Secchezza vaginale

Che cos’è la secchezza vaginale?

La secchezza vaginale è un problema comune a molte donne per cui la vagina non è lubrificata come dovrebbe, con conseguenti fastidi e disagi di intensità variabile.

Quali possono essere le patologie associate alla secchezza vaginale?

La secchezza vaginale può presentarsi per vari motivi ed essere riconducibili a diverse condizioni, alcune comuni e, altre, più rare.

Spesso, la secchezza vaginale si associa a:

• Dolore o prurito internamente ed intorno alla vagina.
• Dolore o fastidio durante i rapporti sessuali.
• Bisogno di urinare più frequente del solito.
• Frequenti infezioni del tratto urinario.
• Menopausa.
• Assunzione di pillole contraccettive o antidepressivi.
• Allattamento.
• Scarsa eccitazione durante i rapporti sessuali.
• Utilizzo di lavande vaginali, saponi profumati o detergenti troppo aggressivi.

Meno frequentemente, la secchezza vaginale può essere associabile a:

• Isterectomia, ossia rimozione dell’utero.
• Trattamenti per la cura del cancro, come la chemioterapia.
• Condizione di salute particolare come il diabete o la sindrome di Sjögren.
• Sanguinamento dopo il rapporto sessuale.
• Sanguinamento non correlato al periodo mestruale.

Disclaimer: Si ricorda che l’elenco non è esaustivo e che serve a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi al sintomo.

Quali sono i principali rimedi contro la secchezza vaginale?

La secchezza vaginale viene trattata in modo diverso a seconda della sua entità e se il sintomo persiste è bene consultare il medico e/o il ginecologo. Gli accorgimenti generici citati di seguito, tuttavia, possono essere adottati per alleviare il disagio o accelerare il processo di guarigione.

Principi attivi

• Terapia ormonale sostitutiva, applicando specifici medicinali a base di estrogeni direttamente in vagina, per minimizzare la quota ormonale assorbita senza influenzare negativamente i livelli di testosterone, molto importanti per il desiderio sessuale.

Rimedi naturali

• Cimicifuga racemosa, dotata di attività estrogenica.
• Fitoestrogeni. Tra le fonti alimentari di fitoestrogeni vi sono soia e i derivati (miso, tofu, tempeh, latte di soia), legumi, trifoglio rosso e, in quantità minore, molti tipi di frutta, verdure e cereali integrali.

Mimano l'attività degli estrogeni endogeni, ma con un'intensità d'azione nettamente inferiore. Per questo motivo, vengono consigliati non solo per migliorare la secchezza vaginale, ma anche per risolvere gli altri tipici sintomi della menopausa.

• Aloe, tea tree oil, timo o calendula, in crema per applicazione esterna. Grazie alle loro proprietà lenitive, aiutano ad alleviare il prurito e il bruciore.
• Salvia tintura madre, per contrastare la secchezza vaginale e anche le vampate di calore in caso di menopausa.
• Lavande vaginali a base di prodotti naturali, per favorire il riequilibrio della microflora vaginale e alleviare il prurito.
• Creme intime a base di burro di karitè, salvia e acido ialuronico, che idratano e nutrono in profondità.
• Probiotici: microrganismi viventi che si trovano in cibi fermentati o che si possono assumere sotto forma d'integratori. Sono particolarmente utili per sostenere le naturali difese immunitarie dell’organismo e riequilibrare il microbiota vaginale in caso d'infezioni o infiammazioni.
• Sepia granuli, sepia compositum, rimedi omeopatici.

In linea generale, in presenza di secchezza vaginale, è bene:

• Utilizzare lubrificanti a base d'acqua prima del rapporto sessuale.
• Utilizzare specifici prodotti idratanti per la secchezza vaginale, da applicare anche internamente per mantenere l’umidità della zona.
• Utilizzare saponi e detergenti non profumati e preferire prodotti delicati che rispettino il naturale pH vaginale.
• Non applicare creme o lozioni come la vaselina direttamente in vagina per non contrarre infezioni.
• Non utilizzare creme idratanti non specificatamente ideate per le zone intime.

Disclaimer: L’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.