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Eterofidiasi

Che cos’è l’eterofidiasi?

L’eterofidiasi è un’infezione intestinale causata da un verme, l’Heterophyes heterophyes, che si trova in acque dolci o salmastre.

Viene provocata principalmente dall’ingestione di pesce crudo o poco cotto.

L’infezione si risolve nel giro di poco tempo con terapia antibiotica o antiparassitaria.

Quali sono le principali cause dell’eterofidiasi ?

L’eterofidiasi è un’infezione causata dal verme intestinale noto come Heterophyes heterophyes, che si trova nelle acque dolci o salmastre.

I vermi intestinali, conosciuti anche come vermi parassiti, sono uno dei principali tipi di parassiti intestinali e si dividono in:

  • Vermi piatti, come i Cestodi e Trematodi (la tenia e il verme solitario);
  • Vermi cilindrici, dalla forma allungata e con estremità assottigliate anche detti Nematodi; causano l'ascaridiasi e le infezioni da anchilostoma.

L’Heterophyes heterophyes è un tipo di verme piatto che, a seconda della specie, infesta parti del corpo diverse (come ad esempio i vasi sanguigni, il tratto gastrointestinale, i polmoni o il fegato) ed entra nell’organismo attraverso l’ingestione di pesce infetto crudo o poco cotto di acqua dolce o salmastra. È più comune in in Estremo Oriente, in Medio Oriente e in Egitto.

Gli Heterophyes heterophyes si trovano nei pesci infetti e, dopo l’ingestione, maturano e mutano passando alla forma adulta di verme, nella quale attaccano l’intestino tenue. I vermi possono avere una taglia che varia da 0,3-0,4 mm fino a 1,0-1,7 mm.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Come si trasmette e/o si prende l’eterofidiasi ?

I vermi intestinali vengono tipicamente trasmessi attraverso il contatto con terreno e feci contaminate.

Le possibili cause che portano all'infezione da eterofidiasi sono:

  • Consumo di acqua contaminata;
  • Consumo di carne o pesce crudo o poco cotto;
  • Contatto con feci contaminate;
  • Contatto con oggetti o rifiuti contaminati;
  • Scarsa igiene;
  • Contatto cutaneo con terreno o altri oggetti contaminati dalle larve.

Una volta che la sostanza infetta è entrata nell’organismo, il parassita viaggia fino all’intestino dove successivamente si riproduce e cresce, aumentando in quantità e dimensioni.

I bambini sono particolarmente suscettibili all’eterofidiasi. Questo perché possono giocare in ambienti con terreno contaminato, come le sabbiere. Gli anziani sono un’altra categoria a rischio a causa di un sistema immunitario indebolito.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 10% delle persone nel mondo in via di sviluppo ha contratto l’eterofidiasi. Le persone nei paesi in via di sviluppo sono a più alto rischio a causa dell’ingestione di acqua proveniente da fonti contaminate e dei bassi livelli di igiene.

I fattori di rischio che facilitano l’infezione da eterofidiasi sono:

  • Scarse abitudini igieniche;
  • Non lavare la frutta e gli ortaggi;
  • Essere immunodepressi;
  • Stare molto a contatto con concimi che utilizzano feci;
  • Viaggiare in luoghi in cui l’eterofidiasi è molto diffusa.

Quali sono i principali sintomi dell’eterofidiasi?La sintomatologia dell’eterofidiasi varia a secondo del tipo di verme, dello stadio di sviluppo e della carica parassitaria. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i sintomi colpiscono il tratto gastro-intestinale e l’addome.

In linea generale, i sintomi comuni dell’eterofidiasi sono:

  • Dolore addominale;
  • Diarrea, nausea o vomito;
  • Gas/gonfiore intestinale;
  • Affaticamento;
  • Inspiegabile perdita di peso;
  • Dolore o indolenzimento addominale.

I sintomi più gravi dell’eterofidiasi sono:

  • Sangue o pus nelle feci;
  • Vomito quotidiano o frequente;
  • Febbre alta;
  • Disidratazione.

In alcuni casi, l’eterofidiasi può presentarsi in forma totalmente asintomatica.

Quali complicazioni possono derivare dalll’eterofidiasi?

L’eterofidiasi non trattata aumenta il rischio di anemia e di blocchi intestinali. Le complicazioni si verificano più frequentemente negli adulti più anziani e in coloro che hanno un sistema immunitario soppresso, come le persone con infezione da HIV o AIDS.

Inoltre, le infezioni da vermi intestinali possono rappresentare un rischio maggiore se si è incinte.

Altre complicazioni meno gravi sono:

  • Dissenteria, quando l'infezione causa diarrea con sangue e muco nelle feci;
  • Eruzione cutanea o prurito intorno al retto o alla vulva.

Disclaimer: si ricorda che l’elenco delle complicazioni associate all’eterofidiasi presentato sopra non è esaustivo ed ha il solo scopo di offrire una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi a tale sintomo.

