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Puntura di zecca

Che cos’è la puntura di zecca?

La puntura di zecca è un evento accidentale che si verifica quando la zecca, un aracnide dell’ordine degli Ixodidi, entra in contatto con la pelle umana. Erroneamente definita insetto, la zecca possiede in realtà otto zampe, ed è dotata di una dentatura capace di aggrapparsi alla cute dell’ospite. Riconoscerla è piuttosto semplice, in quanto possiede una testa di forma triangolare e un corpo circolare di colore nero-bruno, di dimensioni variabili. Il suo obiettivo è quello di nutrirsi del sangue umano o animale, una sostanza fondamentale per garantire la riproduzione della specie.

Di per sé, la puntura di zecca non è dannosa: il pericolo per la salute è piuttosto rappresentato dal fatto che le zecche sono portatrici di numerosi agenti patogeni, i quali possono causare nei soggetti colpiti patologie anche gravi. La maggior parte delle volte tuttavia, la puntura di zecca non comporta alcuna conseguenza e si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno, a patto che l’esemplare responsabile del morso venga opportunamente rimosso dalla pelle.

Le zecche sono parassiti tipici della stagione estiva, che vivono prevalentemente in aree montane caratterizzate dalla presenza di erba, sterpaglie, accumuli di fogliame o arbusti. Ciononostante, esse sono molto diffuse anche in ambienti urbani e nei giardini cittadini: per questo motivo, è importante verificare che dopo una passeggiata esse non si siano aggrappate alla pelle dell’uomo o degli animali domestici. Le zone maggiormente colpite dal morso di zecca sono:

  • Le ascelle;
  • L'inguine;
  • Il cuoio capelluto;
  • La parte posteriore delle ginocchia;
  • L'interno dell'ombelico;
  • La vita;
  • Dentro e intorno alle orecchie.

Dopo che la zecca inizia a succhiare il sangue, essa può rimanere ancorata alla cute anche per diversi giorni, aumentando così la probabilità di trasmettere parassiti, batteri o virus. Per questa ragione, prima la zecca viene rimossa, minore sarà la probabilità di sviluppare conseguenze gravi.

Quali sono i sintomi associati alla puntura di zecca?

Le punture di zecca sono piuttosto semplici da identificare, in quanto le zecche tendono a rimanere ancorate al sito della puntura per diversi giorni consecutivi. Esse inoltre non pungono più di una volta, ma si concentrano su un’area specifica. Dopo che l’animale è entrato in contatto con la pelle, è molto comune sperimentare i seguenti sintomi:

  • Bruciore nel sito della puntura;
  • Lieve arrossamento della pelle intorno al morso;
  • Leggero prurito nell’area interessata.

Tali sintomi tendono a scomparire non appena la zecca viene rimossa dalla pelle. In alcuni casi tuttavia, soggetti allergici alla puntura di zecca possono manifestare:

  • Dolore nel sito della puntura;
  • Eruzione cutanea;
  • Forte bruciore nell’area del morso;
  • Comparsa di vesciche;
  • Difficoltà respiratorie, in caso di un’allergia grave.

Le zecche possono inoltre trasmettere malattie potenzialmente gravi agli ospiti umani. La maggior parte dei segni o sintomi di una malattia trasmessa dalle zecche insorge entro pochi giorni o poche settimane dal morso. Alcune delle malattie che si possono contrarre attraverso un morso di zecca includono:

  • Malattia di Lyme, una patologia causata dal batterio Borrelia burgdorferi;
  • Meningoencefalite;
  • Febbre da zecca del Colorado;
  • Ehrlichiosi;

I potenziali sintomi delle malattie trasmesse dalle zecche includono:

  • Macchie di colore rosso o eruzione cutanea vicino al luogo del morso;
  • Febbre;
  • Brividi;
  • Eruzione cutanea su tutto il corpo;
  • Rigidità del collo;
  • Mal di testa;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Debolezza;
  • Dolori muscolari e articolari;
  • Linfonodi gonfi;
  • Sbalzi d’umore (nel caso della Malattia di Lyme).

