Sigma
Che cos’è il sigma?
Il sigma, chiamato anche colon sigmoideo, è la parte d'intestino crasso compresa tra il colon discendente e il retto. È posizionato in basso nella cavità addominale, vicino all'utero nelle donne e vicino alla vescica negli uomini.
È lungo circa quaranta centimetri e ha la forma della lettera "S" (forma sigmoidale). Presenta, quindi, due concavità: la prima concavità è rivolta in direzione supero-mediale, la seconda è molto più stretta e guarda infero-lateralmente.
Il suo compito è quello di contenere le feci e di assorbire acqua, elettroliti e vitamine (in particolare le vitamine K e B).
Quali sono gli elementi che compongono il sigma?
Il colon sigmoideo è un viscere cavo, le cui pareti sono composte da quattro strati:
- Tonaca mucosa: costituita da cellule epiteliali deputate al riassorbimento di acqua ed elettroliti (grazie alla presenza di invaginazioni sulla loro superficie rivolta verso il lume intestinale) e cellule caliciforme mucipare deputate alla secrezione di sostanza mucosa nel lume intestinale, per favorire il transito delle feci.
- Tonaca sottomucosa: ricca di strutture vascolari, linfatiche e di fibre nervose che regolano la peristalsi (movimenti intestinali propulsivi che favoriscono la progressione delle feci verso il retto).
- Tonaca muscolare: formata da due strati di muscolatura: uno più interno, ad andamento trasversale, ed uno più esterno, ad andamento longitudinale. Favorisce lo scorrimento delle feci.
- Tonaca sierosa: costituisce il rivestimento esterno protettivo di tutto il colon ed anche di tutti gli altri organi addominali.
Quali sono le funzioni del sigma?
Le principali funzioni del colon sigmoideo sono:
- Contenere le feci in attesa del loro passaggio nel retto attraverso i movimenti peristaltici.
- Assorbire acqua, elettroliti e vitamine (soprattutto la vitamina K e il gruppo di vitamine B).
Disclaimer: l’elenco delle funzioni del sigma non è da considerarsi esaustivo.
Quali sono le patologie associate al sigma?
Il colon sigmoideo può essere coinvolto in disagi o patologie come:
- Rettocolite ulcerosa (proctosigmoidite ulcerosa): una malattia infiammatoria cronica che colpisce primariamente il retto e può coinvolgere parte o tutto il colon. L’infiammazione provoca delle lesioni ulcerose responsabili dei sintomi intestinali, i quali possono manifestarsi con episodi acuti intervallati da periodi di remissione. I sintomi clinici principali sono la diarrea, spesso con presenza di sangue e muco, e i dolori addominali. Le cause di questa infiammazione sono ancora sconosciute. Si ritiene che i batterici intestinali, in presenza di un assetto genetico predisponente, possano scatenare l’attacco da parte del sistema immunitario in cui rimane coinvolto anche l’intestino.
- Malattia di Crohn: malattia infiammatoria cronica dell’apparato digerente. Le cause della malattia di Crohn sono sconosciute, ma sicuramente è presente un’alterata attivazione del sistema immunitario. L’uso smisurato di farmaci antinfiammatori non steroidei o fumo di sigaretta aumenta il rischio di sviluppare la malattia di Crohn. Esso causa infiammazione, gonfiore e dolore nel tratto intestinale. Purtroppo, non è ancora stata individuata una cura risolutiva per tale disturbo. Tuttavia, esistono dei protocolli farmacologici utili per il controllo dei sintomi e la prevenzione delle ricadute.
- Sindrome del colon irritabile (IBS), chiamata anche colite spastica o nervosa. È una condizione cronica, che può durare anni e richiedere, proprio a causa della sua lunga durata, un prolungato trattamento. Diversamente dalle malattie infiammatorie intestinali, non è responsabile di alcun cambiamento dell'anatomia intestinale. I sintomi sono: gonfiore, dolore e crampi addominali, meteorismo, stipsi o diarrea, muco nelle feci. Le cause non sono certe, si ipotizza una comunicazione anomala tra l’encefalo, le fibre nervose che innervano l'intestino e i muscoli intestinali. L’IBS non è considerata una vera e propria patologia poiché non presenta alterazioni strutturali alla base del suo sviluppo, per questo è definita come “sindrome” e non ha una causa ben individuabile. Nella maggior parte dei casi è legata a fattori di stress/emotivi che si ripercuotono sulla funzionalità intestinale.
- Polipi sigmoidali: escrescenze benigne, multiple o solitarie, che crescono all’interno della mucosa del colon. Smog, uso eccessivo di farmaci, obesità e invecchiamento aumentano il rischio di polipi sigmoidali. È importante eseguire una colonscopia per trovare e rimuovere i polipi, perché possono diventare più grandi nel tempo e trasformarsi in polipi maligni.
- Fistola gastrointestinale: un'apertura dell’intestino che permette al contenuto intestinale di fuoriuscire in altre parti del corpo. Queste aperture, di solito, si verificano dopo interventi chirurgici a livello gastrointestinale o a seguito di una malattia infiammatoria intestinale cronica. Le fistole gastrointestinali possono portare alla sepsi, un'infezione sistemica estremamente pericolosa. È possibile riparare o trattare le fistole per evitare che causino problemi seri. Possono essere cucite, incollate, drenate e trattate efficacemente con antibiotici.
- Malattia diverticolare: i diverticoli sono piccole sacche che si spingono verso l'esterno attraverso punti deboli della parete intestinale. Il più delle volte, i diverticoli non causano alcun sintomo, ma occasionalmente possono diventare dolorosi e problematici. Possono formare ascessi, aprirsi e secernere pus o sangue in altre parti del corpo. È possibile sviluppare febbre, nausea, vomito e sensibilità a livello addominale.
- Volvolo intestinale: torsione dell’intestino con conseguente restringimento dell'intestino nel punto di rotazione e compressione dei vasi sanguigni che lo nutrono. Il primo vaso sanguigno a essere interessato dal volvolo è la vena. Questa condizione è rara (più frequente nei bambini) e può portare a dolore, gonfiore della pancia, nausea, vomito e feci scure o rosse.
È molto importante agire rapidamente in quanto potrebbe causare un’ischemia venosa (ostruzione che impedisce al sangue di tornare al cuore), una perforazione dell’intestino o, addirittura, necrosi (morte del tessuto intestinale).
Disclaimer: l’elenco delle patologie che coinvolgono il sigma non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcune delle condizioni che possono associarsi a tale parte anatomica.
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