Difterite
Che cos’è la difterite?
La difterite è una grave infezione batterica che colpisce le mucose della gola e del naso. Diffusa maggiormente nelle regioni meno sviluppate di Asia, Africa, Europa Orientale e Brasile, la difterite è spesso conseguenza della mancata adozione di una corretta igiene personale. Anche se si diffonde facilmente da una persona all'altra, la difterite può essere prevenuta attraverso l'uso di vaccini. I bambini negli Stati Uniti e in Europa sono regolarmente vaccinati contro la difterite, quindi la condizione è rara in questi luoghi.
Essa può provocare problemi respiratori e tramutarsi velocemente in una serie di complicanze che coinvolgono organi molto diversi tra loro, come il cuore e i reni.
Quali sono le principali cause della difterite?
L’agente eziologico responsabile della difterite è un batterio chiamato Corynebacterium diphtheriae. Tale microrganismo è responsabile del rilascio nel soggetto infetto di una tossina, la quale è capace di legarsi alle cellule cardiache e a quelle nervose. L’unico ospite di questo batterio è l’uomo.
Disclaimer: L’elenco delle cause sopra riportato ha l’obiettivo di fornire una panoramica delle principali cause della difterite, e pertanto non è da ritenersi esaustivo.
Come si trasmette e/o si prende la difterite?
La trasmissione della difterite può avvenire in modo diretto o indiretto.
Nel primo caso, il batterio responsabile dell’infezione viene espulso tramite le vie aeree superiori, attraverso colpi di tosse e starnuti. Esso si diffonde così nell’aria e penetra nella bocca e nel naso di chi sosta nelle vicinanze.
Nel secondo caso, il batterio della difterite rimane ancorato a superfici e oggetti presenti nell’ambiente, rimanendo in vita e contagiando chi entra in contatto con essi.
Quali sono i principali sintomi della difterite?
I segni della difterite appaiono spesso entro due-cinque giorni dall'inizio dell'infezione. Alcune persone non sperimentano alcun sintomo, mentre altre presentano sintomi lievi molto simili a quelli di un comune raffreddore. Anche se una persona infetta non mostra alcun segno o sintomo di difterite, essa è tuttavia ancora in grado di trasmettere l'infezione batterica fino a sei settimane dopo l'infezione iniziale.
Il sintomo più visibile e comune della difterite è rappresentato dalla comparsa di un rivestimento spesso e grigio sulla gola e sulle tonsille.
Altri sintomi comuni includono:
- Febbre;
- Brividi;
- Ghiandole del collo gonfie;
- Tosse forte e abbaiante;
- Mal di gola;
- Raucedine;
- Pelle bluastra;
- Cambiamenti nella vista;
- Difficoltà di parola;
- Una sensazione generale di malessere o disagio.
Inoltre, in alcuni casi la difterite può colpire il tessuto epiteliale e concentrarsi quindi sulla pelle, causando ulcere e arrossamenti nei pressi della parte del corpo interessata. Quando ciò avviene, si parla di difterite cutanea o difterite della pelle.
Quali complicazioni possono derivare dalla difterite?
Se la difterite non viene trattata per tempo, le tossine prodotte dal batterio Corynebacterium diphtheriae possono rimanere in circolo nel sistema sanguigno fino a raggiungere altri organi, come cuore, reni e cervello. Ciò può portare a complicazioni potenzialmente pericolose per la vita. Le principali includono:
- Insufficienza respiratoria e danni polmonari. Una delle complicazioni più comuni legate alla difterite consiste nella difficoltà di respirazione o deglutizione, causata dall’ingrandimento della massa di tessuto grigio presente nella gola. Essa può ingrandirsi a un livello tale da causare la morte per soffocamento. Inoltre, con il progredire della malattia è possibile che alcune porzioni di tale massa si stacchino dalla gola e raggiungano i polmoni, dando vita a fenomeni infiammatori gravi.
- Infiammazione del muscolo cardiaco. La diffusione delle tossine nel sangue può arrivare a colpire anche il cuore, dando origine a infiammazioni di varie porzioni del muscolo cardiaco. Oltre alla miocardite, altre possibili conseguenze della difterite a livello cardiaco sono l’insufficienza cardiaca e l’arresto cardiaco.
- Danni al sistema nervoso. La circolazione delle tossine difteriche può causare lesioni ai nervi che regolano la deglutizione, così come a quelli coinvolti nella gestione della respirazione. Quando ciò accade, i muscoli respiratori possono essere soggetti a paralisi, portando il soggetto a sperimentare difficoltà respiratorie gravi. Anche la vescica è coinvolta in questo processo: le lesioni ai nervi che controllano tale organo possono comportare la difficoltà a urinare completamente.
- Insufficienza renale. I reni colpiti dalla presenza delle tossine difteriche non riescono più a svolgere le proprie funzioni (purificazione del sangue), generando così un accumulo di sostanze dannose ed estranee nel sangue.
Disclaimer: L’elenco dei rimedi sopra riportato non è necessariamente esaustivo, e serve a fornire una panoramica dei principali trattamenti associati alla cura della difterite.
Cosa fare in caso di difterite?
Data la sua natura grave e altamente contagiosa, la difterite è un disturbo che richiede un trattamento medico immediato. Nel caso in cui compaiano sintomi legati a tale malattia, è necessario recarsi dal medico il prima possibile, soprattutto se essi si manifestano al ritorno da un viaggio presso uno dei paesi maggiormente colpiti dall’infezione. Dopo aver effettuato una diagnosi tramite esame fisico o prelievo di tessuti, lo specialista procederà con la somministrazione di un antidoto noto come antitossina difterica, seguita da una terapia antibiotica.
Allo scopo di rinforzare il sistema immunitario e rendere meno suscettibile l’organismo a questa infezione è possibile utilizzare integratori a base di Echinacea, Sambuco, Astragalo, Pelargonium sidoides, Estratto secco di semi di pompelmo, Propoli, Vitamina C, Vitamina D, Probiotici specifici.
Principi attivi
- Antitossina difterica, solitamente inoculata per via endovenosa o intramuscolare. Essa è utile per eliminare le tossine presenti nel sangue, evitando così il possibile sviluppo di complicazioni gravi.
- Farmaci antibiotici, volti a uccidere i batteri responsabili dell’infezione, diminuendo notevolmente la capacità del paziente d'infettare gli altri.
In casi gravi e nell’eventualità di una mancata risposta alle terapie farmacologiche, il paziente colpito da difterite può essere soggetto a ricovero ospedaliero. Tale strategia è anche volta a proteggere i parenti del paziente da eventuali contagi. Inoltre, in caso di difterite è possibile che il medico prescriva antibiotici anche alle persone che sono venute in contatto con il malato nelle ultime 6 settimane.
Disclaimer: L’elenco dei trattamenti proposti non è esaustivo e serve a fornire una panoramica generale delle principali terapie legate alla cura della difterite.
Come prevenire la difterite?
La difterite è una malattia che è possibile prevenire facilmente grazie alla somministrazione di un vaccino in età giovanile. Esso è conosciuto con il nome di vaccino DTAP, sigla che indica l’insieme delle malattie contro le quali è efficace. Oltre alla difterite, infatti, tale vaccino previene il contagio da altre gravi malattie quali tetano e pertosse. Esso viene somministrato ai bambini in una serie di cinque iniezioni, le quali avvengono all’età di 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, dai 15 ai 18 mesi e dai 4 ai 6 anni. La durata della copertura vaccinale contro la difterite è di 10 anni, pertanto i bambini dovranno essere vaccinati nuovamente intorno ai 12 anni di età.
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