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Policitemia vera

Che cos’è la policitemia vera?

La policitemia vera è un raro tumore del sangue. Le cellule del midollo osseo si alterano e portano ad una produzione incontrollata ed eccessiva di alcune cellule del sangue. Tale patologia rappresenta un pericolo per la vita, in quanto provoca disfunzioni alla coagulazione sanguigna, con un rischio significativo di trombi, coaguli ed emboli.

Si tratta di una patologia cronica che si sviluppa molto lentamente. Spesso, la condizione viene trovata casualmente durante esami del sangue di routine. Con test più approfonditi, invece, nelle persone colpite, è possibile riscontrare la presenza del gene JAK2 (Janus Activated Kinase 2). Tale mutazione, però, non è congenita, quindi il gene non viene ereditato dai genitori.

Quali sono le principali cause della policitemia vera?

  • La causa dell’insorgenza della policitemia vera è attribuibile alla mutazione di un gene (JAK2). Tale alterazione provoca una produzione smisurata di globuli rossi (da parte del midollo osseo) che, a sua volta, causa un addensamento del sangue, con pericolose conseguenze per la vita del paziente, come:
    • Formazione di coaguli sanguigni: l'aumento della densità del sangue e la diminuzione del flusso sanguigno, così come le anomalie delle piastrine, aumentano il rischio di coaguli. Possono causare un ictus, un attacco di cuore o il blocco di un'arteria polmonare o di un’altra vena importante.
    • Milza ingrossata: la milza aiuta il corpo a combattere le infezioni e a filtrare il sangue dal materiale indesiderato, come le cellule vecchie o danneggiate. L'aumento del numero di globuli rossi, causato dalla policitemia vera, provoca un incremento dell’attività della milza, che ne risulta ingrossata.
    • Problemi dovuti ad elevati livelli di globuli rossi: troppi globuli rossi possono portare a una serie di altre complicazioni, tra cui piaghe aperte sul rivestimento interno dello stomaco, dell'intestino tenue superiore o dell'esofago (ulcere peptiche) e infiammazione delle articolazioni (gotta).
    • Altri disturbi del sangue: in rari casi, la policitemia vera può portare ad altre malattie del sangue, tra cui un disturbo progressivo in cui il midollo osseo viene sostituito da tessuto cicatriziale, una condizione in cui le cellule staminali non maturano o non funzionano correttamente, o il cancro del sangue e del midollo osseo (leucemia acuta).

La causa della suddetta mutazione è tuttora sconosciuta, ma il fattore ereditario è da escludere.

Quali sono i principali sintomi della policitemia vera?

La policitemia vera, spesso, è asintomatica o potrebbe manifestarsi con sintomi vaghi, come mal di testa, vertigini, visione offuscata e affaticamento.

Nello specifico, alcuni sintomi della policitemia vera includono:

  • Prurito, soprattutto dopo un bagno caldo o una doccia;
  • Intorpidimento, formicolio, bruciore o debolezza a mani, piedi, braccia o gambe;
  • Sensazione di pienezza subito dopo aver mangiato e gonfiore o dolore all'addome superiore sinistro, a causa di un ingrossamento della milza;
  • Sanguinamento insolito, come epistassi (sangue dal naso) o gengive sanguinanti;
  • Gonfiore doloroso di un'articolazione, spesso quella dell'alluce;
  • Respiro corto e difficoltà a respirare da sdraiati.

Disclaimer: l’elenco proposto non è esaustivo e serve a dare una panoramica generale di alcuni sintomi che possono associarsi alla patologia in esame.

Cosa fare in caso di policitemia vera?

Attualmente, non esiste una cura definitiva per la policitemia vera, ma è possibile gestirla e trattarne i sintomi, al fine di evitare gravi complicazioni o un esito fatale. Per esempio, il paziente può sottoporsi a flebotomia, ossia il prelievo di 300-500 ml di sangue ogni 2 o 3 giorni, per ridurre la conta dei globuli rossi.

