Brucellosi
- Che cos’è la brucellosi?
- Quali sono le principali cause della brucellosi?
- Come si trasmette e/o si prende la brucellosi?
- Quali sono i principali sintomi della brucellosi?
- Quali complicazioni possono derivare dalla brucellosi?
- Cosa fare in caso di brucellosi?
- Principi attivi:
- Rimedi naturali:
- Come prevenire la brucellosi?
Che cos’è la brucellosi?
La brucellosi è un’antropozoonosi causata da un gruppo di batteri del genere Brucella.Le antropozoonosi sono malattie infettive che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo per contatto diretto o indiretto.
La brucellosi, anche chiamata febbre maltese o febbre mediterranea, si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre alta, brividi, cefalea, dolori muscolari).
Quali sono le principali cause della brucellosi?
Come accennato in precedenza, la brucellosi è un’infezione causata da batteri gram negativi appartenenti al genere Brucella, in particolare Brucella abortus, Brucella suis e Brucella melitensis. Questi batteri infettano alcune specie animali come ovini, suini e bovini, e da lì si trasferiscono all’uomo.
Come si trasmette e/o si prende la brucellosi?
Essendo una zoonosi, la brucellosi si contrae se si entra in contatto con un animale infetto.
Il contatto può essere diretto, quindi attraverso l’esposizione per via cutanea (nel caso ci siano ferite esposte) o respiratoria di materiali provenienti da animali infetti (sangue, urine, feci, placenta), oppure indiretto attraverso il consumo di alimenti contaminati quali latte e derivati non pastorizzati, carni crude o poco cotte.
Le persone più a rischio sono coloro che passano molto tempo con gli animali, come gli allevatori, i veterinari, i cacciatori e i macellai. Il contagio da uomo a uomo è raro, ma può avvenire attraverso l’allattamento e il rapporto sessuale non protetto.
Quali sono i principali sintomi della brucellosi?
I sintomi della brucellosi sono molto simili a quelli dell’influenza e si manifestano a due/quattro settimane dal contagio (dopo il cosiddetto periodo di incubazione).
I sintomi comprendono:
- Perdita di appetito;
- Mal di schiena;
- Brividi;
- Letargia;
- Mal di testa;
- Dolore all'addome;
- Stipsi o diarrea;
- Dolore alle articolazioni;
- Febbre che va e viene;
- Perdita di peso.
La sintomatologia della brucellosi può comunque variare per gravità a seconda che la malattia si manifesti in forma acuta, subclinica o cronica.
Quali complicazioni possono derivare dalla brucellosi?
La brucellosi non sempre viene completamente debellata con un solo trattamento antibiotico e potrebbero essere necessari più terapie con farmaci diversi prima che la malattia venga completamente trattata. In alcuni casi, i batteri possono rimanere nonostante il trattamento seguito. In questi casi si possono sviluppare complicanze quali:
- Encefalite, infiammazione del cervello;
- Epididimo-orchite, infiammazione dei testicoli;
- Lesioni alle ossa e alle articolazioni, con possibili artriti;
- Endocardite, infezione del rivestimento interno del cuore;
- Ascessi epatici o renali;
- Meningite, infiammazione delle membrane intorno al cervello.
Disclaimer: l’elenco potrebbe non essere esaustivo e serve solo a dare una panoramica di quelle che sono le complicazioni comunemente associate con la brucellosi.
Cosa fare in caso di brucellosi?
Essendo la brucellosi un’infezione batterica, l’unico trattamento riconosciuto al momento è quello antibiotico. Parallelamente possono essere assunti altri medicinali per combattere i sintomi secondari come febbre e problemi intestinali.
Di seguito vengono esposti quelli che sono i rimedi più comuni ai sintomi secondari della brucellosi e all’infezione in sé. I rimedi qui proposti sono di carattere generale, in quanto ogni situazione richiede un trattamento specifico.
Principi attivi:
- Antibiotici. Essendo la brucellosi causata da un batterio, questi farmaci rappresentano l’unica cura. Il trattamento in caso di brucellosi varia per un periodo di 6-8 settimane. La scelta dell’antibiotico può variare in base alla storia clinica di ciascun paziente.
Rimedi naturali:
- Aglio, cipolla, peperoncino e chiodi di garofano, cibi con proprietà antibatteriche e antivirali.
- Tea tree, bergamotto e timo, i cui oli essenziali hanno azione antinfluenzale e antinfettiva ad ampio spettro. Possono aiutare a contrastare gli attacchi di virus, batteri e altri microrganismi.
- Ricorrere all’omeopatia con Aconitum 9CH, prima che inizi la sudorazione da febbre, o Belladonna 9CH, quando è iniziata la sudorazione.
- Mirtillo. Le foglie di mirtillo svolgono una funzione astringente e antidiarroica.
- Potentilla. Pianta nota per la sua attività astringente, antinfiammatoria, cicatrizzante, batteriostatica e antivirale.
- Alchemilla. Vengono sfruttate le proprietà astringenti e antisettiche delle foglie.
- Corbezzolo. Pianta dalle proprietà astringenti.
- Senna, rabarbaro, malva, liquirizia e psillio, aventi proprietà lassative utili in caso di stipsi associata.
- Integratori di probiotici e prebiotici, per promuovere la salute gastrointestinale;
- Integratori di zinco, per evitare la diarrea.
Se si presentano sintomi simili a quelli descritti sopra che non passano secondo le normali tempistiche dell’influenza, è bene rivolgersi al proprio medico curante, che potrebbe voler eseguire dei test per assicurarsi che non ci sia un’infezione da brucellosi.
I test di accertamento includono:
- Emocoltura;
- Coltura delle urine;
- Coltura del midollo osseo;
- Test del liquido cerebrospinale;
- Test per gli anticorpi alla brucellosi.
Disclaimer: L’elenco dei rimedi proposti non è esaustivo.
Come prevenire la brucellosi?
La brucellosi è prevenibile. Per ridurre le possibilità di contrarla, occorre seguire alcuni accorgimenti:
- Evitare di consumare carne cruda o latte, formaggi e derivati non pastorizzati.
- Indossare guanti e occhiali protettivi quando si maneggiano animali o tessuti animali.
- Coprire qualsiasi ferita aperta sulla pelle quando si entra in contatto con il sangue animale.
- Indossare indumenti e guanti protettivi quando si aiutano gli animali a partorire.
- Somministrare il vaccino contro la brucellosi agli animali. In ogni caso, non esiste la controparte ad uso umano.
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