Dolore alla schiena
Che cos’è il dolore alla schiena?
Il dolore alla schiena è un sintomo molto diffuso che può presentarsi con maggiore frequenza negli anziani, in quanto l’avanzamento dell’età contribuisce ad un aumento del mal di schiena. Tuttavia, può interessare anche soggetti più giovani, specialmente coloro che non fanno sport. La sedentarietà, infatti, costituisce un altro fattore di rischio per lo sviluppo del dolore alla schiena.
Il mal di schiena può essere causato anche dal sovrappeso o dall’obesità, in quanto l’eccesso di peso mette sotto stress la muscolatura, le ossa e le articolazioni della schiena. Spesso, il dolore è dovuto a un sollevamento improprio (uso della schiena come leva e non delle gambe). Infine, il dolore alla schiena è comune anche in gravidamza, soprattutto nell’ultimo trimestre.
Quali possono essere le patologie associate?
Solitamente, il dolore alla schiena non denota nulla di grave. In alcuni casi può essere anche associato a determinate patologie o condizioni, quali:
- Stiramento dei muscoli o dei legamenti: Un allenamento troppo intenso, dei sollevamenti pesanti e ripetitivi o dei movimenti scorretti possono affaticare i muscoli e i legamenti spinali.
- Rigonfiamento o rottura dei dischi: I dischi presenti tra le vertebre fungono da cuscinetto, ammortizzano gli urti e facilitano i movimenti, prevenendo le lesioni. In alcuni casi, tale disturbo è indolore e privo di sintomi. La malattia del disco, spesso, viene diagnosticata accidentalmente, quando si fanno i raggi X alla colonna vertebrale per altri motivi.
- Scoliosi e altre anomalie anatomiche: Alcune condizioni come la scoliosi, la lordosi e la cifosi possono causare dolore alla schiena. Si tratta di malformazioni della colonna vertebrale che possono essere causate da cattiva postura, problemi nello sviluppo, muscolatura debole, fattori ereditari e altro.
- Artrite: La schiena può essere colpita da artrite od osteoartrite. Si tratta di patologie che colpiscono le articolazioni, in particolare la cartilagine, causandone il deterioramento nel tempo.
- Osteoporosi: Patologia che colpisce le ossa, rendendole più deboli e fragili ed esponendole a un maggiore rischio di frattura.
Disclaimer: Si ricorda che l’elenco non è esaustivo e che serve a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi al sintomo.
Quali sono i principali rimedi contro il dolore alla schiena?
Il dolore alla schiena, nella maggior parte dei casi, dovrebbe risolversi gradualmente con trattamenti casalinghi, nel giro di poche settimane. Tuttavia, in caso di dolore persistente o che peggiora, si consiglia di consultare prontamente un medico che provvederà a individuare la causa alla base del sintomo e a impostare un piano di trattamento mirato.
Alcuni principi attivi e rimedi naturali possono comunque essere utili per alleviare il disagio associato al sintomo:
Principi attivi
- Antidolorifici, efficaci nel contrastare il dolore.
- FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), utilizzati per alleviare il dolore e ridurre le infiammazioni
- Miorilassanti, per alleviare la tensione che causa dolore.
- Oppioidi, possono essere utilizzati con effetto analgesico per un breve periodo di tempo, sotto la stretta supervisione del medico.
- Iniezioni di cortisone, utili antinfiammatori nel caso in cui gli altri trattamenti non abbiano fatto effetto e il dolore si fosse irradiato alla gamba.
Rimedi naturali
- Peperoncino, per uso locale, che grazie al contenuto di capsaicina ha azione analgesica;
- Curcuma, dalle proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie;
- Arnica montana, dalle proprietà antidolorifiche;
- Artiglio del diavolo, dalle proprietà antinfiammatorie;
- Zenzero, dall’azione antidolorifica.
- Integratori alimentari specifici, come glucosamina, MSM (metilsulfonilmetano), dalle proprietà analgesiche e antinfiammatorie;
Inoltre, in linea generale, se si soffre di dolore alla schiena, è consigliabile:
- Utilizzare apposite fasce o cerotti riscaldanti, efficaci contro le tensioni muscolari perché favoriscono il rilassamento e alleviano il dolore.
- Fare esercizio fisico. Attività sportive a basso impatto, ossia che non sollecitano eccessivamente schiena e articolazioni, possono aiutare a rinforzare la muscolatura non solo della schiena, ma di tutto il corpo.
- Mantenere il peso corporeo nella norma. Come già accennato, il sovrappeso e l’obesità sono fattori di rischio per lo sviluppo del dolore alla schiena. Si consiglia di adottare uno stile di vita sano, non solo facendo esercizio, ma anche seguendo un regime alimentare vario ed equilibrato, ricco di vitamine, minerali e antiossidanti e povero di grassi e zuccheri.
- Smettere di fumare. Il fumo, oltre a causare una serie di problematiche all’organismo, aumenta anche il rischio di sviluppare il mal di schiena.
- Sollevare i pesi con la tecnica giusta. Possibilmente, è meglio evitare di sollevare oggetti pesanti. In generale, quando si deve sollevare qualcosa, occorre fare leva con le gambe, tenendo la schiena dritta e piegando solo le ginocchia.
- Adottare una postura corretta. Quando stiamo seduti, in piedi o sdraiati per molto tempo, spesso, assumiamo posizioni scorrette e, a lungo termine, ciò compromette la nostra schiena, causando dolore.
- Rivolgersi a un fisioterapista per iniziare un percorso di recupero e ottenere i giusti consigli.
- Provare a sottoporsi ad agopuntura, pratica terapeutica che prevede l’inserimento di piccoli aghi in punti specifici del corpo, per alleviare il mal di collo.
- Sottoporsi a trattamenti chiropratici, una pratica manuale volta alla manipolazione della colonna vertebrale, per liberarla da eventuali blocchi e contribuire al miglioramento muscolo-scheletrico generale.
- Sottoporsi a massaggi.
- In ottica di prevenzione, può essere indicato il test DNA Cardiolipidomica, effettuabile in farmacia. Il test, che coniuga un’analisi del sangue e un’analisi genetica, consente di ottenere un profilo del singolo paziente e attuare una strategia di prevenzione. L’esame del sangue offre informazioni in merito alle condizioni dei globuli rossi, in particolare sulla composizione lipidica della loro membrana. Il prelievo e la successiva analisi di un campione dalla mucosa della bocca invece, permette mediante le informazioni genetiche ottenute, di definire la personale predisposizione al rischio di sviluppare patologie multifattoriali, come quelle cardiovascolari.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
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