Pressione alta
Cos'è la pressione alta?
La pressione alta, chiamata anche ipertensione, è uno stato in cui la pressione arteriosa risulta più alta rispetto ai livelli standard. Si verifica quando la forza del sangue che spinge attraverso le arterie (i vasi sanguigni di calibro inferiore), è costantemente troppo alta. Più il calibro delle arterie si restringe, più alta sarà la resistenza al flusso sanguigno e, dunque, maggiore sarà la pressione sanguigna. Avere la pressione alta è abbastanza comune; si sviluppa tipicamente nel corso di diversi anni.
I valori di riferimento di pressione sistolica (pressione nelle arterie quando il cuore batte e pompa il sangue) e pressione diastolica (pressione nelle arterie quando il cuore è a riposo, misurata cioè tra un battito cardiaco e il successivo), risultano maggiori del previsto e, rispettivamente, sono superiori a 120 e a 80 mmHg.
Quali sono le principali cause della pressione alta?
Esistono cause diverse a seconda della tipologia di ipertensione presente.
Possiamo infatti distinguere due tipi di ipertensione e attribuire ad ognuno cause diverse.
La pressione alta essenziale è anche chiamata ipertensione primaria. Questo tipo d'ipertensione si sviluppa nel tempo ed è la tipologia più comune.
Le possibili cause dell'ipertensione essenziale sono attribuibili a:
- Geni: alcune persone sono geneticamente predisposte all'ipertensione.
Questo può essere dovuto a mutazioni genetiche o ad anomalie genetiche ereditate dai genitori.
- Età: gli individui sopra i 65 anni sono più a rischio d'ipertensione.
- Etnia: è stato provato che gli individui di colore non ispanici hanno una maggiore incidenza d'ipertensione.
- Obesità: vivere con l'obesità può portare ad alcuni problemi cardiaci, tra cui appunto l'ipertensione.
- Elevato consumo di alcol: le donne che bevono abitualmente più di un drink al giorno e gli uomini che bevono più di due drink al giorno possono essere a maggior rischio d'ipertensione.
- Vita molto sedentaria: livelli ridotti di fitness sono stati collegati all'ipertensione.
- Diabete e/o sindrome metabolica: gli individui con diagnosi di diabete o di sindrome metabolica sono a maggior rischio di sviluppare ipertensione.
- Elevata assunzione di sodio: è stata rilevata una piccola associazione tra un'elevata assunzione giornaliera di sodio – il comune sale da cucina – (più di 1,5 g al giorno) e l'ipertensione.
L'ipertensione secondaria spesso si sviluppa rapidamente e può diventare più grave dell'ipertensione primaria.
Sono diverse le condizioni che possono causare ipertensione secondaria, tra cui:
- Malattia renale;
- Apnea ostruttiva del sonno;
- Difetti cardiaci congeniti;
- Problemi della tiroide;
- Effetti collaterali di farmaci;
- Uso di droghe;
- Consumo cronico di alcol;
- Problemi alla ghiandola surrenale;
- Alcuni tumori endocrini.
Quali sono i principali sintomi della pressione alta?
La pressione alta è generalmente una condizione silenziosa: molte persone non avvertono alcun sintomo. Possono passare anni o addirittura decenni prima che la condizione raggiunga livelli abbastanza gravi da rendere evidenti i sintomi. Anche allora, comunque, questi sintomi possono essere attribuiti ad altri problemi.
Il modo migliore per sapere se si soffre di pressione alta è controllare periodicamente la pressione sanguigna. Se la pressione sanguigna risulta elevata, si consiglia di rivolgersi al medico di fiducia che, se lo riterrà opportuno, eseguirà opportuni test diagnostici ed esami di laboratorio per formulare la diagnosi.
La maggior parte degli studi medici controlla la pressione sanguigna come parte di una visita di routine.
I sintomi della pressione alta grave possono includere:
- Vampate di calore;
- Macchie di sangue negli occhi (emorragia sottocongiuntivale);
- Vertigini.
Secondo alcuni studi americani, contrariamente a quanto si pensa, l'ipertensione grave non causa tipicamente sangue dal naso o mal di testa, tranne quando si raggiunge una crisi ipertensiva.
Disclaimer: l’elenco non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcuni sintomi che possono associarsi alla patologia.
Come prevenire l’insorgenza della pressione alta?
Adottare uno stile di vita sano può aiutare a controllare i fattori che causano la pressione alta.
Ecco alcuni dei più comuni:
- Seguire una dieta sana introducendo frutta, verdure, cereali integrali e proteine magre come il pesce. Limitare gli zuccheri raffinati e il consumo di sodio (mantenere l’assunzione giornaliera di sodio tra 1500 milligrammi e 2300 milligrammi). È importante sia per tenere l'ipertensione sotto controllo, sia per ridurre il rischio di complicazioni, quali malattie cardiache, ictus e attacchi cardiaci.
- Aumentare l'attività fisica aiuta ad abbassare la pressione sanguigna in modo naturale e a rafforzare il sistema cardiovascolare.
