Epatite A
- Cos’è l’epatite A?
- Quali sono le principali cause dell’epatite A?
- Come si trasmette e/o prende l’epatite A?
- Quali sono i principali sintomi dell’epatite A?
- Quali complicazioni possono derivare dall’epatite A?
- Cosa fare in caso di epatite A?
- Principi Attivi:
- Rimedi Naturali:
- Integratori:
- Come prevenire l’epatite A?
Cos’è l’epatite A?
L'epatite A è una forma virale di epatite causata dal virus HAV che provoca un'infiammazione del fegato acuta e di breve durata, che di solito non richiede alcun trattamento.
Circa 1,5 milioni di casi di epatite A si verificano ogni anno nel mondo. Questa forma altamente contagiosa di epatite si diffonde principalmente attraverso il contatto con cibo o acqua contaminati. Generalmente non è grave e non causa effetti a lungo termine.
Quali sono le principali cause dell’epatite A?
A causare l’epatite A è un virus noto come HAV, un virus a RNA che colpisce il tessuto cellulare del fegato. Appartenente alla famiglia Picornaviridae, genere Hepatovirus, il virus è rappresentato da un unico sierotipo. Anche solo poche particelle del virus HAV possono provocare l’epatite A.
La riproduzione dell’HAV avviene nel fegato e tavolta nella gola e nell’intestino tenue. La diagnosi avviene ricercando gli anticorpi di tipo IgM e di tipo IgM. Il tempo di incubazione si aggira intorno le 4 settimane.
Disclaimer: si ricorda che l’elenco delle cause associate all’epatite A presentato sopra non è esaustivo.
Come si trasmette e/o prende l’epatite A?
L’epatite A è molto contagiosa. La trasmissione del virus HAV avviene per via oro-fecale. Una volta che il virus entra nel corpo, si diffonde attraverso il flusso sanguigno al fegato, dove causa infiammazione e gonfiore e viene poi espulso attraverso le feci. Gli escrementi dei soggetti infetti sono infatti il primo veicolo di contagio.
Per questa ragione, ingerire cibi o bevande contaminate da acque reflue e stare a contatto con un soggetto infetto possono essere le cause scatenanti dell’infezione.
L’epatite A può anche essere contratta:
- Non lavandosi accuratamente le mani;
- Mangiando cibo preparato da qualcuno con il virus dell'epatite A;
- Mangiando cibo maneggiato in luoghi che non seguono rigide procedure di pulizia;
- Mangiando crostacei crudi contaminati da liquami;
- Avendo contatti stretti o rapporti sessuali con un soggetto infetto;
- Bevendo acqua contaminata;
- Entrando in contatto con materiale fecale infetto da epatite A.
Alcuni fattori possono aumentare il rischio di contrarre l’epatite A, tra cui:
- Non essere vaccinati contro l’epatite A;
- Viaggiare o permanere in un’area dove l’epatite A è comune (Paesi con bassi standard sanitari, o con acqua contaminata);
- Fare uso di droghe iniettabili;
- Tossicodipendenza;
- Scarsa igiene personale e nella preparazione di alimenti;
- Fare parte di una famiglia in cui un membro è positivo all’epatite A;
- Avere rapporti sessuali con un soggetto positivo con o senza protezioni (i metodi di barriera non impediscono adeguatamente la diffusione dell'epatite A);
- Essere HIV-positivo;
- Lavorare con primati non umani.
Quali sono i principali sintomi dell’epatite A?
L’epatite A è spesso sintomatica con sintomi lievi simil-influenzali che possono includere:
- Ittero (ingiallimento della pelle o degli occhi);
- Sintomi simili all'influenza (febbre, affaticamento, dolori corporei);
- Nausea o vomito;
- Dolore addominale (specialmente nel quadrante superiore destro);
- Feci di colore chiaro;
- Perdita di appetito;
- Urine scure;
- Inspiegabile perdita di peso.
I sintomi di solito compaiono da 14 a 28 giorni dopo aver contratto il virus. Al di sotto dei 6 anni, l’epatite A è asintomatica.
Il periodo di contagiosità è di 3 settimane: 2 settimane prima della comparsa dei sintomi e 1 settimana dopo la comparsa dei sintomi.
Quali complicazioni possono derivare dall’epatite A?
In genere l’epatite A non comporta gravi complicazioni né necessita di ricovero ospedaliero. Infatti, i soggetti colpiti guariscono completamente nel giro di qualche settimana grazie al riposo.
