’esso dall’effetto analgesico;
• Camomilla, che può aiutare a ridurre l'infiammazione e l'irritazione della pelle;
• Crema di Cardiospermum halicacabum, con azione antinfiammatoria ed anti-irritazione.

Se nelle ore successive al morso compaiono uno o più sintomi gravi, è opportuno chiamare tempestivamente un medico, il quale dopo aver valutato la gravità della situazione potrà eventualmente prescrivere terapie antiveleno, terapie antibiotiche o l’applicazione di creme contenenti principi attivi antidolorifici o antinfiammatori. In alternativa, è consigliato chiamare il 118 o il centro antiveleni più vicino per richiedere assistenza immediata.

Cosa NON fare in caso di puntura di ragno?

Per non aggravare i sintomi di una puntura di ragno è consigliato:

• Evitare di grattare o incidere il sito della puntura, così da evitare l’insorgenza d'infezioni;
• Non applicare sulla ferita detergenti o sostanze aggressive (benzina, ammoniaca), le quali potrebbero infiammare ulteriormente l’area colpita;
• Non sottovalutare la possibile comparsa di sintomi, i quali possono manifestarsi anche dopo diverse ore dalla puntura;
• Non ritardare le richieste di soccorso in caso di sintomi gravi;
• Non assumere farmaci senza aver prima consultato un medico.