Si consiglia di mirare a 150 minuti di attività fisica moderata ogni settimana, cioè circa 30 minuti per cinque volte a settimana.
- Raggiungere un peso ottimale contrastando l'obesità con una dieta sana e una maggiore attività fisica.
- Gestire lo stress con attività come esercizio fisico, meditazione, esercizi di respirazione profonda, massaggi, rilassamento muscolare, yoga o tai chi e un riposo notturno adeguato.
- Smettere di fumare e limitare l'alcol. Le sostanze chimiche contenute nel fumo di tabacco possono danneggiare i tessuti del corpo e indurire le pareti dei vasi sanguigni. Se si consuma regolarmente troppo alcol o si ha una dipendenza da alcol, è bene cercare un aiuto professionale per ridurre la quantità di alcol assunta o per smettere del tutto. Bere alcol in eccesso può anche aumentare la pressione sanguigna.
- Controllare regolarmente la pressione sanguigna. Il modo migliore per prevenire complicazioni ed evitare problemi è riconoscere l'ipertensione precocemente.
Si può tenere un registro delle letture della pressione sanguigna e portarlo ai regolari appuntamenti con il medico, così da aiutarlo a individuare possibili anomalie.
Cosa fare in caso di pressione alta?
Il trattamento della pressione alta dipende dalla tipologia d'ipertensione, primaria o secondaria, e dalle cause che sono state identificate. Il medico, dopo le opportune analisi, sarà in grado di stabilire il miglior piano terapeutico.
La buona notizia è che spesso, specialmente in caso d'ipertensione primaria, i cambiamenti nello stile di vita possono essere strumenti potenti per gestire, o addirittura invertire, la diagnosi.
In caso d'ipertensione secondaria, se il medico scopre il problema che causa l’ipertensione, il trattamento si concentrerà su di esso. Per esempio, se un farmaco sta causando un aumento della pressione sanguigna, il medico proverà altri farmaci equivalenti che non hanno questo effetto collaterale.
Se la pressione alta persiste, è possibile ricorrere ai seguenti principi attivi:
Principi attivi
- Beta-bloccanti: i beta-bloccanti fanno battere il cuore più lentamente e con meno forza. Questo riduce la quantità di sangue pompato attraverso le arterie ad ogni battito, portando così ad un calo della pressione sanguigna.
Bloccano anche alcuni ormoni nel corpo che potrebbero aumentare la pressione sanguigna.
- Diuretici: alti livelli di sodio e liquidi in eccesso nel corpo possono aumentare la pressione sanguigna. I diuretici bloccano, a livello renale, il riassorbimento di sodio e acqua. Il volume del sangue che giunge al cuore quindi diminuisce, così come la gittata cardiaca e, di conseguenza, cala anche la pressione sanguigna.
- ACE-inibitori: questi farmaci agiscono inibendo l'enzima Angiotensin I - converting enzyme (ACE), il quale converte l'Angiotensina 1 nella sua forma attiva, Angiotensina 2. Quest’ultima è una sostanza chimica responsabile della restrizione dei vasi sanguigni e delle pareti delle arterie. Bloccando la sua formazione, viene favorito il rilassamento dei vasi sanguigni e, quindi, la riduzione della pressione sanguigna.
- Bloccanti del recettore dell'Angiotensina II (ARB): mentre gli ACE inibitori mirano a fermare la creazione di angiotensina, gli ARB bloccano il legame dell'Angiotensina ai propri recettori. Senza la sostanza chimica, i vasi sanguigni non si stringono. Questo aiuta a rilassare i vasi e ad abbassare la pressione sanguigna.
- Bloccanti dei canali del calcio: questi farmaci bloccano l’entrata di parte del calcio nei muscoli cardiaci del cuore. Ciò porta a battiti cardiaci meno forti e a una pressione sanguigna più bassa.
Questi farmaci lavorano anche nei vasi sanguigni, facendoli rilassare e abbassando ulteriormente la pressione sanguigna.
- Alfa-2 agonisti: questo tipo di farmaco regola gli impulsi nervosi che causano la contrazione dei vasi sanguigni. Questo aiuta i vasi sanguigni a rilassarsi, riducendo così la pressione sanguigna.
Il medico prescriverà gli accertamenti necessari e potrebbe aver bisogno di provare diversi farmaci fino a trovarne uno o una combinazione di essi che funziona al meglio per il caso specifico.
Rimedi naturali
- Erbe e piante aventi proprietà ipotensive: aglio, cipolla, rauwolfia, betulla, biancospino, ginkgo biloba, mirtillo, vite rossa, olivo, pervinca, uncaria, mughetto, carcadè (ibisco), evodia e achillea iraniana.
- Estratti con funzioni diuretiche: ananas, betulla, carciofo, cetriolo, foglie di noce, cipolla, equiseto, finocchi, mela, ortica, fiori di sambuco e tarassaco.
- Integratori a base di Omega 3, Potassio o Magnesio, dalle proprietà ipotensive, consigliati per promuovere il benessere cardiovascolare.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
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