Allergie ai pollini
Cos'è l'allergia ai pollini?
L'allergia ai pollini è una risposta anomala del sistema immunitario in seguito all’esposizione ai pollini.
Il polline è una polvere molto fine prodotta da alberi, fiori, erbe ed erbacce per fertilizzare altre piante della stessa specie e riprodursi.
A seconda dello specifico polline coinvolto, avremo diverse tipologie di allergia.
Le più comuni sono:
- Allergia al polline di betulla. Più comune a primavera. Un singolo albero di betulla può produrre fino a 5 milioni di grani di polline.
- Allergia al polline di quercia. Più comune a primavera. Il polline rimane nell'aria per periodi di tempo più lunghi. Questo può causare gravi reazioni allergiche.
- Allergia al polline dell'erba. Più comune durante i mesi estivi.
- Allergia al polline di ambrosia (graminacee). Più attive tra la tarda primavera e i mesi autunnali. Il polline spinto dal vento può viaggiare per centinaia di chilometri e sopravvivere durante un inverno mite.
L’allergia al polline è la più diffusa tra le allergie esistenti ed è nota anche come febbre da fieno o rinite allergica.
Quali sono le principali cause dell’allergia al polline?
La causa principale dello sviluppo di una allergia al polline è l’errato funzionamento del sistema immunitario.
Il sistema immunitario normalmente difende il corpo dagli invasori nocivi - come virus e batteri - per allontanare le malattie.
Nelle persone affette da allergie al polline, il sistema immunitario identifica erroneamente il polline innocuo come un intruso pericoloso e inizia a produrre sostanze chimiche per combattere il polline. Questo fenomeno è conosciuto come reazione allergica, e il tipo specifico di polline che la causa è conosciuto come allergene.
Più nello specifico, quindi, la causa scatenante della reazione allergica è l’esposizione al polline presente nell’aria, mediante la respirazione.
Quali sono i principali sintomi dell’allergia al polline?
La reazione porta a numerosi sintomi irritanti, come:
- Congestione nasale (naso chiuso).
- Naso che cola e starnuti.
- Pressione del seno nasale, che può causare dolore al viso.
- Prurito oculare, occhi che lacrimano.
- Gola che gratta.
- Tosse.
- Pelle gonfia e di colore bluastro sotto gli occhi.
- Diminuzione del senso del gusto e dell'olfatto.
- Aumento delle reazioni asmatiche.
Alcune persone soffrono di allergie ai pollini tutto l'anno, mentre altre solo in certi periodi dell'anno. Per esempio, le persone che sono sensibili al polline di betulla, di solito, manifestano maggiori sintomi durante la primavera, quando le betulle sono in fiore.
Allo stesso modo, le persone affette da allergie all'ambrosia sono più colpite dal disturbo durante la tarda primavera e l'inizio dell'autunno.
Disclaimer: l’elenco non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcuni sintomi che possono associarsi al disturbo.
Come prevenire l’allergia al polline?
Come per altre allergie, il modo migliore per prevenire l’allergia è evitare l'allergene. Tuttavia, il polline è molto difficile da evitare.
È possibile minimizzare la propria esposizione al polline:
- Rimanendo in casa nei giorni secchi e ventosi.
- Facendo in modo che altri si occupino del giardinaggio o del lavoro in giardino durante le stagioni di punta.
- Indossando una maschera antipolvere quando la conta dei pollini è alta.
- Chiudere porte e finestre quando il conteggio dei pollini è alto.
Cosa fare in caso di allergia al polline?
È improbabile che l'allergia vada via una volta che si è sviluppata.
È possibile però che il medico prescriva una terapia farmacologica per alleviare i sintomi associati all’allergia al polline.
Principi attivi
- Antistaminici. Gli antistaminici bloccano l'attività dell'istamina, una delle principali sostanze chimiche infiammatorie, rilasciate dal sistema immunitario, che intervengono nelle manifestazioni allergiche.
- Decongestionanti. Utilizzati per un sollievo rapido e temporaneo alla congestione nasale e sinusale o il rossore e il prurito agli occhi.
- Antileucotrieni. Questi farmaci hanno un'azione specifica contro i recettori dei leucotrieni, sostanze infiammatorie che sono liberate dai mastociti durante la reazione allergica. Bloccano l’azione dei leucotrieni, arrestando così la risposta infiammatoria.
