Celiachia alimentare
Che cos’è la celiachia alimentare?
La celiachia alimentare è una condizione per la quale il consumo di glutine porta il sistema immunitario ad attaccare i propri tessuti, arrivando a danneggiare l’intestino e impedendo l’assimilazione dei nutrienti. Il glutine è una proteina alimentare che si ritrova nei seguenti cereali: grano, orzo, farro e segale.
Quali sono le principali cause della celiachia alimentare?
La celiachia è un disturbo autoimmune per il quale il sistema immunitario percepisce la gliadina, una delle sostanze che compongono il glutine, come una minaccia per il corpo e produce quindi anticorpi per combatterla.
Gli anticorpi causano un’infiammazione all’interno dell’intestino, appiattendo i villi e riducendo la sua capacità di digerire il cibo. I villi sono delle protuberanze presenti nell’intestino che ne aumentano la superficie, aiutandolo nel processo di digestione.
Al momento non è chiaro cosa scateni la celiachia in primo luogo; si pensa che sia una combinazione di fattori ambientali e personali.
I fattori ambientali riconosciuti ora come ora includono:
- Storia familiare.Se c’è una persona celiaca all’interno della famiglia, il rischio che gli altri membri sviluppino la malattia aumenta del 10%. La percentuale si alza al 75% se si ha un fratello gemello celiaco.
- Storia clinica infantile.Si è più propensi a sviluppare questo disturbo se da bambini si è sofferto di un'infezione del sistema digestivo (come un'infezione da rotavirus).
A seguire un elenco delle patologie associate:
- Diabete di tipo 1;
- Condizioni della tiroide;
- Colite ulcerosa, una condizione digestiva che causa l'infiammazione del colon (intestino crasso);
- Disturbi neurologici che colpiscono il cervello e il sistema nervoso, come l'epilessia;
- Sindrome di Down e sindrome di Turner.
Tuttavia, non è ancora stata stabilita la connessione tra queste patologie e la celiachia. Esse potrebbero quindi aumentare il rischio di sviluppare la malattia, oppure potrebbero essere da ricondurre a un’ulteriore causa sottostante.
Quali sono i principali sintomi della celiachia?
I sintomi della celiachia si manifestano nel momento in cui si mangiano alimenti contenenti glutine. Variano molto da soggetto a soggetto; in alcuni casi sono lievi, in altri gravi e ogni tanto possono non presentarsi del tutto.
I sintomi più comuni sono:
- Diarrea, dovuta al malassorbimento del cibo;
- Steatorrea, feci con un alto contenuto di grasso che le rende schiumose, grasse e particolarmente maleodoranti;
- Dolore addominale;
- Gonfiore e flatulenza;
- Indigestione;
- Costipazione;
- Vomito (di solito colpisce solo i bambini).
Oltre a questi sintomi intestinali, in linea più generale, la celiachia può anche portare a:
- Affaticamento, legato alla malnutrizione, può essere un segno di anemia da carenza di ferro o di anemia da carenza di vitamina B12 e folati;
- Perdita di peso inaspettata;
- Dermatite erpetiforme (eruzione cutanea pruriginosa);
- Difficoltà a rimanere incinta;
- Neuropatia periferica (formicolio e intorpidimento di mani e piedi);
- Disturbi che influenzano il coordinamento, l'equilibrio e la proprietà di parola (atassia);
- Edema (gonfiore di mani, piedi, braccia e gambe causato da un accumulo di liquidi).
Disclaimer: L’elenco non è esaustivo e serve solo a dare una panoramica di alcuni sintomi che possono associarsi al disturbo.
Cosa fare in caso di celiachia?
Una volta confermata la diagnosi, il medico consiglierà qual è il modo migliore per gestire la condizione.
L’unico modo per evitare il sopraggiungere dei sintomi della celiachia è non consumare cibi contenenti glutine. I sintomi dovrebbero migliorare notevolmente entro poche settimane dall'inizio di una dieta adeguata, tuttavia potrebbero essere necessari fino a due anni prima che il sistema digestivo guarisca completamente.
Nel caso di celiachia occorre dunque seguire una dieta senza glutine:
- Evitare alimenti che possono contenere glutine: pane, pasta, cereali, biscotti o cracker, torte e pasticcini, prodotti da forno, prodotti con cereali e farine a base di avena, frumento, farro, orzo, grano, Kamut, o malto (presente nella birra).
Bisogna sempre controllare le etichette in quanto il glutine può essere stato inserito come additivo nei cibi confezionati. Occorre dunque controllare gli ingredienti di salse, sughi, insaccati, caramelle, dadi.
Da verificare anche la presenza di glutine in bevande solubili e tè aromatizzati.
Esistono anche prodotti non alimentari che contengono questa proteina, come rossetti, francobolli e alcune medicine.
- Acquistare in sostituzione appositi prodotti Gluten Free, che presentano l’etichetta specifica.
In caso di dubbi è comunque possibile consultare il prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia.
Rimedi naturali:
- Integratori. Utili nel caso in cui il malassorbimento dei nutrienti, dovuto alla celiachia, abbia portato ad avere carenze vitaminiche e di minerali.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
Se si sospetta di essere celiaci, è essenziale andare dal medico per ricevere una diagnosi.
Il dottore prescriverà dei test appositi, che includono analisi del sangue (verranno ricercati gli anticorpi specifici che sono normalmente collegati alla celiachia, anche se può succedere di essere celiaci senza averli sviluppati) e, eventualmente, una gastroscopia con biopsia (lieve operazione che permette di prelevare un campione del rivestimento dell’intestino tenue).
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