Singhiozzo

Che cos’è il singhiozzo?

Il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma, ovvero il muscolo che separa il petto dall'addome e che svolge un ruolo fondamentale nel normale processo di respirazione. Ogni contrazione è seguita da un'improvvisa chiusura delle corde vocali, che produce il caratteristico suono "hic".

Quali possono essere le patologie associate al singhiozzo?

Il singhiozzo può presentarsi per vari motivi ed essere riconducibile a diverse condizioni, alcune comuni e, altre, più rare.

Nello specifico, le patologie più comunemente associate al singhiozzo includono:

• Eccitazione o stress emotivo.
• Mal di gola o laringite.
• Danno o irritazione di un nervo.
• Disturbi del sistema nervoso centrale.
• Sclerosi multipla.
• Lesione cerebrale traumatica.
• Disturbi metabolici e assunzione di farmaci.
• Diabete.
• Squilibrio elettrolitico.

Disclaimer: si ricorda che l’elenco non è esaustivo e che serve a dare una panoramica di alcune condizioni che possono associarsi al sintomo.

Quali sono i principali rimedi contro il singhiozzo?

Il trattamento del singhiozzo varia a seconda della condizione sottostante. In presenza di singhiozzo persistente, è quindi consigliabile rivolgersi al medico, che, se opportuno, eseguirà esami specifici per formulare la diagnosi e impostare una terapia adeguata. Gli accorgimenti generici citati di seguito, tuttavia, possono essere utili per alleviare il disagio causato dal disturbo.

Principi attivi

• Sedativi, utili nel caso in cui il singhiozzo fosse dovuto a uno stato ansioso.
• Antispastici, per ridurre l'attività gastrointestinale, rilassando la muscolatura della zona coinvolta.

Rimedi naturali:

• camomilla, valeriana, passiflora, timo, lavanda o menta, utili in infusione, per i loro effetti antispastici e sedativi.

In linea generale, in presenza di singhiozzo, è bene:

• Respirare profondamente gonfiando la pancia.
• Fare gargarismi con acqua ghiacciata.
• Trattenere il respiro.
• Sorseggiare acqua tappando il naso.

L’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.