Rimedi naturali
- Perilla(Perilla frutescens). Il cui fitocomplesso (le sostanze attive contenute) possiede proprietà antiallergiche e immunomodulatrici.Inibisce i più importanti mediatori chimici coinvolti nell'inflammazione e nell'allergia, quale istamina e leucotrieni.
- Ribes nero (Ribes nigrum). Il cui fitocomplesso ha proprietà antinfiammatorie (con effetto simile al cortisone, ma senza lo stesso profilo di tossicità), antistaminiche e analgesiche. La sua attività simil-cortisonica viene esercitata a livello della corteccia delle ghiandole surrenali e stimola la secrezione di sostanze ad azione antinfiammatoria.
- Rosa canina. Possiede attività antinfiammatoria e antiossidante. Svolge un'importante azione nelle infiammazioni acute che comportano alterazioni delle mucose, soprattutto quando sono associate a componenti allergico-asmatiche. Inoltre, i frutti della Rosa Canina sono una fonte di Vitamina C concentrata, in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell'organismo.
- Adatoda (Adhatoda Vasica). Broncodilatatore, antistaminico, espettorante-mucolitico e antisettico. Aiuta a respirare meglio in caso di tosse, bronchiti acute e croniche e allevia le manifestazioni allergiche a carico dell'apparato respiratorio.
- Boswellia (Boswellia serrata). La sua resina contiene gli acidi boswellici, che inibiscono alcuni enzimi (5-lipossigenasi) bloccando così la sintesi di leucotrieni, coinvolti in processi infiammatori tipici delle reazioni allergiche.
- Noni (Morinda citrifolia). Il succo riduce le infiammazioni e rinforza il sistema immunitario; l'estratto secco è molto utile nel trattare le conseguenze della rinite allergica.
- Liquirizia (Glycyrrhiza glabra). È un efficace immunomodulatore ed un inibitore del rilascio d'istamina, molecola proinfiammatoria.
- Associazione di Manganese, Zolfo e Fosforo. L’oligoterapia considera l’associazione di questi elementi, assunti nel periodo di maggior malessere, valida per la sua importante azione desensibilizzante e disintossicante.
Anche un certo numero di rimedi casalinghi può aiutare ad alleviare i sintomi dell'allergia al polline. Questi includono:
- Usare una bottiglietta o un neti pot per espellere il polline dal naso.
- Rimuovere e lavare tutti i vestiti che sono stati indossati all'esterno.
- Asciugare i vestiti in un'asciugatrice piuttosto che all'esterno su uno stendino.
- Usare l'aria condizionata nelle auto e nelle case.
- Investire in un filtro portatile ad alta efficienza per l'aria particolata (HEPA) o in un deumidificatore.
- Passare regolarmente l'aspirapolvere con un aspirapolvere che abbia un filtro HEPA.
Infine, per contrastare l’allergia al polline esiste un trattamento immunoterapico, approccio alternativo alla somministrazione di farmaci quando questi non sono sufficienti ad alleviare i sintomi. Si tratta di un trattamento di desensibilizzazione in cui si "allena" il sistema immunitario a non essere più sensibile a un allergene. Piccole quantità di polline a cui si è allergici vengono iniettate al paziente. La quantità di allergene presente nell'iniezione aumenta gradualmente nel tempo. Le iniezioni modificano la risposta del sistema immunitario all'allergene, contribuendo a ridurre la gravità delle reazioni allergiche. In genere, i pazienti provano un sollievo completo dai sintomi entro uno o tre anni dall'inizio delle iniezioni allergiche.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
In caso di sospetta reazione allergica al polline, si consiglia di chiedere il parere del medico di fiducia o del medico specialista (allergologo o dermatologo).
Se il medico lo riterrà opportuno, eseguirà specifici esami del sangue ed opportuni test diagnostici (test cutaneo: durante la procedura, l'allergologo pungerà diverse aree della pelle e inserirà una piccola quantità di vari tipi di polline. In caso di allergia a una delle sostanze, si formerà rossore, gonfiore e prurito nel sito entro 15-20 minuti) per verificare la possibile allergia al polline ed impostare il trattamento migliore per evitare reazioni future.
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