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Infezione da virus respiratorio sinciziale

Che cos’è l’infezione da virus respiratorio sinciziale?

Con il termine infezione da virus respiratorio sinciziale si intende una specifica infezione virale delle vie aeree (principalmente bronchi e polmoni), particolarmente diffusa nei bambini di età inferiore a 2 anni. Questa malattia può colpire anche adulti e ragazzi, ma tende a manifestarsi in forma lieve come un normale raffreddore. In età infantile essa può peggiorare e comportare lo sviluppo di patologie più gravi, come bronchiolite e polmonite. Nei paesi dove il clima è contraddistinto da temperature miti, il virus responsabile dell’infezione si diffonde ogni anno nei mesi che vanno da novembre ad aprile, scomparendo nel periodo estivo. Si stima che quasi tutti i bambini contraggano almeno una volta nella vita l’infezione da virus respiratorio sinciziale entro i 4 anni di età.

Quali sono le principali cause dell'infezione da virus respiratorio sinciziale?

L’agente eziologico responsabile dell’infezione da virus respiratorio sinciziale è un virus della famiglia dei Paramyxoviridae, la stessa che comprende i virus del morbillo e della parainfluenza.

Di norma, il virus penetra nell’organismo attraverso le vie aeree superiori, andando a colpire l’epitelio e i tessuti che costituiscono i bronchioli e i polmoni. Man mano che l’infezione avanza, le cellule colpite dal virus tendono a disgregarsi e a fondersi tra loro, dando vita ad un accumulo di materiale definito “sincizio”, il quale dà il nome alla patologia. In caso di polmonite, la necrosi dei tessuti può coinvolgere anche gli alveoli polmonari. Ciò determina un restringimento delle vie aeree e una comparsa d'infiammazioni localizzate, una risposta da parte del sistema immunitario.

Esistono alcuni fattori di rischio che possono contribuire ad aumentare la probabilità di contrarre il virus. I soggetti più esposti all’infezione includono:

  • Neonati, specialmente i neonati prematuri o i bambini di età inferiore ai 6 mesi;
  • Bambini che hanno una malattia cardiaca presente dalla nascita (cardiopatia congenita) o una malattia polmonare cronica;
  • Bambini o adulti con un sistema immunitario indebolito da malattie come il cancro o da trattamenti come la chemioterapia;
  • Bambini con disturbi neuromuscolari, come la distrofia muscolare;
  • Adulti con malattie cardiache o polmonari;
  • Adulti anziani, specialmente quelli di 65 anni e più.

Disclaimer: L’elenco delle cause sopra riportato ha l’obiettivo di fornire una panoramica delle principali cause dell’infezione da virus respiratorio sinciziale, e pertanto non è da ritenersi esaustivo.

Come si trasmette e/o si prende l'infezione da virus respiratorio sinciziale?

La trasmissione del virus avviene per via diretta e indiretta.

La modalità diretta di contagio avviene ogni qualvolta il virus venga espulso dal corpo di chi è infetto tramite goccioline volatili, ovvero quelle parti di saliva espulse durante starnuti, colpi di tosse o semplicemente parlando.

La modalità indiretta di contagio si verifica invece quando soggetti sani toccano superfici sulla quale sono state depositate goccioline volatili, come per esempio asciugamani, cuscini, giocattoli o semplicemente la pelle. Strette di mano, abbracci e baci con persone che hanno contratto il virus rappresentano infatti tipiche situazioni in cui avviene il contagio indiretto.

Quali sono i principali sintomi dell'infezione da virus respiratorio sinciziale?

I principali sintomi dell'infezione da virus respiratorio sinciziale compaiono tipicamente circa quattro o sei giorni dopo l'esposizione al virus. Negli adulti e nei bambini di età superiore ai 2 anni l'infezione provoca sintomi lievi simili a quelli di un normale raffreddore. Questi possono includere:

  • Naso congestionato o che cola;
  • Tosse secca;
  • Febbre bassa, solitamente con temperature inferiori ai 38°C;
  • Faringite (mal di gola);
  • Otite media;
  • Starnuti frequenti;
  • Cefalea (mal di testa).

In casi gravi l'infezione da RSV può diffondersi al tratto respiratorio inferiore, causando polmonite o bronchiolite - un’infiammazione dei piccoli canali delle vie aeree che entrano nei polmoni. Segni e sintomi di un’infezione grave, normalmente diffusa tra i bambini di età inferiore ai 12 mesi possono includere:

  • Febbre alta;
  • Tosse grave;
  • Gorgoglio, un rumore acuto che si verifica durante l'espirazione;
  • Difficoltà respiratoria;
  • Colore della pelle tendente al bluastro, dovuto alla mancanza di ossigeno (cianosi);
  • Mancanza di appetito;
  • Disidratazione;
  • Irritabilità.

La maggior parte dei bambini e degli adulti guarisce in una o due settimane, anche se è frequente la comparsa di ricadute.

Quali complicazioni possono derivare dall'infezione da virus respiratorio sinciziale?

