Puntura di vespa
Che cos’è la puntura di vespa?
La puntura di vespa è un’evenienza piuttosto comune, che si verifica generalmente durante i mesi primaverili ed estivi. La vespa è un insetto facilmente riconoscibile per via delle sue ali sottili e del corpo ricoperto di strisce giallo acceso. Essa può pungere l’uomo grazie ad un aculeo posizionato nella parte terminale del proprio addome che, una volta penetrato nella cute, causa dolore ed irritazione locale.
Le vespe, come le api e i calabroni, sono dotate di un pungiglione liscio che usano principalmente per autodifesa. Il pungiglione di una vespa contiene veleno (una sostanza tossica), che durante la puntura viene trasmesso all'uomo.
A differenza delle api, le vespe non rilasciano il pungiglione dopo la puntura: ciò significa che esse possono pungere ripetutamente. Nonostante la maggior parte delle punture di vespa si risolva nel giro di pochi giorni, è possibile che alcuni soggetti sensibili riscontrino una reazione allergica che può portare a complicazioni anche gravi. Le punture di vespa possono verificarsi in qualsiasi fase della vita, compresa la gravidanza.
Quali sono i sintomi associati alla puntura di vespa?
In seguito ad una puntura di vespa, la maggior parte delle persone sviluppa sintomi minori che si manifestano durante e dopo l’incidente. La prima sensazione che si prova durante una puntura è quello di un dolore acuto, il quale si trasforma poi in gonfiore, rossore e prurito localizzati. Tali manifestazioni scompaiono nel giro di 24-48 ore.
In alcuni casi, è possibile che compaiano sintomi più gravi, che spesso dipendono da un’allergia al veleno rilasciato durante la puntura. I sintomi di una grave reazione allergica (anafilassi) alle punture di vespa includono:
- Grave gonfiore del viso, delle labbra o della gola;
- Orticaria o prurito in aree del corpo non colpite dalla puntura;
- Difficoltà respiratorie, come il respiro affannoso;
- Vertigini;
- Improvviso calo della pressione sanguigna;
- Stordimento;
- Perdita di coscienza;
- Nausea;
- Vomito;
- Diarrea;
- Crampi allo stomaco;
- Battito cardiaco debole o accelerato.
In rari casi, le punture di vespa possono contribuire alla comparsa di complicazioni che coinvolgono il sistema nervoso.
L’elenco dei sintomi riportati potrebbe non essere esaustivo, e serve a fornire una panoramica dei principali sintomi associati alla puntura di vespa.
Come fare in caso di puntura di vespa?
Prima di procedere con l’attuazione di procedure di primo soccorso, occorre sempre valutare attentamente la gravità della situazione, e qualora fosse necessario, rivolgersi tempestivamente al pronto soccorso locale.
In linea generale, in presenza di soli sintomi lievi conseguenti ad una puntura di vespa è opportuno agire secondo le seguenti linee guida:
- Lavare l'area della puntura con acqua e sapone per rimuovere quanto più veleno possibile;
- Applicare un impacco freddo sul sito della ferita per ridurre il gonfiore e il dolore;
- Mantenere la ferita pulita e asciutta per prevenire la comparsa di un'infezione;
- Coprire la ferita con una benda o garza sterile;
- Applicare farmaci da banco o rimedi fitoterapici come creme o lozioni se il prurito o l'irritazione della pelle diventano fastidiosi.
Tra i rimedi naturali utili a contrastare bruciore e prurito nel sito della puntura di vespa rientrano sostanze come il bicarbonato di sodio, la calendula e la farina d’avena colloidale, che, grazie al loro potere lenitivo, possono ridurre l’azione del veleno. Anche l’aceto è un rimedio casalingo che può essere usato per contrastare i sintomi lievi delle punture di vespa. Per usare l’aceto è necessario imbevere un batuffolo di cotone e disporlo per alcuni minuti sull’area interessata dal dolore e dal prurito. Inoltre l’applicazione di creme a base di calendula, aloe e Cardiospermum halicacabum oppure di rimedi omeopatici come Apis mellifica, possono ridurre rapidamente i sintomi nella zona della puntura.
Se la puntura di vespa risulta molto dolorosa o se il gonfiore si espande a zone più estese, è possibile procedere all’applicazione di creme a base di idrocortisone o calamina, o in alternativa all’assunzione su indicazione medica di antidolorifici o antistaminici. Il medico, valutate le condizioni del soggetto, potrà inoltre prescrivere corticosteroidi, da assumersi solitamente per 3-5 giorni.
Le reazioni allergiche gravi alle punture di vespa richiedono invece un'attenzione medica immediata. In generale, fino allo 0,8% dei bambini e al 3% degli adulti sono allergici alle punture di insetti. Il trattamento per gravi reazioni allergiche alle punture di vespa può includere:
- Somministrazione di epinefrina supplementare, per calmare il sistema immunitario e contrastare l’avanzare dello shock anafilattico;
- Rianimazione cardiopolmonare, se la respirazione è temporaneamente cessata;
- Somministrazione di ossigeno, steroidi o altri farmaci per migliorare la respirazione.
Se il soggetto colpito da una puntura di vespa è consapevole di essere allergico, probabilmente possiede un kit di primo soccorso contenente una auto-iniezione di epinefrina. Il consiglio, in questi casi, è di aiutare chi è colpito a somministrarsi o a farsi somministrare una dose di epinefrina il prima possibile, chiamando immediatamente il 118.
Per operare l’iniezione nel modo corretto è necessario:
- Impugnare la siringa con la mano dominante;
- Estrarre il tappo con l’altra mano;
- Inserire l'estremità con l’ago sull’esterno della coscia e premere, attendendo il click che indica l’avvenuta iniezione;
- Attendere 10 secondi e rimuovere la siringa;
- Massaggiare la zona dell'iniezione per 10 secondi;
- Utilizzare una seconda siringa nel caso non vi siano miglioramenti nei successivi 10 minuti.
Cosa NON fare in caso di puntura di vespa?
Per evitare che i sintomi lievi di una puntura di vespa si aggravino, è importante:
- Non grattare la zona interessata dalla puntura, in quanto tale operazione potrebbe aumentare il rossore ed il gonfiore della pelle esponendola a future infezioni;
- Non urtare o rompere vesciche comparse in seguito alla puntura, per evitare d'infiammare ulteriormente l’area.
In caso si verifichi uno shock anafilattico, è indispensabile non tardare nel contattare i soccorsi e non lasciare mai da solo il soggetto colpito, in quanto l’aggravarsi della situazione potrebbe comportare la perdita di coscienza ed eventuali cadute pericolose per la vita. Inoltre, se si è stati punti da una vespa e compaiono sintomi gravi, è molto importante non mettersi alla guida da soli per cercare aiuto.
Infine, è fortemente sconsigliato intraprendere terapie farmacologiche senza prima aver consultato un medico.
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