Emorragia vaginale

Che cos’è l’emorragia vaginale?

Per emorragia vaginale anormale si intendono perdite di sangue presenti in periodi diversi dal fisiologico ciclo mestruale.

La menopausa si verifica solitamente in donne di mezza età, dopo circa 12 mesi senza mestruazioni. Qualsiasi sanguinamento vaginale può essere un motivo di preoccupazione e dovrebbe essere valutato.

Quali possono essere le patologie associate?

Le patologie associate all’emorragia vaginale possono essere molteplici:

• Iperplasia endometriale.
• Fattori del sistema endocrino.
• Ipertiroidismo o ipotiroidismo (tiroide iperattiva o sottoattiva).
• Sindrome dell'ovaio policistico.
• Interruzione o cambiamento della pillola anticoncezionale o della terapia ormonale in menopausa (sanguinamento da sospensione).
• Fattori legati a fertilità e riproduzione.
• Gravidanza ectopica (extrauterina).
• Livelli ormonali fluttuanti.
• Aborto spontaneo (prima della 20esima settimana di gravidanza).
• Gravidanza.
• Cicli ovulatori casuali.
• Rapporti sessuali.
• Perimenopausa.
• Atrofia vaginale (sindrome genitourinaria della menopausa).
• Infezioni.
• Cervicite.
• Chlamydia trachomatis.
• Endometrite.
• Gonorrea.
• Malattia infiammatoria pelvica.
• Vaginite.
• Malattia sistemica grave, come una malattia renale o epatica.
• Trombocitopenia (bassa conta delle piastrine).
• Malattia di Von Willebrand e altri disturbi della coagulazione del sangue.
• Tampone interno dimenticato.
• Dispositivo intrauterino.
• Adenomiosi.
• Polipi cervicali, endometriali o uterini.
• Fibromi uterini.

Disclaimer: questo elenco non è esaustivo, ma serve a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi al sintomo. Si raccomanda di consultare il ginecologo per poter avere una diagnosi accurata.

Quali sono i principali rimedi contro l’emorragia vaginale?

Un sanguinamento anomalo può essere scatenato da diversi fattori, che a loro volta richiedono diversi trattamenti.

Per riuscire a trovare la cura più adatta, si raccomanda una visita ginecologica approfondita. In alcuni casi, infatti, il sanguinamento vaginale anomalo può essere indice di una patologia seria, che richiede un trattamento tempestivo per evitare serie complicazioni.

Principi attivi

• Terapia ormonale: viene prescritta dal medico nel caso in cui l’emorragia vaginale sia dovuta a questioni di tipo ormonale.
• Antibiotici: utilizzati per contrastare le infezioni batteriche che provocano il sanguinamento.
• Antimicotici: impiegati per trattare le infezioni fungine responsabili dell’emorragia.
• Ovuli ad uso interno: solitamente utilizzati per ripristinare la flora batterica vaginale e innalzare le difese, in modo che possano contrastare eventuali virus e agenti patogeni che stiano causando il sanguinamento.
• Antinfiammatori e analgesici: impiegati per ridurre il dolore che accompagna l’emorragia.
• Procoagulanti: vengono prescritti dal medico per arrestare il sanguinamento in atto, in quanto favoriscono la coagulazione sanguigna.

Rimedi naturali

• Tisana allo zenzero: aiuterebbe ad aumentare l’azione antinfiammatoria delle prostaglandine e a ridurre il sanguinamento vaginale.
• Cardo mariano: utile per sostenere la funzione del fegato e regolare l’attività ormonale.
• Radice di tarassaco: anch’esso efficace nel sostegno della funzionalità del fegato e nel ripristino dell’equilibrio ormonale.
• Aumentare l’apporto di ferro attraverso l’alimentazione: può essere utile per reintegrare i giusti quantitativi di questo importante minerale, per prevenire la comparsa di anemia conseguente al sanguinamento. Tra gli alimenti più ricchi di ferro vi sono la carne rossa, i fagioli, le verdure a foglia verde e l’uva passa.
• Integratori di vitamina C: utile per rafforzare i vasi sanguigni e sostenere il sistema immunitario. Invece, alcune fonti alimentari di vitamina C possono essere gli agrumi, l’uva, le fragole, i peperoni e il melone.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo. Fare clic qui per immettere testo.Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.