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Priapismo

Che cos'è il priapismo?

Il priapismo è un'erezione persistente, solitamente dolorosa, che dura più di quattro ore e si verifica senza stimolazione sessuale.

Questa condizione si sviluppa quando il sangue nel pene rimane intrappolato e non è in grado di drenare.

Il più comune è il priapismo a basso flusso, che si verifica anche in uomini sani.

Il priapismo ad alto flusso, più raro e solitamente non doloroso, è il risultato di un'arteria rotta per una ferita al pene o al perineo (l'area tra lo scroto e l'ano), che impedisce al sangue nel pene di circolare normalmente.

Il priapismo può verificarsi in tutti i gruppi di età, compresi i bambini. Tuttavia, di solito colpisce gli uomini in due diversi gruppi di età: tra i 5 e i 10 anni e tra i 20 e i 50 anni.

Quali sono le principali cause del priapismo?

Le cause del priapismo possono essere attribuite a:

  • Anemia falciforme. Circa il 42% di tutti gli adulti con anemia falciforme sembra sviluppare il priapismo.
  • Farmaci. Una causa comune di priapismo è l'uso e/o l'abuso di farmaci, compresi alcuni farmaci antidepressivi, sonniferi o antipsicotici. Sembra che anche i farmaci iniettati per la cura della disfunzione erettile possano causare priapismo.

Altre cause di priapismo includono:

  • Traumi al midollo spinale o all'area genitale;
  • Morsi di vedova nera;
  • Avvelenamento da monossido di carbonio;
  • Uso di droghe, come la marijuana e la cocaina.

Quali sono i principali sintomi del priapismo?

I sintomi si differenziano per il priapismo a basso flusso e quello ad alto flusso:

  • Rigidità dell’asta del pene e dolore, in caso di priapismo a basso flusso;
  • Pene caldo, eretto ma non troppo rigido, quindi comprimibile e generalmente indolore, in caso di priapismo ad alto flusso.

Disclaimer: l’elenco non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcuni sintomi che possono associarsi alla patologia.

Cosa fare in caso di priapismo?

L'obiettivo di tutti i trattamenti riguardanti il priapismo è quello di eliminare l'erezione in atto, mantenendo però la capacità di avere erezioni in futuro.

Trattamenti tempestivi, entro quattro-sei ore, rendono buone le prospettive per la maggior parte delle persone affette da priapismo.

Principi attivi

  • Decongestionanti. Questi farmaci riescono a diminuire il flusso del sangue al pene. Possono essere consigliati nel caso in cui l’erezione sia durata meno di quattro ore.
  • FANS. I Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei sono utili per il trattamento del dolore associato al priapismo. Solo in caso di forti dolori, è possibile la somministrazione di oppiacei.
  • Simpaticomimetici (alfa-agonisti). Questi farmaci, somministrati tramite iniezione intracavernosa, svolgono un’azione vasocostrittrice (riduzione del calibro delle arterie) nei corpi cavernosi del pene, diminuendo così il flusso di sangue al pene e riducendo il gonfiore. Questo trattamento è solitamente usato per il priapismo a basso flusso.

Altre opzioni di trattamento includono:

  • Impacchi di ghiaccio: il ghiaccio applicato al pene e al perineo può ridurre il gonfiore e favorire l’azione vasocostrittrice.
  • Aspirazione. Viene aspirato sangue, dopo aver intorpidito il pene, dai corpi cavernosi del pene. Ciò favorisce il drenaggio del sangue dal pene e, dunque, si ottiene una riduzione sia della pressione che del gonfiore pubico.
  • Legatura chirurgica. Utilizzata solitamente nei casi in cui è presente un'arteria rotta. Il medico legherà l'arteria che sta causando il priapismo al fine di ripristinare il normale flusso sanguigno.
  • Embolizzazione. Così come la legatura chirurgica, l’embolizzazione permette la chiusura selettiva dei vasi arteriosi lesi che causano priapismo. In questo caso però l’intervento è non-chirurgico e minimamente invasivo: vengono introdotti specifici materiali e/o sostanze capaci di occludere l’arteria.
  • Shunt chirurgico. Uno shunt è un passaggio che viene inserito chirurgicamente nel pene per deviare il flusso di sangue e consentire alla circolazione di tornare alla normalità.

Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.

Se si pensa di essere affetti da priapismo, non bisogna tentare di trattarlo da solo. Si consiglia di rivolgersi al medico di fiducia o a un medico specializzato che, se lo riterrà opportuno, eseguirà opportuni test diagnostici ed esami di laboratorio per formulare la corretta diagnosi.

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