Coccidioidomicosi
- Che cos’è la coccidioidomicosi?
- Quali sono le principali cause della coccidioidomicosi?
- Come si trasmette e/o si prende la coccidioidomicosi?
- Quali sono i principali sintomi della coccidioidomicosi?
- Quali complicazioni possono derivare dalla coccidioidomicosi?
- Cosa fare in caso di coccidioidomicosi?
- Principi attivi:
- Rimedi naturali:
Che cos’è la coccidioidomicosi?
La coccidioidomicosi è un’infezione causata da due tipi di fungo appartenenti alla famiglia Coccidioides (nello specifico dai miceti Coccidioides immitis e Coccidioides posadasii). Di solito colpisce i polmoni ma, se non trattata, può diffondersi al resto del corpo.
Quali sono le principali cause della coccidioidomicosi?
La coccidioidomicosi ha origine nell’infezione del corpo da parte del fungo Coccidioides. Questi particolari funghi si trovano nella regione sudoccidentale degli Stati Uniti, nel Messico settentrionale, in zone dell’America centrale e in Argentina. Sembra che il 30-60% delle persone che risiedono in una di queste aree venga esposto al micete a un certo punto della propria vita.
Come si trasmette e/o si prende la coccidioidomicosi?
Le spore di Coccidioides sono presenti nel terreno e possono venire disperse nell’aria quando il suolo viene smosso e la polvere si sposta con il vento. A quel punto è estremamente facile che penetrino nell’organismo tramite la normale respirazione. Pertanto, anche se chiunque viva nelle zone sopracitate è potenzialmente a rischio, contadini e altre persone che lavorano con la terra (o ne sono esposte) sono maggiormente soggetti a inalare le spore e a sviluppare l’infezione.
Non si può contrarre la coccidioidomicosi dal contatto con un'altra persona.
Quali sono i principali sintomi della coccidioidomicosi?
La coccidioidomicosi si presenta in due forme che comportano sintomi diversi: acuta e cronica (o progressiva).
La coccidioidomicosi primaria acuta è una forma lieve dell'infezione che di solito passa autonomamente senza bisogno di un trattamento. Il periodo d'incubazione varia da una a tre settimane. La coccidioidomicosi potrebbe essere asintomatica, ma nel caso in cui si verificassero i sintomi, essi possono includere:
- Tosse;
- Perdita di appetito;
- Febbre;
- Respiro corto.
Questi sintomi vengono spesso scambiati per quelli di una classica influenza.
La coccidioidomicosi progressiva (o cronica), invece, è una forma a lungo termine della malattia. Si può sviluppare la forma cronica mesi o anni dopo aver contratto la forma acuta. In questo caso l’infezione si diffonde dai polmoni ad altre aree del corpo o a tutto l’organismo.
I sintomi della coccidioidomicosi progressiva includono:
- Tosse cronica;
- Espettorato con tracce di sangue;
- Perdita di peso;
- Perdita di appetito;
- Respiro sibilante;
- Dolore al petto;
- Debolezza muscolare;
- Ulcere singole o multiple (nel caso in cui l’infezione si diffonda alla pelle);
- Mal di testa.
Quali complicazioni possono derivare dalla coccidioidomicosi?
Se non trattata, la coccidioidomicosi può infettare tessuti e organi del corpo, arrivando sempre più in profondità e portando a lesioni focali che si possono formare in qualsiasi tessuto, ma più comunemente sulla pelle, nel tessuto sottocutaneo, nelle ossa (portando a osteomielite), nelle articolazioni e nelle meningi (portando a meningite).
Ciò tende ad accadere principalmente nei pazienti che presentano uno o più dei seguenti fattori di rischio:
- Infezione da HIV;
- Uso di immunosoppressori;
- Età avanzata;
- Gravidanza avanzata o parto recente.
Disclaimer: l’elenco potrebbe non essere esaustivo e serve solo a dare una panoramica di quelle che sono le complicazioni comunemente associate con la coccidioidomicosi.
Cosa fare in caso di coccidioidomicosi?
Le informazioni che seguono sono di carattere generale e servono a fornire un’idea di quello che è il trattamento in caso di coccidioidomicosi. Si ricorda che ogni situazione è a sé stante e che spesso la coccidioidomicosi è asintomatica, per cui si risolve senza bisogno di trattamento.
La terapia, se ritenuta necessaria, comprenderà farmaci specifici. A lato della terapia farmacologica è possibile sostenere le proprie difese immunitarie in vari modi, così da ridurre al minimo le possibilità che l’infezione si espanda.
Principi attivi:
- Farmaci antimicotici specifici che aiutino a debellare il fungo.
Rimedi naturali:
- Echinacea, pianta immunostimolante, stimola la produzione di leucociti;
- Astragalo, pianta immunostimolante con proprietà antivirali e antiossidanti. Sostiene l’incremento dei linfociti T;
- Eleuterococco, rimedio adattogeno, aumenta la resistenza dell’organismo agli stimoli stressogeni;
- Uncaria, oltre a essere immunostimolante presenta proprietà antivirali e antinfiammatorie;
- Panax Ginseng, stimola i globuli bianchi (leucociti) e i linfociti;
- Aloe vera, la presenza di polisaccaridi attiva la produzione di macrofagi, che agiscono contro le infezioni di batteri, virus e funghi;
- Curcuma, presenta proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
- Integratori di vitamina C, stimolano la funzionalità del sistema immunitario, hanno una forte azione antiossidante e corroborano la produzione di interferone inattivando virus e altri patogeni;
- Probiotici, garantiscono la salute della flora batterica intestinale;
- Integratori di omega 3, aiutano a promuovere la risposta immunitaria.
Disclaimer: L’elenco dei rimedi proposti non è esaustivo.
In caso si viaggiasse nelle zone endemiche del fungo Coccidioides e si sviluppassero sintomi quali quelli descritti sopra, è sempre consigliabile consultare il proprio medico di base che potrà prescrivere la cura appropriata.
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