Infezione necrotizzante dei tessuti molli

Che cos’è l’infezione necrotizzante dei tessuti molli?

L’infezione necrotizzante dei tessuti molli è un’infezione acuta, causata da un insieme di diversi agenti patogeni. L’infezione può distruggere il tessuto della pelle e dei muscoli, così come il tessuto sottocutaneo.

Questa infezione batterica della pelle è rara nelle persone sane, ma può essere molto pericolosa nelle persone con un sistema immunitario indebolito. Un trattamento tempestivo è fondamentale per evitare ulteriori complicazioni.

Quali sono le principali cause dell’infezione necrotizzante dei tessuti molli?

L’infezione necrotizzante dei tessuti molli è di natura polibatterica, ovvero causata da più tipi di batteri. Il tipo più comune e conosciuto è lo streptococco di gruppo A. Altri batteri che possono causare questa infezione includono:

  • Aeromonas hydrophila;
  • Clostridium;
  • Escherichia coli;
  • Klebsiella;
  • Stafilococco aureus.

Disclaimer: Si ricorda che l’elenco potrebbe non essere esaustivo e serve a dare una panoramica delle principali cause associate all’infezione.

Come si trasmette e/o si prende l’infezione necrotizzante dei tessuti molli?

Gli agenti patogeni che causano l’infezione possono entrare nel corpo attraverso un taglio, un graffio o una ferita chirurgica.

Queste ferite non devono essere necessariamente grandi perché i batteri proliferino, anche la puntura di un ago può essere sufficiente.

Quali sono i principali sintomi dell’infezione necrotizzante dei tessuti molli?

I primi sintomi dell’infezione necrotizzante dei tessuti molli possono non sembrare gravi. La pelle può diventare calda e arrossata, e si possono sperimentare sintomi simili a quelli dell’influenza.

Ci può essere, inoltre, un trasudamento dall'area infetta, accompagnato dalla formazione di vesciche o altre lesioni cutanee.

Nel giro di pochi giorni tuttavia, vi può essere un rapido peggioramento dei sintomi; il tessuto colpito inizia ad apparire tumefatto e un dolore acuto si diffonde nell’area colpita dall’infezione. Questa seconda fase della malattia può anche essere accompagnata da febbre alta, tachicardia e alterazione dello stato mentale.

Quali complicazioni possono derivare dall’infezione necrotizzante dei tessuti molli?

Se non trattata tempestivamente, l’infezione necrotizzante dei tessuti molli può causare complicazioni spesso letali, come shock tossico, sepsi o batteriemia.

Disclaimer: Si ricorda che l’elenco non è esaustivo e serve solo a dare una panoramica delle principali complicazioni associate all’infezione.

Cosa fare in caso d'infezione necrotizzante dei tessuti molli?

Il trattamento delle infezioni necrotizzanti dei tessuti molli dipende principalmente dalle condizioni di salute del paziente e dalla gravità dell’infezione. Pertanto, si ricorda che le informazioni fornite di seguito sono generali e non devono sostituire il parere del proprio medico.

Il trattamento inizia con la somministrazione di antibiotici per via endovenosa.

Dopodiché è necessario attuare una procedura di sbrigliamento. Questa consiste nell’igienizzazione della ferita, nella rimozione di eventuale materiale necrotico e infetto, e nella fasciatura dell’arto colpito dall’infezione per mezzo di un tutore e garze sterili. Lo sbrigliamento è fondamentale per la corretta guarigione della ferita.

In alcuni casi, l'amputazione può essere indispensabile per aiutare a fermare la diffusione dell'infezione.

La somministrazione d'immunoglobuline per via endovenosa può essere d’aiuto in caso di sindrome da shock tossico streptococcica.

Disclaimer: Si ricorda che quelli esposti sono solo i rimedi generali e che l’elenco non è necessariamente esaustivo.

Come prevenire l’infezione necrotizzante dei tessuti molli?

Nella maggior parte dei casi non è possibile prevenire questo tipo d'infezioni. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio d'infezione con pratiche igieniche di base, come la sanificazione degli ambienti ospedalieri, una corretta igiene personale e il trattamento tempestivo di qualsiasi ferita, comprese quelle minori.

Allo scopo di rinforzare il sistema immunitario e rendere meno suscettibile l’organismo a questa infezione è possibile utilizzare integratori a base di Echinacea, Sambuco, Astragalo, Pelargonium sidoides, Estratto secco di semi di pompelmo, Propoli, Vitamina C, Vitamina D, Probiotici specifici.

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