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Dolore paralitico

Che cos’è il dolore paralitico?

Il dolore paralitico si verifica quando non si è in grado di fare movimenti muscolari volontari. Si stima che 1 persona su 50 ne possa soffrire. L’interruzione dei segnali nervosi inviati ai muscoli, provoca dolore paralitico. Se sono coinvolti solo alcuni muscoli, si parla di dolore paralitico parziale (detto anche paresi). In caso non si abbia il controllo di nessun muscolo, si parla di dolore paralitico completo.

Se sono colpiti i muscoli di una piccola sezione del corpo (come viso, mani, piedi o corde vocali), si ha a che fare col dolore paralitico localizzato. Al contrario, si dice generalizzato se colpisce un’area più grande. In questo caso, viene classificato in base all’estensione della paralisi e a quali arti coinvolge (emiplegia, paraplegia e così via).

Il dolore paralitico può essere, inoltre:

  • Permanente. Ciò implica che non è possibile riacquistare il controllo dei muscoli. La condizione è dunque irreversibile;
  • Temporaneo, indica una condizione reversibile in cui la paralisi è solo momentanea.

Il dolore paralitico può anche essere suddiviso in due tipi in base alla sede della lesione nel sistema nervoso. In questi casi abbiamo dolore paralitico:

  • Flaccido: comporta la perdita della motilità volontaria e la diminuzione di tono muscolare;
  • Spastico: comporta la perdita della motilità volontaria e un aumento del tono muscolare che causa scatti e spasmi incontrollabili e contratture continue.

Quali sono le principali cause del dolore paralitico?

Le cause comuni di dolore paralitico vanno ricercate nel sistema nervoso. Alcune condizioni sono congenite come la spina bifida, altre derivano da lesioni traumatiche o da condizioni mediche che danneggiano la funzione muscolare e nervosa.

Le principali cause del dolore paralitico sono:

  • Ictus. Causato dall’improvviso danneggiamento di un vaso sanguigno, da mancanza di ossigeno (ischemia) o dalla compressione dovuta alla fuoriuscita di sangue (emorragia cerebrale). Può causare dolore paralitico temporaneo o cronico;
  • Lesioni del midollo spinale. Traumi e incidenti possono portare alla lesione del midollo spinale, causando dolore paralitico temporaneo o permanente;
  • Lesioni cerebrali. Lesione provocata da malattia o infortunio, può causare dolore paralitico e paralisi cerebrale.

Quali possono essere le patologie associate al dolore paralitico?

Il dolore paralitico può essere sintomo di alcune condizioni e patologie gravi. Le principali patologie associate al dolore paralitico sono:

  • Paralisi di Bell. Paralisi temporanea dei muscoli facciali accompagnata da tremori e spesso causata da un’infezione, come quella da Herpes Simplex e Herpes Zoster. La paralisi è reversibile e si risolve da sola nel giro di poco tempo;
  • Malattie Autoimmuni come la Sclerosi Multipla e la Sindrome di Guillain-Barré. La sclerosi multipla causa lesioni al midollo spinale e disturbi nervosi che provocano paralisi. La Sindrome di Guillan-Barrè danneggia i nervi periferici ed è accompagnata da dolore paralitico che parte dalle gambe e si irradia alle braccia;
  • Malattie neurologiche, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Il disturbo neurodegenerativo porta alla paralisi dei muscoli volontari.

In linea generale, il dolore paralitico può essere accompagnato da una perdita di sensibilità a seconda della posizione della lesione, oltre all’incapacità di movimento.

Alcune condizioni mediche possono causare una paralisi graduale. Si può sperimentare:

  • Una costante perdita di sensibilità e di controllo muscolare;
  • Crampi muscolari;
  • Formicolio o intorpidimento degli arti.

Disclaimer: si ricorda che l’elenco delle patologie associate al dolore paralitico presentato sopra non è esaustivo ed ha il solo scopo di offrire una panoramica di alcune delle condizioni che possono associarsi a tale sintomo.

Come prevenire il dolore paralitico?

Le lesioni spinali sono una delle principali cause di dolore paralitico. È possibile ridurre le possibilità di lesioni spinali adottando queste misure:

  • Indossare sempre la cintura di sicurezza. Assicurarsi che i seggiolini per auto vengano usati correttamente;
  • Non guidare sotto l'influenza di sostanze stupefacenti e non viaggiare con un guidatore non in regola;
  • Usare precauzioni quando si partecipa a sport o attività. Per esempio, indossare il casco quando si fa sport. Avere uno spotter in palestra e usare tappetini ammortizzanti quando è il caso;
  • Condurre uno stile di vita sano. Uno stile di vita sano aiuta a mantenere i tessuti elastici, ridurre il livello di colesterolo nel sangue (che potrebbe causare ictus) e a tenere alte le difese immunitarie. È consigliabile evitare cibi grassi e assumere da uno a due litri di acqua al giorno;
  • Controllare la profondità dell'acqua prima d'immergersi per evitare di sbattere sul fondo del mare e provocare delle lesioni spinali;
  • Ridurre lo stress. Lo stress gioca un ruolo fondamentale nel corretto funzionamento dell’organismo. Inoltre, può essere causa di distrazioni fatali che possono portare a traumi o lesioni;
  • Praticare sport o movimento. Una regolare attività fisica rafforza i muscoli e il sistema immunitario, riducendo le possibilità d'infiammazioni a carico dei nervi e del sistema nervoso;
  • Smettere di fumare. Il fumo ostruisce i vasi sanguigni ed è spesso causa d'infiammazioni e ostruzioni;
  • Limitare il consumo di: sale, caffè, tè, alcolici e zuccheri. Eliminando questi alimenti, sarà più semplice mantenere regolare la pressione arteriosa. Una pressione del sangue regolare evita che si creino disturbi che causano dolore in sede ombelicale.

