Epatite B
- Che cos’è l’epatite B?
- Quali sono le principali cause dell’epatite B?
- Come si trasmette e/o si prende l’epatite B?
- Quali sono i principali sintomi dell’epatite B?
- Quali complicazioni possono derivare dall’epatite B?
- Cosa fare in caso di epatite B?
- Rimedi Naturali
- Integratori
- Principi Attivi
- Come prevenire l’epatite B?
Che cos’è l’epatite B?
L’epatite B è una malattia infettiva del fegato di tipo virale. Causa un’infiammazione acuta o cronica con complicazioni rare.
Si stima che 1,4 milioni di persone in America abbiano l'epatite B cronica.
L’epatite B si trasmette tramite l’esposizione a sangue o fluidi corporei infetti.
Nella maggior parte dei casi, l’infezione si risolve spontaneamente e non provoca gravi complicazioni.
Quali sono le principali cause dell’epatite B?
L’epatite B è causata da un virus noto come HBV, appartenente al ceppo delle epatiti infiammatorie. Questo virus attacca principalmente il fegato dove si replica. Tuttavia, l’HBV può infettare altri organi come milza o rene, seppur in maniera minore. L’HBV è un virus a DNA ed è uno degli agenti virali più infettivi al mondo. Infatti, il virus sopravvive per 7 giorni anche dopo che il soggetto è completamente guarito.
L’infezione da epatite B provoca ittero, febbre e dolori anche se a volte può essere asintomatica.
Il contagio avviene tramite l’esposizione a liquidi corporei di soggetti infetti come sangue e secrezioni genitali.
Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.
Come si trasmette e/o si prende l’epatite B?
L'epatite B è altamente contagiosa. Si diffonde attraverso il contatto con sangue infetto e alcuni fluidi corporei. Anche se il virus può essere trovato nella saliva, non si diffonde attraverso la condivisione di utensili o baci né attraverso gli starnuti, la tosse o l'allattamento.
L’epatite B si trasmette entrando in contatto con liquidi corporei di soggetti infetti, ovvero:
- Avendo un contatto diretto con sangue infetto;
- Avendo un contatto diretto con secrezioni genitali infette.
I possibili metodi di trasmissione che ne conseguono includono:
- Rapporti non protetti, ovvero senza l’uso del profilattico;
- Promiscuità sessuale, ovvero avere diversi partner sessuali;
- Contatto intimo con una persona affetta da epatite B;
- Uso di sostanze stupefacenti iniettabili;
- Pungersi con un ago contaminato (come agopuntura, piercing, tatuaggi);
- Utilizzare un rasoio o un qualsiasi altro oggetto personale con residui di liquido infetto;
- Trasferimento dalla madre al bambino durante il parto.
Alcuni gruppi di persone sono particolarmente a rischio di infezione da epatite B. Questi includono:
- Operatori sanitari;
- Soggetti con malattia cronica del fegato;
- Individui con malattie renali;
- Persone di età superiore ai 60 anni con diabete;
- Soggetti che viaggiano in zone ad alta diffusione di epatite B.
Quali sono i principali sintomi dell’epatite B?
Il periodo di incubazione dell’epatite B varia da 2 a 3 mesi dal momento del contagio e possono durare da 2 a 12 settimane. È possibile contrarre l’epatite B senza sviluppare sintomi. Tuttavia, è bene notare che sia nel periodo d'incubazione sia successivamente si è altamente contagiosi.
Nella prima fase della malattia, i sintomi dell’epatite B sono simili a quelli influenzali. In linea generale, i sintomi più comuni includono:
- Debolezza;
- Febbre;
- Nausea;
- Malessere generale;
- Dolori articolari e addominali;
- Urina di colore scuro;
- Feci di colore chiaro;
- Perdita di appetito;
- Sensazione di affaticamento;
- Ingiallimento del bianco degli occhi (sclera) e della pelle (ittero).
La sintomatologia peggiora nei soggetti con oltre 60 anni.
Quali complicazioni possono derivare dall’epatite B?
Contrarre l’epatite B può portare a tre quadri clinici diversi.
