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Schistosomiasi

Che cos’è la schistosomiasi?

La schistosomiasi, conosciuta anche come bilharzia, è un'infezione causata da un verme parassita trematode, appartenente al genere Schistosoma. Il parassita vive in acqua dolce, nelle regioni subtropicali e tropicali, ed è diffuso più comunemente in Africa, in alcune parti del Sud America, nei Caraibi, in Medio Oriente e in Asia. Una volta penetrato nell’organismo attraverso la pelle, il parassita responsabile della schistosomiasi può rimanere nei tessuti per molti anni e causare danni a organi come la vescica, i reni e il fegato.

Quali sono le principali cause della schistosomiasi?

La schistosomiasi è causata dalla penetrazione dei vermi all’interno dell’organismo. I parassiti responsabili della patologia sono tipicamente presenti in specchi di acqua dolce, come stagni, laghi, fiumi, canali e bacini idrici. Anche le docce che utilizzano acqua non filtrata possono veicolare il parassita. I vermi non possono, invece, sopravvivere in acqua salata oppure in bacini e piscine trattati con cloro. Dopo alcune settimane dal contagio, i vermi iniziano a deporre le uova all’interno dell’organismo. Alcune uova rimangono all'interno del corpo e vengono attaccate dal sistema immunitario, mentre altre vengono espulse tramite l’urina e le feci. In questo modo, esse possono contaminare nuovamente l'ambiente circostante.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive e servono solo a dare una panoramica generale delle cause associate a tale infezione.

Come si prende la schistosomiasi?

L’infezione da schistosomiasi avviene unicamente per contatto diretto con il parassita, ovvero immergendosi in bacini contaminati o assumendo acqua non trattata. Se le uova vengono espulse tramite feci o urina, esse devono necessariamente schiudersi, rilasciando larve che possono divenire futuri vermi. Ciò significa che l’infezione non è trasmissibile da uomo a uomo.

Quali sono i principali sintomi della schistosomiasi?

Molte persone affette da schistosomiasi non presentano alcun sintomo per mesi o addirittura anni. Occasionalmente, dopo qualche settimana dall’infezione, possono comparire piccole protuberanze rosse e pruriginose sulla pelle, nella zona scavata dal verme.

Dopo alcune settimane, alcune persone sviluppano:

  • Febbre alta;
  • Un'eruzione cutanea pruriginosa, rossa, a chiazze e in rilievo;
  • Tosse;
  • Diarrea;
  • Dolori muscolari e articolari;
  • Dolore addominale;
  • Un senso generale di malessere.

Questi sintomi, tipici della cosiddetta schistosomiasi acuta, spesso migliorano da soli entro poche settimane. In presenza di una o più di queste manifestazioni, è importante consultare il medico il più presto possibile, in quanto rimanendo a lungo nell’organismo il parassita può infettare importanti organi interni.

Quali complicazioni possono derivare dalla schistosomiasi?

Alcune persone con la schistosomiasi, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno sperimentato i sintomi iniziali, alla fine sviluppano problemi più seri, solitamente in parti del corpo in cui i vermi hanno depositato le proprie uova. Questo processo è noto come schistosomiasi cronica. La schistosomiasi cronica può includere una serie di sintomi e problemi, a seconda della zona che è stata infettata. Per esempio, tale infezione può colpire:

  • Il sistema digestivo, causando anemia, dolore e gonfiore addominale, diarrea e sangue nelle feci;
  • Il sistema urinario, causando irritazione della vescica (cistite), dolore durante la minzione, un frequente bisogno di urinare e sangue nell'urina;
  • Il cuore e i polmoni, causando tosse persistente, affanno, mancanza di respiro e tosse con sangue;
  • Il sistema nervoso o il cervello, causando convulsioni, mal di testa, debolezza, intorpidimento delle gambe e vertigini.

È importante sottolineare che in caso di un mancato trattamento, gli organi colpiti possono essere danneggiati in modo permanente.

Disclaimer: l’elenco proposto potrebbe non essere esaustivo e serve solamente a dare una panoramica generale delle complicazioni che possono associarsi a tale infezione.

Cosa fare in caso di schistosomiasi?

L’unico modo per trattare la schistosomiasi consiste nell’assumere alcuni tipi di farmaci antiparassitari, capaci di uccidere i vermi adulti nel giro di poche ore.

Oltre ad essi, i farmaci steroidei possono essere usati per aiutare ad alleviare i sintomi della schistosomiasi acuta o quelli causati da danni al cervello o al sistema nervoso.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Come prevenire la schistosomiasi?

Ad oggi, non esiste un vaccino per la schistosomiasi. Prima di visitare i paesi in cui il parassita è presente, è importante essere consapevoli dei rischi e prendere precauzioni per evitare l'esposizione all'acqua contaminata. Inoltre, alcune norme d'igiene quotidiana possono aiutare a prevenire l’infezione. Tra di esse, rientrano:

  • Evitare di remare, nuotare e lavarsi in acqua dolce;
  • Far bollire o filtrare l'acqua prima di berla, poiché i parassiti potrebbero penetrare nelle labbra o nella bocca;
  • Evitare le medicine vendute localmente che sono pubblicizzate per trattare o prevenire la schistosomiasi. Queste sono spesso inefficaci;
  • Informarsi sulla sicurezza delle acque presenti nel paese di destinazione solamente consultando fonti ufficiali come il Ministero della Salute.
  • Allo scopo di rinforzare il sistema immunitario e rendere meno suscettibile l’organismo a questa infezione è possibile utilizzare integratori a base di Echinacea, Sambuco, Astragalo, Pelargonium sidoides, Estratto secco di semi di pompelmo, Propoli, Vitamina C, Vitamina D, Probiotici specifici.

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