Infezione da entamoeba
- Che cos’è l’infezione da entamoeba?
- Quali sono le principali cause dell’infezione da entamoeba?
- Come si trasmette e/o si prende l’infezione da entamoeba?
- Quali sono i principali sintomi dell’infezione da entamoeba?
- Quali complicazioni possono derivare dall’infezione da entamoeba?
- Cosa fare in caso d'infezione da entamoeba?
- Rimedi naturali
- Integratori
- Principi attivi
- Come prevenire l’infezione da entamoeba?
Che cos’è l’infezione da entamoeba?
L’infezione da entamoeba, anche chiamata amebiasi, è causata dall'ameba Entamoeba histolytica.
Questo parassita infetta il corpo andando ad insediarsi nel tratto digestivo portando allo sviluppo di disturbi come diarrea e crampi intestinali.
Quali sono le principali cause dell’infezione da entamoeba?
L’Entamoeba histolytica è un protozoo unicellulare che, di solito, entra nel corpo umano quando una persona ingerisce le cisti attraverso il cibo o l'acqua.
Le cisti sono una forma relativamente inattiva del parassita e possono vivere nell’ambiente per lunghi periodi di tempo. Una volta entrate nell’organismo, arrivano ad infettare il tratto digestivo, rilasciando una forma invasiva e attiva del parassita chiamata trofozoite.
I parassiti si riproducono nel tratto digestivo e migrano nell'intestino crasso. Lì, possono scavare nella parete intestinale o nel colon, andando a creare problemi intestinali.
Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.
Come si trasmette e/o si prende l’infezione da entamoeba?
L’infezione da entamoeba si trasmette per via oro-fecale e oro-genitale.
La si può, quindi, contrarre se si consumano acqua o cibo contaminati (soprattutto frutta e verdura) o se si ha un rapporto sessuale oro-anale non protetto con una persona infetta.
Nell’ambiente, le cisti di Entamoeba histolytica possono sopravvivere parecchi giorni nel suolo e, addirittura mesi, se si trovano in acqua.
Quali sono i principali sintomi dell’infezione da entamoeba?
Di tutte le persone che contraggono il parassita, solo circa il 10% sviluppa sintomi. In tutti gli altri casi, la persona rimane un “ospite sano” del parassita.
Se l’infezione si manifesta con sintomi, essi appaiono dopo un periodo d'incubazione estremamente variabile che, di norma, va dalle 2 alle 4 settimane, ma può anche essere di pochi giorni o di svariati mesi.
I sintomi principali comprendono:
- Diarrea alternata a stipsi;
- Presenza di muco nelle feci;
- Flatulenza;
- Febbre;
- Anemia;
- Perdita di peso;
- Nausea;
- Dolori addominali crampiformi.
Quali complicazioni possono derivare dall’infezione da entamoeba?
Le complicazioni legate ad un’infezione da entamoeba tendono ad essere particolarmente rare, ma in alcuni casi i trofozoiti possono rompere le pareti intestinali, entrare nel flusso sanguigno e viaggiare verso i vari organi interni.
A quel punto, possono causare:
- Ascesso epatico amebico, dovuto a un accumulo di pus nel fegato;
- Infezioni;
- Dissenteria amebica, una forma più pericolosa di amebiasi che comporta frequenti feci acquose e sanguinolente e gravi crampi allo stomaco;
- Colite amebica necrotizzante fulminante, che può distruggere il tessuto intestinale e portare alla perforazione dell'intestino e alla peritonite.
Disclaimer: l’elenco potrebbe non essere esaustivo e serve solo a dare una panoramica di quelle che sono le complicazioni comunemente associate con l’infezione da entamoeba.
Cosa fare in caso d'infezione da entamoeba?
Le informazioni che seguono sono di carattere generale e servono a fornire un’idea di quello che è il trattamento in caso d'infezione da entamoeba. Come è già stato detto in precedenza, solo il 10% dei casi è sintomatico. Pertanto, potrebbe non esserci bisogno di sottoporsi a un trattamento specifico.
Rimedi naturali
- Cocco, questo frutto ha un elevato potere antiparassitario.
- Aglio, presenta proprietà antibiotiche e antiparassitarie.
- Origano, vanta proprietà antiossidanti e antibiotiche, oltre a effetti antispasmodici che contribuiscono a ridurre i crampi e il dolore.
- Neem, anche conosciuto come lillà indiano, ha proprietà antiparassitarie e antibiotiche.
- Zucca, polpa e semi, dalle proprietà antinfiammatorie a livello delle mucose intestinali.
- Curcuma, presenta proprietà antisettiche, antibatteriche, antiossidanti e antinfiammatorie, che aiutano a eliminare i parassiti, proteggere i tessuti e prevenire le infiammazioni a livello intestinale.
- Chiodi di garofano, hanno proprietà antisettiche, antibatteriche e antiparassitarie, che aiutano a distruggere i parassiti e le loro uova.
Integratori
- Fluidi, soluzioni saline, per reidratare il corpo dopo le scariche diarroiche.
- Allo scopo di rinforzare il sistema immunitario e rendere meno suscettibile l’organismo a questa infezione è possibile utilizzare integratori a base di Echinacea, Sambuco, Astragalo, Pelargonium sidoides, Estratto secco di semi di pompelmo, Propoli, Vitamina C, Vitamina D, Probiotici specifici.
Principi attivi
- Farmaci antibiotici.
Disclaimer: si ricorda che i rimedi qui riportati servono solo a dare una panoramica di quello che può essere il trattamento e che l’elenco potrebbe non essere esaustivo.
In caso si presentassero sintomi come quelli descritti in precedenza, si consiglia di contattare il proprio medico curante per farsi consigliare la terapia più adatta alla propria situazione.
Come prevenire l’infezione da entamoeba?
Una corretta igiene è la chiave per prevenire l'amebiasi. Basta attenersi alle regole generali d'igiene, quali:
- Lavare accuratamente frutta e verdura prima di mangiarle.
- Bere acqua in bottiglia se non si è sicuri della potabilità dell’acqua di rubinetto.
- Evitare i cubetti di ghiaccio, se non si è certi che siano stati preparati con acqua potabile.
- Evitare il latte, il formaggio o altri prodotti caseari non pastorizzati.
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