Il decorso dell’infezione può essere:
- Acuto: i sintomi compaiono rapidamente e l’infezione guarisce in un tempo massimo di 6 mesi con completo recupero delle funzionalità epatiche;
- Cronico: i sintomi compaiono lentamente e possono non essere evidenti. L’infezione dura per più di 6 mesi e può portare a condizioni più gravi come:
- Alterazione della struttura delle cellule del fegato (cirrosi) con conseguente perdita della loro funzionalità;
- Insufficienza epatica;
- Infezione da epatite D;
- Carcinoma al fegato;
- Altre complicazioni.
- Fulminante: in rari casi, l’epatite può essere improvvisa e fatale se non trattata, provocando una grave insufficienza epatica.
Disclaimer: si ricorda che l’elenco delle complicazioni legate all’epatite B presentato sopra non è esaustivo ed ha il solo scopo di offrire una panoramica di alcune delle condizioni che possono associarsi a tale infezione.
Cosa fare in caso di epatite B?
Se il contagio è confermato e si risulta positivi all’epatite B, il trattamento si concentrerà sull’alleviare i sintomi provocati dall’infezione e sul proteggere il più possibile il fegato da complicazioni più gravi. L'epatite B acuta, di solito, non richiede un trattamento specifico perché nella maggior parte dei casi l’infezione si risolve spontaneamente.
In caso di epatite B, è consigliabile:
- Riposare, fondamentale in caso di infezione. È consigliabile non fare troppi sforzi e cercare di riposare il più possibile;
- Non assumere bevande alcoliche fino alla completa remissione dei sintomi. Si consiglia di evitare l’assunzione di sostanze alcoliche che potrebbero interferire con la riduzione dell’infiammazione epatica;
- Sana alimentazione, aiuta a mantenere l’organismo in forma e rafforza le difese immunitarie. È bene consumare cereali, legumi, frutta e evitare cibi grassi. Inoltre gli ortaggi della famiglia delle Brassicacee (carciofo, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles…) sono ricchi di sostanze ad azione epatoprotettiva e disintossicante;
- Idratazione. Bere molta acqua aiuta a purificare l’organismo e a eliminare le tossine, soprattutto in caso d'infezione da Epatite B.
Rimedi Naturali
- Liquirizia, le sue proprietà benefiche sono molteplici: svolge un’azione antinfiammatoria e antivirale ed è fonte di vitamine come B1, B2, B3, B5 ed E;
- Carciofo, pianta erbacea epato-protettrice, svolge anche una funzione diuretica e ipocolesterolemizzante. È molto consigliato nel caso di infezioni acute o croniche al fegato;
- Cardo Mariano, pianta diffusa principalmente nell’area mediterranea, è nota per le sue proprietà benefiche. Ha una funzione epatoprotettiva, antiossidante e rinforzante delle pareti dei capillari;
- Silimarina, derivata dai semi e dalla superficie esterna del cardo mariano, contrasta l’effetto dei radicali liberi e aiuta nel trattamento delle epatiti;
- Bulbo dell’aglio, svolge molteplici funzioni: antibatterica, epato-depurativa, antibiotica e gastroprotettiva;
- Tarassaco, svolge un’azione depurativa e antinfiammatoria;
- Echinacea, protegge e stimola il sistema immunitario insieme alla sua proprietà antinfiammatoria;
- Karkadè, svolge un’azione depurativa e antiossidante. Inoltre, facilita la digestione e protegge i vasi sanguigni;
- Melissa, nota per le sue proprietà analgesiche e calmanti.
Integratori
- Clorofilla, non solo fondamentale per le piante, ma anche molto benefica per l’organismo umano. Sostanza cicatrizzante, purificante, antianemica e antiossidante;
- Vitamina C, fondamentale per la salute dei tessuti. Si trova naturalmente nella frutta fresca, come arance, kiwi e fragole. Svolge un'attività antiossidante, irrobustisce il sistema immunitario ed è un potente antivirale;
- Fermenti lattici e probiotici, rafforzano la barriera dell’intestino, deputata a proteggerlo dall’affaticamento dovuto ai farmaci;
- Lecitina di soia, sostanza naturale ricca di Omega 3 e Omega 6, presente nei fagioli di soia, arachidi , frumento e uova. È utilizzata per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, riequilibrare il sistema nervoso e proteggere il fegato;
- Omega 3, contenenti EPA e DHA come il comune olio di pesce. Sono dei grassi polinsaturi, essenziali per mantenere equilibrati i livelli di colesterolo nel sangue e regolare le funzioni cardiache. Inoltre, svolgono un’azione antinfiammatoria;
- Astragalo, pianta dalle diverse proprietà benefiche, disponibile sotto forma di integratore alimentare naturale. È consigliato per rafforzare le difese immunitarie. Inoltre, svolge una funzione antiossidante, antivirale ed epatoprotettiva.
