Dolore al petto
Che cos’è il dolore al petto?
Il dolore al petto, che viene percepito a livello della parte anteriore del torace, può presentarsi come un dolore sordo e continuo oppure come una fitta acuta.
Quali sono le principali cause del dolore al petto?
Il dolore al petto può essere dovuto a molteplici fattori, anche per via dei diversi organi e delle diverse strutture presenti a livello toracico, come cuore, polmoni, bronchi, esofago, grandi vasi sanguigni, muscoli e ossa.
Quali possono essere le patologie associate?
Tra le patologie che provocano dolore al petto, troviamo:
- Reflusso gastroesofageo
- Bruciore di stomaco
- Fratture, lesioni, stiramenti muscolari
- Ansia o attacco di panico
- Asma
- Polmonite
- Pleurite
- Fuoco di Sant’Antonio
- Patologie a carico della cistifellea
- Pneumotorace (collasso di un polmone)
- Embolia polmonare, che si verifica quando un coagulo di sangue, proveniente da altre parti del corpo, si ferma all’interno dei polmoni e causa un improvviso blocco arterioso, impedendo l’afflusso di sangue all’organo;
- Malattie cardiache come pericardite o miocardite;
- Infarto del miocardio
Si ricorda che l’elenco non è esaustivo e che serve a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi al sintomo.
Cosa fare in caso di dolore al petto?
In genere, il dolore al petto non denota nulla di grave e si risolve spontaneamente in breve tempo. Laddove questo non si verificasse, o in presenza di dolore molto intenso o che tende a peggiorare o ripresentarsi, è bene consultare un medico.
I rimedi per il dolore al petto, infatti, dipendono dalla causa scatenante, e possono comprendere modifiche allo stile di vita, specifiche terapie farmacologiche, interventi chirurgici.
In generale, è consigliabile evitare di fumare e di consumare caffeina e alcol.
Principi attivi:
- antibiotici, per contrastare un’eventuale infezione batterica responsabile per esempio di una polmonite;
- antidolorifici, per alleviare il dolore in caso di fratture ossee, lesioni intercostali o stiramenti ai muscoli;
- antiacidi, per contrastare l'acidità dello stomaco e alleviare dolore e bruciore in caso di reflusso e bruciore;
- gastroprotettori, che svolgono azione difensiva della mucosa dello stomaco, in caso di reflusso gastroesofageo.
- ansiolitici, utili per contrastare i disturbi d’ansia.
Rimedi naturali:
- alginati (sali dell’acido alginico che si ottengono dalle alghe marine) una volta nello stomaco creano un “gel” che galleggia sul contenuto dello stomaco e ostacola la risalita della secrezione acida impedendo il reflusso.
- passiflora, ha un effetto rilassante e sedativo e aiuta a contrastare l’ansia e l’insonnia;
- iperico, ha proprietà sedative e antidepressive; stimola la produzione di melatonina e concilia il sonno;
- biancospino, ha un’azione calmante su stati d’ansia, ma anche sulla salute del cuore;
- liquirizia, dall’azione benefica sulla mucosa dello stomaco, ha proprietà depurative, digestive ed espettoranti;
- rabarbaro: ha proprietà digestive, favorisce la digestione e migliora la stitichezza (in piccole dosi);
- camomilla: ha un’azione calmante e sedativa e migliora la funzionalità del tratto gastrointestinale.
L’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
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