Cosa fare in caso di eterofidiasi?

Il trattamento dell’eterofidiasi dipende dalla diagnosi. Infatti, la cura sarà determinata in base al tipo di verme intestinale e ai sintomi presentati. Per una diagnosi accurata, il medico potrebbe richiedere un esame di coltura delle feci.

Un altro esame possibile per individuare l’eventuale presenza di vermi è lo scotch test o tape test. Questo consiste nell’applicazione di un segmento di nastro adesivo nell'area anale.

Alcuni tipi di vermi intestinali possono scomparire da soli. Tuttavia, a seconda del tipo d'infezione, può essere necessario un trattamento con un farmaco antiparassitario. I sintomi in genere cominciano a migliorare dopo alcune settimane di trattamento e portano a una guarigione completa.

Alcuni principi attivi e rimedi naturali, come le piante elmintiche (vermicide), possono ridurre e alleviare i sintomi causati dall’eterofidiasi. Di seguito un elenco di quelle che sono le sostanze comunemente impiegate nel trattamento di un’infezione da vermi intestinali.

Rimedi Naturali

  • Aglio, svolge un’azione antibatterica, antibiotica e gastroprotettrice;
  • Cusso, anche detto Kuosso, ha proprietà vermicide e antielmintiche;
  • Felce maschio, le sue proprietà antiparassitarie e antielmintiche combattono le infezioni causate da vermi parassitari;
  • Timo, noto per le sue proprietà antispasmodiche e stomachiche, aiuta nella gestione dei sintomi;
  • Gialappa, è un potente lassativo;
  • Ginkgo biloba, appartenente alla famiglia delle Ginkgoine, la sua polpa e semi svolgono un’azione antielmintica e vermifuga;
  • Assafetida, spezia dalle proprietà terapeutiche in grado di contrastare i disturbi intestinali e favorire la digestione. Inoltre, ha proprietà disinfettanti;
  • Seme santo, anche noto come Artemisia, forte vermicida utilizzato sin dai tempi antichi.
  • Semi di zucca, contenenti la cucurbitina, svolgono un'attività antielmintica;
  • Estratto di semi di garofano, efficace contro l’eterofidiasi, svolge un’azione vermifuga;
  • Zinco, la sua assunzione favorisce la guarigione delle ulcere allo stomaco, purificando l’intestino.

Principi Attivi

Farmaci antiparassitari ad ampio spettro;

  • Miorilassanti, alleviano i sintomi degli spasmi e crampi muscolari;
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), riducono le infiammazioni e alleviano il dolore.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.

Come prevenire l’eterofidiasi?

La prevenzione dai vermi intestinali è possibile e richiede l’adozione di semplici accorgimenti e modifiche al proprio stile di vita.

Per prevenire l’eterofidiasi è consigliabile:

  • Curare l’igiene. Lavarsi regolarmente le mani con sapone e acqua calda prima di cucinare, mangiare o dopo aver utilizzato il bagno possono ridurre la possibilità di contrarre l’eterofidiasi;
  • Evitare di mangiare pesce e carni crude; è bene informarsi sempre della provenienza del cibo, specialmente se si tratta di cibo crudo;
  • Cuocere accuratamente la carne;
  • Congelare il pesce o la carne a -20°C per almeno 24 ore se si intende mangiarlo crudo;
  • Lavare, sbucciare o cuocere tutta la frutta e la verdura;
  • Igienizzare i bagni anche quelli domestici e prestare attenzione all’utilizzo di bagni pubblici;
  • Avere un'alimentazione sana e uno stile di vita adeguati. Fare piccoli spuntini, bere molta acqua e praticare sport sono azioni caldamente consigliate per aumentare le difese immunitarie e rafforzare l’organismo;
  • Bere solo acqua in bottiglia se si viaggia in paesi in via di sviluppo. L’acqua nei paesi con bassi standard igienici può essere contaminata. Inoltre, fare molta attenzione a consumare solo cibi cotti e lavare le verdure solo con acqua in bottiglia. Fare molta attenzione al ghiaccio usato nelle bevande.

Alcuni integratori e vitaminici possono essere utili per rafforzare il sistema immunitario e prevenire l’eterofidiasi, come:

Integratori e vitaminici

  • Propoli, antisettico naturale ricco in flavonoidi, ha un’azione antimicrobica e disinfettante e potenzia la stimolazione del sistema immunitario;
  • Omega 3, contenenti EPA e DHA come il comune olio di pesce. Sono dei grassi polinsaturi essenziali per promuovere il buon funzionamento del sistema immunitario. Inoltre, svolgono un’azione antinfiammatoria;
  • Vitamina A, rinforza il sistema immunitario e protegge dalle infezioni;
  • Vitamina D, naturalmente sintetizzata tramite l’esposizione al sole, mantiene regolari i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.

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