Incontinenza fecale
Che cos’è l’incontinenza fecale?
L’incontinenza fecale è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di gas intestinali e feci. Si tratta di un sintomo più o meno invalidante, che colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini e diventa più comune con l’avanzare dell’età, tipicamente a partire dai 40 anni.
Le perdite di feci e gas possono essere di entità moderata o grave. In quest’ultimo caso, si arriva a una totale perdita di controllo sulla defecazione.
Quali possono essere le patologie associate?
Le patologie associate all’incontinenza fecale possono includere:
- Diarrea o costipazione frequenti, condizioni che causano l'indebolimento dei muscoli del retto e dell'ano. Quando questi muscoli si indeboliscono, si indebolisce anche la capacità di trattenere le feci nel corpo.
- Danno muscolare, che può verificarsi nel contesto di un parto vaginale difficile, specialmente nel caso in cui i medici debbano usare il forcipe o fare un piccolo taglio (episiotomia) per creare un'apertura più grande. Il danno muscolare può anche derivare da un intervento chirurgico anale o rettale.
- Danni ai nervi. Se i nervi che controllano la capacità dei muscoli rettali e anali di contrarsi sono danneggiati, può verificarsi l’incontinenza fecale. I danni ai nervi possono derivare da un parto vaginale difficile, un intervento chirurgico anale, la stitichezza o la presenza di alcune condizioni di salute (come il diabete, la sclerosi multipla, o l’ictus).
- Incapacità del retto di allungarsi. Se i muscoli del retto non sono elastici come dovrebbero, le feci possono accumularsi e fuoriuscire involontariamente. Anche le malattie infiammatorie intestinali (come la malattia di Crohn) possono influenzare la capacità del retto di allungarsi normalmente.
- Altre condizioni mediche. Alcune condizioni mediche, come il prolasso rettale (ovvero la fuoriuscita di una porzione del retto attraverso il canale anale) o il rettocele (ovvero uno “scivolamento” della parete anteriore del retto sulla parete posteriore della vagina), possono portare a incontinenza fecale.
Disclaimer: Si ricorda che l’elenco non è esaustivo e che serve a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi al sintomo.
Quali sono i principali rimedi contro l’incontinenza fecale?
Il trattamento dell’incontinenza fecale dipende dalle cause sottostanti, per cui in presenza di tale sintomo, è consigliabile rivolgersi al medico che, se lo riterrà opportuno, eseguirà test diagnostici specifici per formulare la diagnosi ed eventualmente impostare un trattamento farmacologico o chirurgico.
Principi attivi
- Antidiarroici, che agiscono inibendo la peristalsi intestinale e contrastando così la diarrea.
- Anticolinergici, che contrastano l’azione dell’acetilcolina sui propri recettori a livello intestinale, riducendo così le secrezioni intestinali e la peristalsi intestinale.
- Carbone attivo, una sostanza adsorbente che, dunque, riduce il contenuto d’acqua e gas nell’intestino, donando alle feci la giusta consistenza.
Rimedi naturali
- Il guar (appartenente alla famiglia delle Leguminose), l’agar agar (ottenuto dalle alghe rosse), la frangola e la cascara (arbusti della famiglia delle Ramnacee), l’aloe e il rabarbaro (piante erbacee perenni) hanno proprietà lassative, favoriscono cioè lo svuotamento intestinale.
- Il carrubo (albero da frutto di origine mediterranea), il corbezzolo (albero da frutto, diffuso nell’area mediterranea), l’altea (pianta della famiglia delle Malvaceae), l’acero, l’acacia e il sorbo (albero da frutto) hanno proprietà astringenti, riducendo l’acqua nelle feci e diminuendo l’attività intestinale.
Altri trattamenti che potrebbero rivelarsi utili:
- Biofeedback, tecnica riabilitativa che prevede l’esecuzione e il monitoraggio di alcuni esercizi volti al rafforzamento dei muscoli del pavimento pelvico.
- Elettroterapia, trattamento che prevede l’inserimento di un elettrodo nel canale anale per stimolare le fibre dei muscoli dell’ano.
Infine, in linea generale, in presenza di incontinenza fecale, è bene anche:
- In caso di diarrea cronica, evitare il consumo di cibi o bevande che possono ammorbidire le feci, tra cui caffeina, alcol, prugne, fagioli, cavoli, cibi piccanti, carni stagionate o affumicate, prodotti lattiero-caseari, dolcificanti artificiali. Consumare invece alimenti in grado di addensare le feci, tra cui banane, salsa di mele, pasta, patate, formaggio, burro di arachidi.
- In caso di costipazione cronica, bere molta acqua e praticare attività fisica regolare.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
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