Stitichezza
Cos'è la stitichezza?
La stitichezza o stipsi è un sintomo di una difficoltosa evacuazione.
Si verifica quando i movimenti intestinali diventano meno frequenti, le feci diventano difficili da espellere e, quando questo avviene, si ha la sensazione di non aver svuotato del tutto l’intestino.
Nella popolazione adulta la stipsi colpisce soprattutto gli anziani e le donne, ma è un disturbo gastrointestinale molto comune. Può insorgere a causa di diverse alterazioni organiche o funzionali dell’intestino, ma anche per via di cambiamenti nella dieta o nella routine quotidiana e assunzione inadeguata di fibre.
Quali possono essere le patologie associate alla stitichezza?
I disturbi associati al fastidioso sintomo di stitichezza possono essere di natura funzionale (condizioni in cui l'intestino sembra normale ma non funziona correttamente, per cause spesso sconosciute) e di natura strutturale (condizioni patologiche in cui è presente un’anomalia visibile a livello intestinale/anale).
Nello specifico, i disturbi funzionali sono i più frequenti e includono:
- Sindrome dell’intestino irritabile, una condizione in cui il muscolo del colon si contrae in modo anormale. Ciò porta a diversi problemi, come diarrea, stitichezza, alternanza tra stitichezza e diarrea, crampi addominali e gonfiore (per l'alta pressione che si accumula nel colon).
- Diabete.
- Ipotiroidismo.
- Uremia.
- Ipercalcemia.
- Disturbi neurologici.
Le possibili condizioni strutturali associate alla stitichezza, invece, includono:
- Emorroidi interne o esterne, vene gonfie e infiammate che si trovano intorno all'ano o al retto inferiore.
- Dischezia, condizione in cui l'espulsione delle feci risulta difficoltosa a causa di un'alterazione funzionale o morfologica del retto.
- Malattia diverticolare, condizione in cui vengono a formarsi delle estroflessioni, una sorta di piccoli sacchi, lungo le pareti intestinali.
- Fistula-in-ano, un “tunnel” che si forma (spontaneamente o, nel 50% dei casi, dopo il drenaggio di un ascesso perianale) nel canale anale e che “collega” la ghiandola interna dell'ano alla cute perianale.
- Atresia del colon, malformazione congenita dell'intestino, che dà origine ad una porzione "esclusa" del colon e si caratterizza per un'ostruzione nella parte inferiore dell'intestino.
- Lupus eritematoso sistemico, una condizione cronica, responsabile dell'infiammazione di organi e tessuti di varie parti del corpo umano.
- Difetti strutturali del tratto digestivo.
Disclaimer: si ricorda che l’elenco delle patologie associate alla stitichezza presentato sopra non è esaustivo ed ha il solo scopo di offrire una panoramica di alcune delle condizioni che possono associarsi a tale sintomo.
Quali sono i principali rimedi contro la stitichezza?
Il trattamento della stitichezza dipende dalle cause sottostanti, per cui in presenza di tale sintomo, è consigliabile rivolgersi al medico che, se lo riterrà opportuno, eseguirà test diagnostici ed esami di laboratorio per formulare la diagnosi ed eventualmente impostare un trattamento farmacologico o chirurgico (come nel caso delle emorroidi o delle patologie tumorali benigne o maligne).
Principi attivi
- Lassativi, favoriscono lo svuotamento dell’intestino;
- Agonisti dei recettori 5-HT4, stimolano i movimenti intestinali;
- Lattulosio. Un disaccaride dall’azione lassativa osmotica. Richiama acqua nel lume intestinale in quantità sufficiente per ammorbidire le feci e stimolare la peristalsi;
- Agonisti dei recettori della guanilato ciclasi-C nell'intestino, aumentano il carico di liquidi, ammorbidendo la consistenza delle feci e accelerando il transito del cibo.
Rimedi naturali
- Senna, cascara, frangola, succo di aloe e rabarbaro, dalle proprietà lassative.
- Tisane a base di lassativi meccanici (malva, psillo e liquirizia). Grazie all’elevato contenuto di mucillagini, sono capaci di aumentare il proprio volume a contatto con l'acqua, producendo un gel in grado d'incrementare la quantità della massa fecale e ammorbidirne il contenuto.
- Olio di ricino o di oliva.
- Semi di lino. Lassativi naturali.
- Integratori di fibre.
- Mirtillo rosso. È considerato l’antinfiammatorio per eccellenza dell’intestino. La sua azione regolatrice, corregge gli squilibri alla base della stitichezza o della diarrea e ripristina l’attività enzimatica intestinale. La sua assunzione elimina la flatulenza, dovuta alla fermentazione delle feci, sfiamma le pareti e normalizza il funzionamento dell'intestino.
- Plumbum metallicum granuli, allumina granuli, rimedi omeopatici.
In caso di stitichezza può inoltre essere utile utilizzare i servizi offerti dalle farmacie per la prevenzione, come il test per le intolleranze alimentari e il test del microbioma per conoscere meglio la propria “flora intestinale” e verificarne lo stato di salute.
In linea generale, in presenza di stitichezza, è bene:
- Bere dai due a i quattro bicchieri d'acqua in più al giorno;
- Evitare le bevande contenenti caffeina e l'alcol, che possono causare disidratazione;
- Integrare frutta, verdura, cereali integrali e altri cibi ricchi di fibre all’interno della dieta;
- Mangiare meno cibi ricchi di grassi, come carne, uova e formaggio;
- Mangiare prugne e/o cereali di crusca;
- Fare attività fisica.
Disclaimer: l’elenco dei rimedi proposti non è necessariamente esaustivo.
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