Inoltre, alcuni integratori e vitaminici possono aiutare a mantenere in salute e in forze il proprio corpo ed essere più reattivo in caso di traumi o lesioni che possono causare il dolore paralitico, come:

  • Magnesio, minerale che migliora il funzionamento del sistema nervoso, favorisce il metabolismo energetico e la performance sportiva. Inoltre, svolge una funziona antinfiammatoria;
  • Glucosamina, rinforza le articolazioni migliorando l’elasticità dei tessuti muscolari;
  • Calcio. L’assunzione di calcio è importante per la salute delle ossa e dei denti. La carenza di calcio favorisce l’insorgenza di formicolio alle gambe e dolori muscolari;
  • Vitamina C, fondamentale per la salute dei tessuti. Si trova naturalmente nella frutta fresca come arance, kiwi, fragole. Svolge un'attività antiossidante e irrobustisce il sistema immunitario;
  • Vitamina B1, vitamina idrosolubile che viene prodotta solo in parte dall’organismo e sintetizza i processi energetici dell’organismo. Inoltre, è molto utile per ridurre lo stress causato dai dolori;
  • Vitamina D, naturalmente sintetizzata tramite l’esposizione al sole, mantiene regolari i livelli di calcio e di fosforo nel sangue;
  • Acido alfa lipoico, ad azione neuroprotettiva, favorisce la riduzione del dolore.
  • Vitamina B12, vitamina fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Svolge un ruolo fondamentale nella produzione di globuli rossi e formazione del midollo osseo. Inoltre, la sua assunzione riduce lo stress.

Cosa fare in caso di dolore paralitico?

Il dolore paralitico è una condizione che stravolge la routine quotidiana, a prescindere che sia temporanea o cronica.

Se il dolore paralitico si verifica improvvisamente, può essere difficile adattarsi e modificare il proprio stile di vita. Molte persone con paralisi godono di una vita attiva con dispositivi di mobilità e il sostegno dei propri cari.

È importante contattare il medico che diagnosticherà il tipo di dolore paralitico e predisporrà la terapia adeguata.

In linea generale, in caso di dolore paralitico, è possibile:

  • Seguire una terapia fisica, occupazionale e logopedica;
  • Utilizzare dispositivi adattivi e di assistenza per migliorare la qualità della vita;
  • Utilizzare dispositivi ortopedici o protesici, come i tutori;
  • Utilizzare tecnologia ad attivazione vocale per facilitare le attività quotidiane.

Alcuni rimedi naturali e principi attivi possono alleviare i disturbi causati dal dolore paralitico.

Rimedi Naturali

  • Liquirizia, le sue proprietà benefiche sono molteplici: svolge un’azione antinfiammatoria e antivirale ed è fonte di vitamine come B1, B2, B3, B5 e vitamina E;
  • Camomilla, svolge una funzione distensiva e antispasmodica, ottima alleata per i crampi intestinali, dolori di stomaco e difficoltà nella digestione;
  • Olmo scivoloso, appartenente alla famiglia Oleaceae, ottimo alleato per i problemi gastrointestinali. Svolge un’azione depurativa, astringente e antinfiammatoria;
  • Zenzero, dalle proprietà antinfiammatorie, regola la digestione e allevia i dolori muscolari;
  • Fermenti lattici e probiotici rafforzano la barriera dell’intestino, deputata a proteggerlo dai patogeni;
  • Karkadè, svolge un’azione depurativa e antiossidante. Inoltre, facilita la digestione e protegge i vasi sanguigni;
  • Aloe vera, naturale fonte di steroidi, svolge un’azione antinfiammatoria che allevia i sintomi causati da problemi articolari;
  • Malva, nota per le sue proprietà lassative, diuretiche e antinfiammatorie. Inoltre, svolge una funzione antimicrobica e antivirale;
  • Arnica, antinfiammatorio naturale, allevia il dolore dovuto a traumi e contusioni; favorisce l’assorbimento dei lividi e allevia le infiammazioni;
  • Curcuma, rimedio naturale molto comune per trattare il dolore. Svolge un’azione antinfiammatoria e antidolorifica;
  • Condroitina, elemento costruttivo della cartilagine, riduce il dolore e la rigidità articolare.

Principi Attivi

  • Corticosteroidi, farmaci a base steroidea per ridurre l’infiammazione del nervo facciale. Hanno un potente effetto antinfiammatorio;
  • Antivirali, aiutano il corpo a combattere l’infezione e la paralisi causata da virus come Herpes Simplex (Paralisi di Bell);
  • Idratanti oculari, sotto forma di pomate oftalmiche o colliri. In caso di paralisi facciale, idratare l’occhio può lenire i danni causati dalla secchezza oculare;
  • Antidepressivi, combattono gli stati d’ansia e depressione causati dal dolore paralitico;
  • Antipertensivi come i calcio antagonisti, insieme di principi attivi che riducono la pressione arteriosa;
  • Antinfiammatori steroidei per trattare l'infiammazione associata all'esofagite;
  • Miorilassanti, allevia i sintomi degli spasmi e crampi muscolari;
  • Antinfiammatori non steroidei (FANS), riducono le infiammazioni e alleviano il dolore.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.

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