L’elenco dei sintomi riportati non è esaustivo e ha l’obiettivo di fornire una panoramica dei principali sintomi associati alla puntura di zecca.

Cosa fare in caso di puntura di zecca?

La prima cosa da fare dopo aver riconosciuto una puntura di zecca, consiste nel rimuovere attentamente l’animale, aiutandosi con delle pinzette apposite o dalla punta fine. Nel caso in cui il soggetto colpito o le persone presenti non siano a conoscenza della procedura adeguata, è sempre meglio rivolgersi ad un medico il prima possibile. Una rimozione errata della testa della zecca potrebbe non risolvere il problema, in quanto l’animale potrebbe sopravvivere e continuare a iniettare agenti patogeni nell’organismo.

Esistono tuttavia alcune linee guida generali che permettono di rimuovere una zecca nel modo corretto. Esse indicano di:

  • Indossare guanti sterili prima di agire;
  • Afferrare la zecca con le pinzette nel punto più vicino possibile alla superficie della pelle;
  • Tirare la testa dell’animale verso l’alto allontanandosi dalla pelle e applicando una pressione costante con l’altra mano. In questa fase è molto importante non piegare o torcere la zecca su se stessa;
  • Controllare il sito del morso per vedere se qualche parte della testa o della bocca della zecca sono ancora aggrappate alla pelle. Se così fosse, rimuoverle con attenzione;
  • Pulire il sito del morso con acqua e applicare un disinfettante per le mani a base di alcol, alcool denaturato o iodio;
  • Una volta rimossa la zecca, immergerla in alcool per assicurarsi che sia morta;
  • Mettere la zecca in un contenitore sigillato. Conservare la zecca fornisce la prova di un morso di zecca per il medico. Potrebbe essere una buona idea etichettare il contenitore con la data e il luogo del morso;
  • Nel caso in cui non compaiano sintomi gravi, è possibile bruciare la zecca rimossa.

Dopo aver proceduto con la rimozione della zecca, occorre inoltre monitorare lo stato di salute del soggetto colpito per almeno 30 giorni. Nel caso in cui non si sia effettuato un richiamo negli ultimi 10 anni è necessario contattare il proprio medico per una corretta profilassi antitetanica. Il vaccino antitetanico è infatti in grado di prevenire l’insorgenza di sintomi gravi conseguenti alla puntura di zecca.

Se nel giro di qualche minuto o nelle ore successive compaiono sintomi quali febbre. dolori, orticaria o gonfiore, contattare immediatamente il proprio medico o il pronto soccorso sanitario locale. Il ricorso all’assistenza medica è obbligatorio nel caso in cui la puntura abbia luogo in un paese in cui sono diffuse patologie come la malattia di Lyme o altre malattie gravi.

Cosa non fare in caso di puntura di zecca?

In caso di puntura di zecca, è importante evitare quanto più possibile d'intervenire in modo impulsivo, pena la rottura del corpo dell’animale, la permanenza della testa nella pelle e il conseguente rilascio prolungato di agenti patogeni.

Dopo aver constatato che l’animale è ancorato nella cute, si consiglia di:

  • Non temporeggiare e rimuovere la zecca il prima possibile;
  • Evitare di toccare la zona della puntura e l’insetto a mani nude;
  • Non grattare la ferita, soprattutto se la zecca è ancora attaccata alla pelle;
  • Non provare a rimuovere l’animale aiutandosi con strumenti inadeguati, come forbici, posate, coltelli o altri utensili diversi dalle pinzette;
  • Non applicare sulla puntura smalto per unghie, benzina, acetone, trielina, olio o ammoniaca, in quanto queste sostanze possono provocare il rigurgito di sostanze infette da parte dell’animale;
  • Non sottovalutare il problema e ritardare il contatto con i soccorsi nel caso in cui si manifestino sintomi gravi;
  • Non assumere farmaci senza prima aver consultato il medico, in quanto eventuali effetti collaterali potrebbero peggiorare la situazione;
  • Non abbandonare la zecca sulle superfici circostanti, assicurandosi di gettarla via o conservandola in un contenitore sigillato.

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