In casi molto rari, l’epatite A può portare a un’insufficienza epatica acuta. Questa complicazione è più comune negli anziani e nelle persone che hanno già una malattia cronica del fegato. In questo caso, sarà necessario il ricovero ospedaliero.
Cosa fare in caso di epatite A?
L’infezione da epatite A può essere rilevata tramite un semplice esame delsangue. Il proprio medico consiglierà il trattamento più adeguato per ogni individuo. In linea generale, non esiste una cura ufficiale per l'epatite A.
Poiché si tratta di un'infezione virale di breve durata con recupero completo delle funzionalità epatiche, il trattamento si concentra in genere sulla riduzione dei sintomi. Questo, di solito, viene ottenuto grazie all’utilizzo di integratori o farmaci da banco.
Dopo alcune settimane di riposo, i sintomi dell'epatite A cominciano a migliorare. Generalmente, se si è positivi all’epatite A, è bene adottare alcuni accorgimenti per alleviare i sintomi, come:
- Non assumere bevande alcoliche. Fino a una completa remissione dei sintomi, è consigliato evitare l’assunzione di sostanze alcoliche che potrebbero interferire con la riduzione dell’infiammazione epatica;
- Mantenere una dieta equilibrata. Ciò consente al fegato di non appesantirsi ulteriormente. Difatti, è consigliabile assumere pasti facilmente digeribili come zuppe, brodo e verdure a discapito di cibi grassi e ricchi di sodio;
- Bere molta acqua. Il corpo deve rimanere idratato affinché le funzionalità epatiche possano ripristinarsi completamente. 1 o 2 litri di acqua imbottigliata al giorno sono la dose raccomandata;
- Limitare l'uso di farmaci da banco e integratori non funzionali secondo i suggerimenti del medico. Utilizzare invece integratori in grado di aumentare le difese immunitarie (Echinacea, Astragalo, Vitamina C, Vitamina D, Probiotici) e di aiutare l’attività epatica (Carciofo, Cardo mariano, Tarassaco, Fumaria, Pilosella, Centella, N-Acetil-Cisteina);
- Riposare. Il riposo è fondamentale in caso di epatite A, in quanto il decorso naturale dell’infezione porta alla completa guarigione.
Alcune persone sperimentano solo alcuni sintomi e nessun segno di ittero.
Senza segni visibili di ittero, è difficile diagnosticare qualsiasi forma di epatite attraverso un esame fisico. Quando i sintomi sono minimi, l'epatite A può rimanere non diagnosticata. In questo caso, l’unico modo per rilevarla è un esame del sangue.
Dopo aver contratto l’epatite A, il corpo costruirà un’immunità dalla malattia che impedirà la reinfezione.
Principi Attivi:
- Antivirali, contrastano l’infezione.
- Antinfiammatori non steroidei (FANS), riducono le infiammazioni e alleviano il dolore.
- Antibiotici, per trattare un'infezione batterica in corso.
Rimedi Naturali:
- Carciofo, pianta erbacea epato-protettrice, svolge anche una funzione diuretica e ipocolesterolizzante. È consigliato nel caso di infezioni acute o croniche al fegato;
- Cardo Mariano, pianta diffusa principalmente nell’area mediterranea, è nota per le sue proprietà benefiche. Ha una funzione epatoprotettiva, antiossidante e rinforzante delle pareti dei capillari;
- Silimarina, derivata dai semi e dalla superficie esterna del cardo mariano, contrasta l’effetto dei radicali liberi e aiuta nel trattamento delle epatiti;
- Bulbo dell’aglio, pianta medicinale ampiamente utilizzata, svolge molteplici funzioni: antibatterica, epato-depurativa, antibiotica e gastroprotettiva;
- Tarassaco, svolge un’azione depurativa e antinfiammatoria;
- Melissa, nota per le sue proprietà analgesiche e calmanti;
- Echinacea, protegge e stimola il sistema immunitario insieme alla sua proprietà antinfiammatoria.
