Eritema solare

Che cos’è l’eritema solare?

L’eritema solare è un’infiammazione della pelle causata da un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti (UV) emessi dal sole. La condizione compare di solito entro poche ore (1-24 ore) dall’esposizione ai raggi UV.

Nonostante si tratti indubbiamente di un disturbo fastidioso, in genere è risolvibile entro alcuni giorni con i rimedi adeguati. Tuttavia, è bene ricordare che un’esposizione intensa e ripetuta ai raggi UV aumenta il rischio di danni cutanei a lungo termine, per cui è fondamentale prevenire le scottature proteggendo la pelle, specialmente quando si è all’aperto, anche nelle giornate fresche o nuvolose.

Quali sono le principali cause dell’eritema solare?

L’eritema solare è la diretta conseguenza dell’esposizione prolungata ai raggi del sole, quindi si tratta di una condizione che può interessare tutti, indipendentemente dalle eventuali condizioni predisponenti personali.

Tuttavia, esistono alcuni fattori di rischio che rendono più probabile sperimentare un’ustione superficiale della pelle, tra i quali:

• Avere una carnagione chiara, con occhi azzurri e capelli rossi o biondi;
• Vivere o andare in vacanza in un posto soleggiato, caldo o ad alta quota;
• Lavorare all'aperto;
• Praticare attività ricreative all'aperto;
• Bere alcolici;
• Esporre regolarmente la pelle non protetta ai raggi UV emessi dal sole o da fonti artificiali, come i lettini abbronzanti;
• Assumere specifici farmaci che aumentano il rischio di scottature (farmaci fotosensibilizzanti);
• Nuotare o spruzzare la pelle con acqua, poiché la pelle bagnata tende a ustionarsi di più rispetto a quella asciutta.

Quali sono i principali sintomi dell’eritema solare?

I principali segni e i sintomi dell’eritema solare possono includere:

• Cambiamenti nel colore della pelle, che può apparire arrossata;
• Dolore o gonfiore cutaneo;
• Presenza di piccole vesciche cutanee piene di liquido, che possono rompersi;
• Cute calda al tatto;
• Prurito;
• Mal di testa, febbre, nausea, affaticamento, vertigini e brividi, se la scottatura è grave;
• Occhi dolenti, in caso di esposizione ai raggi UV senza occhiali da sole.

Disclaimer: l’elenco non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcuni sintomi che possono associarsi alla patologia.

Come prevenire l’eritema solare?

Per evitare danni cutanei a lungo termine, è fondamentale prevenire le scottature solari, anche nelle giornate fresche, nuvolose o nebbiose, avendo cura di:

• Evitare l'esposizione al sole tra le 11 e le 16, ovvero nel lasso di tempo in cui i raggi UV sono più forti. Se possibile, è bene programmare le proprie attività all'aperto in altri orari o, in alternativa, cercare di stare il più possibile all’ombra.
• Applicare ogni due ore una protezione solare cutanea ad ampio spettro resistente all'acqua. Si raccomanda anche l’utilizzo di un balsamo per le labbra con un SPF di 30 o superiore. Evitare i prodotti che combinano un repellente per insetti con una protezione solare. Controllare la data di scadenza riportata sull’etichetta della crema solare, e gettarla via se è scaduta o ha più di tre anni.
• Evitare l'abbronzatura e i lettini abbronzanti. L'abbronzatura di base non diminuisce il rischio di scottature.
• Coprirsi quando si è all’aperto, indossando un cappello e vestiti che coprano anche le braccia e le gambe. Va notato che i colori scuri offrono maggiore protezione, così come i tessuti a trama fitta. Potrebbe essere utile optare per l’apposito abbigliamento per esterni, specificamente progettato per fornire adeguata protezione dai raggi del sole. In questo caso, occorre controllare l'etichetta che riporta il fattore di protezione ultravioletta (UPF) del tessuto: meglio privilegiare un numero più alto di UPF.
• Proteggere i neonati e i bambini piccoli, tenendo conto che i bambini sotto i 6 mesi di età dovrebbero essere tenuti al riparo dalla luce diretta del sole. Quando ciò non è possibile, applicare una protezione solare specifica adatta all’età.
• Indossare occhiali da sole quando si è all'aperto. Scegliere occhiali da sole con protezione UVA e UVB e una montatura avvolgente. Controllare sempre la classificazione UV sull'etichetta al momento dell’acquisto di nuovi occhiali. Le lenti più scure non sono necessariamente più efficaci nel bloccare i raggi UV.
• Fare attenzione ai farmaci che rendono la pelle più sensibile al sole, come alcuni antibiotici, retinoidi e antidolorifici.
• Preparare la pelle al sole tramite l’utilizzo di specifici integratori da assumere almeno un mese prima dell’esposizione solare.

Cosa fare in caso di eritema solare?

L’eritema solare è una condizione che, generalmente, guarisce da sola entro 4 o 5 giorni.

Tuttavia, è possibile ridurre i sintomi causati dalla scottatura, seguendo alcuni accorgimenti o assumendo farmaci da banco o da prescrizione medica.

Principi attivi

• FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per ridurre il dolore e l’infiammazione causati dalla scottatura.
• Corticosteroidi ad azione topica, dotati di una potente azione antinfiammatoria e riservati ai casi molto gravi di eritema solare.
• Creme antibiotiche, da applicare sulla cute in caso di eritema accompagnato da vescicole e bolle.
• Anestetici topici, per placare il bruciore e il dolore associati all’eritema.

Rimedi naturali

• Amamelide, dalle proprietà astringenti e antiedematose.
• Olio essenziale di menta, dalle proprietà antisettiche, balsamiche e rinfrescanti.
• Impacchi freddi di camomilla, dalle proprietà lenitive, cicatrizzanti e antiflogistiche locali.
• Aloe vera gel, ad azione antinfiammatoria.
• Bagno con farina d'avena. Questo può lenire il prurito associato alle eruzioni da eczema o psoriasi.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.

In caso di ustioni solari gravi o ripetute, o che non guariscono spontaneamente entro alcuni giorni, è necessario rivolgersi al medico, che, se del caso, provvederà a condurre un esame fisico ed, eventualmente, a raccomandare test specifici (fototest) per determinare la presenza di una eventuale eccessiva sensibilità alla luce del sole (fotosensibilità).