In soggetti predisposti l’infezione da virus respiratorio sinciziale può comportare lo sviluppo di complicazioni gravi. Esse includono:

  • Polmonite e bronchiolite, l’infiammazione dei polmoni (polmonite) o delle vie respiratorie dei polmoni (bronchiolite). Queste complicazioni possono verificarsi quando il virus si diffonde alle vie respiratorie inferiori. L'infiammazione polmonare può essere abbastanza grave nei neonati, nei bambini piccoli, negli adulti più anziani, negli individui immunocompromessi o nelle persone con malattie croniche del cuore o dei polmoni;
  • Infezione dell'orecchio medio, se i virus riescono a penetrare nello spazio dietro il timpano. Ciò accade più frequentemente nei neonati e nei bambini piccoli;
  • Asma, ovvero una difficoltà respiratoria che può comparire anche a distanza di anni.

Disclaimer: L’elenco sopra riportato non è da ritenersi esaustivo, in quanto serve a fornire una panoramica generale delle principali complicazioni legate all’infezione da virus respiratorio sinciziale.

Cosa fare in caso di infezione da virus respiratorio sinciziale?

In generale, la maggior parte dei casi d'infezione (soprattutto negli adulti) da virus respiratorio sinciziale si risolve spontaneamente nel giro di qualche settimana, senza richiedere l’intervento farmacologico. Risulta importante soprattutto tenere sotto controllo i sintomi, in attesa che l’infezione venga debellata dal sistema immunitario, tramite l’utilizzo di farmaci da banco. Al contrario, in casi d'infezione grave (solitamente riguardanti bambini molto piccoli) può essere necessario ricorrere all’ospedalizzazione. Presso le strutture di cura, i medici provvederanno a somministrare ossigeno e medicinali utili per liberare le vie aeree superiori. Nei casi più gravi, è prevista l’alimentazione endovenosa, così come la ventilazione meccanica.

Stile di vita e rimedi casalinghi

Anche se non esistono vaccini o farmaci specificatamente progettati per trattare l’infezione, è possibile alleviare i sintomi della patologia modificando alcune abitudini quotidiane. Esse includono:

  • Umidificare l’aria, mantenendo la stanza calda ma non surriscaldata. Se l'aria è secca, un umidificatore a nebbia fredda o un vaporizzatore può inumidirla e aiutare ad alleviare la congestione e la tosse. In questi casi è sempre bene controllare che l'umidificatore sia sempre pulito, per prevenire la crescita di batteri e muffe;
  • Bere molti liquidi e continuare ad allattare o a dare il biberon ai neonati. Per i bambini più grandi e gli adulti, è consigliato far trovare sempre al fianco del letto una bottiglia d’acqua;
  • Bere liquidi caldi, come tisane e zuppe, che possono aiutare a sciogliere le secrezioni addensate;
  • Non fumare, in quanto il fumo attivo e quello passivo possono aggravare i sintomi.

Principi attivi

Anche se non esistono farmaci specifici, il medico potrebbe scegliere di trattare i sintomi principali dell’infezione prescrivendo:

  • Gocce nasali saline, un modo sicuro ed efficace per alleviare la congestione, anche per i bambini piccoli;
  • Analgesici, per ridurre la febbre;
  • Antidolorifici. Possono aiutare a ridurre la febbre e ad alleviare il mal di gola.

In caso di evidenti manifestazioni d'infezione da virus respiratorio sinciziale, è sempre bene consultare il proprio medico al più presto.

Allo scopo di rinforzare il sistema immunitario e rendere meno suscettibile l’organismo a questa infezione è possibile utilizzare integratori a base di Echinacea, Sambuco, Astragalo, Pelargonium sidoides, Estratto secco di semi di pompelmo, Propoli, Vitamina C, Vitamina D, Probiotici specifici.

Disclaimer: L’elenco dei rimedi sopra riportato non è necessariamente esaustivo, e serve a fornire una panoramica dei principali trattamenti associati alla cura dell’infezione da virus respiratorio sinciziale.

Come prevenire l’infezione da virus respiratorio sinciziale?

Ad oggi, non esiste un vaccino per il virus respiratorio sinciziale. Un anticorpo monoclonale, somministrato sotto forma di iniezione, può aiutare a proteggere certi neonati e bambini di 2 anni ad alto rischio di gravi complicazioni da infezione da virus respiratorio sinciziale. I bambini ad alto rischio in questo gruppo di età includono quelli che:

  • Sono nati prematuramente;
  • Hanno una malattia polmonare cronica;
  • Hanno patologie cardiache congenite;
  • Hanno un sistema immunitario indebolito.

La prima iniezione viene normalmente somministrata all'inizio della stagione autunnale-invernale, seguita da iniezioni mensili che si protraggono per tutta la stagione. È bene ricordare che questo farmaco aiuta solo a prevenire l'infezione da RSV, ma non aiuta a trattarla una volta che i sintomi si sviluppano.

Infine, è possibile adottare alcune abitudini d'igiene quotidiana che possono aiutare a prevenire la diffusione di questa infezione:

  • Lavarsi le mani frequentemente, soprattutto dopo aver frequentato luoghi affollati e in cui sono presenti molti bambini;
  • Evitare l'esposizione dei bambini al contatto con persone affette da raffreddore;
  • Pulire frequentemente le superfici, come i piani di lavoro della cucina e del bagno, le maniglie e i giocattoli, ricordandosi di buttare via subito i fazzoletti usati;
  • Non condividere i bicchieri o posate con persone che presentano i sintomi del raffreddore;
  • Non fumare. I bambini esposti al fumo di tabacco hanno un rischio maggiore di contrarre l'infezione e sintomi potenzialmente più gravi.

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