Integratori:
- Clorofilla, non solo fondamentale per le piante ma anche molto benefica per l’organismo umano. Sostanza cicatrizzante, purificante, antianemica e antiossidante;
- Vitamina C, fondamentale per la salute dei tessuti. Si trova naturalmente nella frutta fresca come arance, kiwi, fragole. Svolge un'attività antiossidante, irrobustisce il sistema immunitario ed è un potente antivirale;
- Lecitina di soia. Sostanza naturale ricca di Omega 3 e Omega 6, presente in fagioli di soia, arachidi, frumento o uova. È utilizzata per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, per riequilibrare il sistema nervoso e per proteggere il fegato;
- Omega 3, contenenti EPA e DHA, come il comune olio di pesce. Sono dei grassi polinsaturi essenziali per mantenere equilibrati i livelli di colesterolo nel sangue e regolare le funzioni cardiache. Inoltre, svolgono un’azione antinfiammatoria;
- Astragalo, pianta dalle diverse proprietà benefiche, disponibile sotto forma di integratore alimentare naturale. È consigliato per rafforzare le difese immunitarie. Inoltre, svolge una funzione antiossidante, antivirale e epatoprotettiva.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
Come prevenire l’epatite A?
Lo strumento di prevenzione principale contro l’epatite A è il vaccino.
Questo viene somministrato per via intramuscolare con 2 iniezioni. Ogni dose va effettuata a distanza di 6-12 mesi e ha una copertura di circa 10 anni.
È consigliabile procedere alla vaccinazione se si è:
- Tossicodipendenti;
- Affetti da altre patologie epatiche;
- Affetti da altre forme di epatite;
- Viaggiatori in zone a rischio.
Nel caso si viaggi spesso in aree con bassi standard sanitari, è molto importante seguire specifici accorgimenti per limitare la possibilità di contrarre l’epatite A.
Se si viaggia spesso è bene:
- Fare la prima dose di vaccino almeno 2 settimane prima della partenza per ottenere l’immunità dall’epatite A;
- Lavare accuratamente le mani con sapone e acqua calda prima di mangiare o bere e dopo aver usato il bagno;
- Bere solo acqua imbottigliata;
- Non utilizzare cubetti di ghiaccio o acqua del rubinetto per lavarsi i denti;
- Stare molto attenti se si fa il bagno a non inghiottire l’acqua dei fiumi o mari;
- Pranzare/cenare in attività controllate e con standard sanitari nella norma;
- Evitare di mangiare frutta sbucciata e verdura cruda:
- Cuocere bene sia carne che pesce prima di consumarli;
- Utilizzare acqua di bottiglia per the o altre bevande calde (tisane, brodi, pasta).
La prevenzione per l’epatite A nei Paesi con alti standard igienici è possibile adottando alcune modifiche al proprio stile di vita come:
- Limitare il consumo di alcolici. Ridurre l’assunzione di sostanze alcoliche alleggerisce la pressione del fegato rendendolo più sano e forte anche di fronte a un’infezione;
- Avere alti standard di igiene personale e domestica. Lavarsi bene le mani con acqua e sapone, lavarsi i denti e fare più attenzione alla propria igiene personale e domestica riducono notevolmente le possibilità di essere contagiati;
- Sana alimentazione: una sana alimentazione mantiene il corpo in forma e aumenta le difese immunitarie. È bene assumere cibi ricchi di proteine, per riparare le cellule epatiche, e carboidrati per proteggere il fegato. Gli ortaggi della famiglia delle Brassicacee (carciofo, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles…) sono ricchi di sostanze ad azione epatoprotettiva e disintossicante. Inoltre, è consigliabile bere 1 o 2 litri di acqua al giorno affinché il corpo rimanga idratato e purifichi l’organismo eliminando le tossine;
- Accertarsi di bere acqua controllata. La contaminazione delle falde acquifere, anche in Paesi industrializzati, resta un’eventualità possibile;
- Regolare attività fisica: una regolare attività fisica rafforza i muscoli e il sistema immunitario e può evitare che le infiammazioni si presentino causando dolore.
Alcuni vitaminici e sali minerali possono essere d’aiuto per prevenire l’infezione da epatite A, come:
- Magnesio, minerale che migliora il funzionamento del sistema nervoso, favorisce il metabolismo energetico e svolge una funziona antinfiammatoria;
- Zinco, combatte i processi di invecchiamento cellulare e stimola il sistema immunitario;
- Omega-3 riducono il rischio cardiovascolare, promuovono l’elasticità della pelle e svolgono un’azione antiossidante. È importante assumere la quantità raccomandata;
- Selenio, un oligoelemento, combatte i radicali liberi e svolge una funzione preventiva nella protezione di alcune patologie (es. cardiovascolari, epatiche);
- Calcio, regola lo svolgimento delle reazioni bio metaboliche contribuendo a mantenere le ossa sane;
- Vitamina A, antiossidante naturale, fondamentale nella formazione di ossa e scheletro;
- Vitamina E, un antiossidante liposolubile, protegge le membrane cellulari e combatte i radicali liberi.
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