Alcuni principi attivi e rimedi naturali possono aiutare ad alleviare i sintomi della condizione.

Principi attivi

  • Antistaminici: vengono utilizzati per contrastare il prurito causato dalla policitemia vera.
  • Antidepressivi: alcuni di questi farmaci hanno dimostrato di apportare beneficio contro il prurito. In particolare, i farmaci che hanno avuto maggior riscontro positivo sono gli SSRI, ossia gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
  • Farmaci citotossici o chemioterapici: aiutano a ridurre il numero di globuli rossi nel sangue, in quanto permettono d'inibire l’eccessiva attività del midollo osseo.
  • Farmaci per il cuore: sono medicinali che proteggono la salute e la funzionalità del muscolo cardiaco, prevenendo malattie cardiovascolari, come diabete, colesterolo alto e ipertensione.
  • Anticoagulanti: sono farmaci che aiutano a fluidificare il sangue e ad impedire la formazione di coaguli.

Rimedi naturali

  • Zenzero: contiene vitamine, minerali e antiossidanti che aiutano a fluidificare il sangue e riducono il rischio della formazione di coaguli. Inoltre, favorisce la circolazione sanguigna e mantiene le pareti delle arterie elastiche.
  • Curcuma: il suo principio attivo, la curcumina, attua un’azione fluidificante e antiaggregante, il che le permette d'inibire i fattori di coagulazione. Inoltre, è anche un potente antinfiammatorio. Si raccomanda di assumere la curcuma con del pepe nero, in quanto la piperina (principio attivo del pepe) ne favorisce l’assorbimento.
  • Peperoncino o pepe di Cayenna: contiene capsaicina, un composto che stimola la circolazione, previene la formazione di coaguli e rafforza le pareti dei vasi sanguigni, rendendoli elastici.
  • Cannella: contiene cumarina, un potente antiaggregante che aiuta a fluidificare il sangue. La cannella presenta anche un’altra sostanza, la cinnamaldeide, che aiuta a rallentare la formazione di coaguli.

In linea generale, in caso di policitemia vera, è bene:

  • Fare esercizio: l’attività fisica moderata, come camminare, lo stretching e gli esercizi per le gambe, può migliorare il flusso sanguigno e diminuire il rischio di formazione dei coaguli.
  • Evitare il tabacco: il fumo può provocare il restringimento dei vasi sanguigni, aumentando il rischio d'infarto o ictus a causa di coaguli.
  • Evitare gli ambienti a basso contenuto di ossigeno: vivere ad alta quota, sciare o arrampicarsi in montagna riducono ulteriormente i livelli di ossigeno nel sangue.
  • Lenire la pelle: per ridurre il prurito, si consiglia di fare il bagno in acqua fresca, usare un detergente delicato e asciugare accuratamente la pelle. L'aggiunta di amido, come quello di mais, all’acqua potrebbe aiutare. Si raccomanda di evitare saune, terme, vasche idromassaggio riscaldate, docce o bagni caldi.
  • Evitare di grattarsi: può danneggiare la pelle e aumentare il rischio d'infezione. Si consiglia di utilizzare una buona crema idratante per mantenere la pelle umida.
  • Evitare le temperature estreme: lo scarso flusso sanguigno aumenta il rischio di lesioni da temperature calde e fredde. Quando fa freddo, si consiglia d'indossare sempre indumenti caldi, in particolare su mani e piedi. Quando fa caldo, si raccomanda di proteggersi dal sole e di bere molti liquidi.
  • Prestare attenzione alle piaghe: una cattiva circolazione può rendere difficile la guarigione delle piaghe, in particolare su mani e piedi. Si consiglia d'ispezionare i piedi regolarmente e informare il medico di eventuali piaghe, tagli o lesioni.
  • Una stretta supervisione medica: si raccomanda di sottoporsi a controlli regolari, per evitare d'incorrere in pericolose complicazioni.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.

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