Principi Attivi
- Interferone α, in caso d'infezione cronica;
- Antivirali, contrastano l’infezione.
- Immunostimolanti, collaborano col sistema immunitario aiutando a debellare l’infezione.
- Iniezioni d'Immunoglobuline anti-HBV. Se si sospetta di essere stati esposti al virus dell’epatite B, è necessario contattare il proprio medico che predisporrà gli esami necessari per confermare o meno la presenza del virus. Il medico potrebbe proporre di eseguire una profilassi passiva tramite iniezioni d'Immunoglobuline anti-HBV (anticorpi contro l’HBV) entro 48h dal presunto contagio.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
Come prevenire l’epatite B?
Il vaccino contro l'epatite B è il modo migliore per prevenire l'infezione ed è altamente raccomandato. Il vaccino è composto da tre dosi che vanno effettuate a distanza di qualche mese l’una dall’altra.
La vaccinazione contro l’epatite B è consigliata a tutta la popolazione, ma principalmente a:
- Tutti i neonati, al momento della nascita;
- Tutti i bambini e gli adolescenti che non sono stati vaccinati alla nascita;
- Adulti in trattamento per un'infezione a trasmissione sessuale;
- Soggetti che vivono in ambienti istituzionali;
- Persone che lavorano a contatto con il sangue;
- Soggetti sieropositivi;
- Individui con attività sessuale promiscua;
- Persone che consumano di droghe iniettabili;
- Familiari di persone affette da epatite B;
- Soggetti con malattie croniche;
- Individui che viaggiano in aree con alti tassi di epatite B.
Per prevenire il rischio d'infezione da HBV, è importante:
- Avere rapporti sessuali protetti tramite l’utilizzo del profilattico;
- Evitare l'uso di droghe;
- Assicurarsi di essere completamente vaccinati prima di un viaggio in zone ad alto rischio di contagio;
- Evitare l’assunzione di alcolici che potrebbero affaticare il fegato e le cellule epatiche;
- Seguire un'alimentazione equilibrata. È importante ridurre il consumo di caffè, dolci, fritture e grassi saturi per mantenere sano il sistema immunitario e cardiovascolare;
- Bere molti liquidi. L’idratazione è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. É consigliabile assumere almeno 1 litro d’acqua al giorno, insieme a centrifugati e succhi di frutta naturali;
- Praticare sport o movimento. Una regolare attività fisica rafforza i muscoli e il sistema immunitario, riducendo le possibilità d'infiammazioni;
- Ridurre l’utilizzo di farmaci che possono affaticare il fegato come gli antidolorifici.
Migliorare le proprie abitudini può ridurre il rischio di contrarre il virus dell’epatite B. Inoltre, è bene assumere anche integratori e sali minerali che possono aiutare a rafforzare e purificare l’organismo, come:
- Vitamina D, naturalmente sintetizzata tramite l’esposizione al sole, mantiene regolari i livelli di calcio e di fosforo nel sangue;
- Omega 3, contenenti EPA e DHA come il comune olio di pesce. Sono dei grassi polinsaturi, essenziali per mantenere equilibrati i livelli di colesterolo nel sangue e regolare le funzioni cardiache. Inoltre, svolgono un’azione antinfiammatoria;
- Magnesio, minerale che migliora il funzionamento del sistema nervoso, favorisce il metabolismo energetico e svolge una funzione antinfiammatoria;
- Zinco, combatte i processi d'invecchiamento cellulare e stimola il sistema immunitario.
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